Vusa Mkhaya è considerato il futuro della musica del Zimbabwe. In "Vocalism" Mkhaya mostra un profondo rispetto per le tradizioni che lo hanno formato come musicista, senza però mai rinunciare a particolari arrangiamenti vocali ed altri tocchi eclettici che mantengono il suo stile fresco ed appetibile anche per i fan più giovani. In "Vocalism" Vusa Mkhaya propone splendide interpretazioni nel classico stile vocale mbube, reso celebre in tutto il mondo da Ladysmith Black Mambazo, ma la cui origine si perde nella storia ed è legata alla tradizione zulu che collega la nascita di queste speciali sonorità al leggendario re Shaka che, si narra, volle sentire risuonare questi cori tra le mura della propria corte. L'album ha un libretto con interessanti informazioni, in inglese e tedesco, sull'interprete ed i brani presentati.

Tinyela è un progetto il cui scopo è quello di esprimere al meglio le tante sfumature che caratterizzano il variegato panorama musicale del continente africano che riunisce i talento di una serie di artisti tra cui la formazione African Works Choir, creata da Robin Hogarth, composta da artisti sud-africani che interpretano brani in cui la loro suggestiva voce è accompagnata dal ritmo ipnotico delle tradizionali percussioni africane. "African Drums & Voices" è un quadro meraviglioso che ritrae le bellezze naturali del continente nero e dei suoi abitanti. L'album proposto da casa Arc riflette la forte componente animistica che caratterizza la vita quotidiana di queste terre, ossia l'attribuzione di qualità divine o soprannaturali a cose, luoghi o esseri materiali. "African Drums & Voices" è un album pulsante ed intenso, ideale per intraprendere un viaggio musicale nel cuore africano dove le sfumature di certi tramonti sono capaci di toccare profondamente il cuore...

 Una preziosa fonte di campionamenti per i deejay, un perfetto compagno per meditazioni dinamiche, l'innovativo sottofondo per uno spinning più dolce o per palestrarsi un po': ideale compagno di mille ascolti per ricaricare le batterie... "Best of Percussion" è forse il più noto album di percussioni mai pubblicato ed ha reso Guem insieme alla sua prima formazione Zaka uno dei più apprezzati percussionisti al mondo...

Il Mali è uno dei più grandi paesi dell'Africa occidentale. La musica e la danza sono parti integranti della cultura di questa terra e vengono spesso associate ad eventi sociali come matrimoni, funerali e battesimi. Durante queste celebrazioni la presenza dei griot è di fondamentale importanza. Cantastorie, musicisti ed intellettuali, i griot sono uomini e donne che appartengono ad una casta ereditaria la cui cultura viene trasmessa di generazione in generazione. Nel 2003 Nahini Doumbia ha fondato il gruppo Les Espoirs du Mali con la volontà di far conoscere la meravigliosa cultura del proprio paese anche all'estero. "Percussion and Songs from Mali" risuona con ritmi sensuali, energetici e potenti ispirati dalle moderne sonorità dell'Africa occidentale...

Kotinko racconta la varietà delle tradizioni e delle culture musicali di uno dei paesi più creativi dell’Africa, il Ghana. Sullo sfondo, fa intravedere la sua gente, i loro rapporti con la vita, i riti di purificazione, i funerali, le feste, il vissuto del quale musiche e danze sono sempre la grande coreografia... Ne viene fuori un quadro che rende il lavoro particolarmente interessante non solo dal punto di vista folclorico, ma anche e principalmente dal punto di vista antropologico. I dati sono raccolti e catalogati con competenza e maestria per fornire ampia ed esauriente documentazione al DVD che ne completa l’edizione. E permettono di stabilire anche parallelismi interessanti con altre espressioni di altre parti del mondo, con le quali in epoche recenti o passate il Ghana ha avuto contatti diretti. Il lavoro è parte del progetto Quale percussione? sostenuto dal comune di Vignola (MO). Nel DVD, filmati, suoni, musiche raccolte sul post Per completare l’opera, l’Autore offre, nella seconda parte del libro, numerose informazioni complementari sulla realtà del Paese, sia dal punto di vista economico e politico come da quello storico, geografico, culturale e religioso...

Un album di energia pura che fonde percussioni tribali, cori africani e musiche devozionali indiane in un'inedita miscela composta ed interpretata da Medwyn Goodall, leggendario polistrumentista con più di 3 milioni di album venduti nel mondo, e Scott Jasper, uno dei migliori percussionisti inglesi. In "Tribal Nation" lo spirito indiano ed il ritmo africano si uniscono alle percussioni sciamaniche per creare vibranti melodie che sollevano lo spirito, ideali per dare un po' di energia ad una giornata stanca o per accompagnare danza e meditazioni dinamiche.

