Dopo il grande successo ottenuto dal precedente "Masters of Percussion", casa Arc propone il suo follow up, "Masters of Percussion vol. 2", un album caratterizzato dai ritmi trascinanti e scatenati delle percussioni suonate da veri e propri miti, provenienti da Sud Africa, Inghilterra, Giappone, Egitto, Iran, Caraibi e Burundi come il grande maestro delle percussioni egiziane, Hossam Ramzy, il versatile percussionista inglese Pete Lockett, Miguel Castro dalla Repubblica Domenicana, il talentuoso musicista di tabla Sanju Sahai, il sensibile musicista Hakim Ludin, l'eccellente interprete di taiko Joji Hirota, il percussonista di Johnny Clegg, Barry Van Zyl, oltre a molti gruppi come l'ensemble Ipelegeng di Soweto, la giovane e creativa formazione Tomoe-Ryu Yutakadaiko composta da 41 membri, tutti tra i 16 ed i 18 anni, l'ensemble Zarbang che comprende artisti iraniani ed europei, il colorato Ensemble Folklorique Batimbo e sempre dal magico continente africano il gruppo Serankure Music Arts. "Masters of Percussion vol. 2", magica miscela di percussioni provenienti da tutto il mondo, è un concentrato di energia e vitalità che invita ad intraprendere un eccitante viaggio nel vibrante mondo del ritmo.

Dopo aver affascinato il pubblico con i