Dal calore infernale del confine orientale del deserto del Sahara in Sudan ai meandri degli opalescenti bazaar della metropoli afro-araba di Karthoum, dal mitico re sudafricano Shaka Zulu all'esotico paradiso naturale dell'isola di Zanzibar adagiata al largo della costa orientale dell'Africa del sud, attraverso nove splendidi mini documentari girati in varie località del continente nero che rivelano lo spirito dell'Africa, dai nomadi del vento ai dervisci, dalle danze ancestrali ai grandi re tribali: "Global Vision - Africa vol. 1" è un ricco dvd che affianca alle imperdibili immagini di eccellente qualità una colonna sonora speciale che spazia tra worldbeat, ambient, chillout e lounge. Oltre ai nove mini documentari, il programma del dvd propone anche tre bonus, il tutto corredato da un ricco libretto contenente esaustive informazioni su ciascuna delle tracce in una elegante confezione digipack di grande impatto. Perfetto per visioni domestiche o come sottofondo multimediale per gli schermi dei lounge bar e dei locali più evoluti, "Global Vision - Africa vol. 1" è ideale per aprire una finestra sulle immagini più affascinanti del nostro pianeta accompagnati da calde ed avvolgenti sonorità esotiche di qualità sonora 5.1, in sintonia con i nostri tempi in cui i confini scompaiono ed il piacere di viaggiare cresce.

L'Etiopia (anticamente Abissinia) è uno stato dell'Africa orientale che vanta un'identità plurimillenaria; la sua lingua ufficiale è l'amarico, anche se nella regione convivono numerose etnie e di conseguenza le lingue parlate sono tante. Anche dal punto di vista religioso il quadro etiope è molto variegato: oggi un terzo della popolazione è composta da cristiani che vivono nella regione centro-settentrinale del paese, la parte meridionale è occupata dalle tribù Galla, le frontiere occidentali sono popolate dagli Shanqella, mentre la zona orientale è abitata da popolazioni musulmane. Le tradizioni musicali etiopi riflettono questa colorata moltitudine di culture, offrendo molte tradizioni che tendono ad influenzarsi a vicenda. "Ethiopia - Love Songs" propone brani che cantano la bellezza delle donne e dei paesaggi etiopi, l'amore e la nostalgia per l'amata, ispirandosi all'antica musica amarica ed alla poesia dei menestrelli chiamati azmari. Questi artisti di corte erano i promotori di una poesia semplice, cantata servendosi dell'accompagnamento di strumenti tradizionali come la lira baganna ed il liuto masinqo.

Con "African Glory" Daniel May unisce le forze a quelle della sorprendente ensemble vocale The Holy Jerusalem Choir of Soweto, una delle formazioni vocali sudafricane più apprezzate, creando splendide melodie gospel che attingono alla ricca tradizione musicale locale. Le sonorità della rigogliosa natura africana registrate da Dan Gibson si mescolano al poderoso ruggito del leone ed ai barriti degli elefanti, vibranti e solenni come preghiere, accompagnate da flauto, pianoforte, chitarra e percussioni, per creare una foresta sonora da cui emergono le calde voci del coro di Soweto. "African Glory" racchiude nelle sue melodie tutta l'armonia, la fierezza e l'intesità che contraddistinguono il continente africano.

Il Burundi è un piccolo stato dell'Africa centrale che, dopo essere stato una colonia tedesca alla fine del 1800 e possedimento belga dopo la prima guerra mondiale, conquistò l'indipendenza nel 1962. Non si può parlare delle percussioni del Burundi senza ricordare i fondamenti religiosi che sono alla base di questa società. Nell'antichità le percussioni erano molto più che semplici strumenti musicali: erano considerati oggetti sacri, custoditi dalle antiche famiglie Batimbo, da suonare durante le cerimonie religiose, per accompagnare incoronazioni e funerali reali o per festeggiare il ciclo regolare delle stagioni che garantiva prosperità al popolo. Una volta all'anno, in occasione del festival di Umuganuro il re e la popolazione si riunivano per rendere omaggio al Karyenda, il tamburo reale simbolo nazionale: gli altri tamburi sacri, trasportati dai Batimbo e seguiti da importanti personalità, facevano il giro del paese per arrivare fino alla corte. ....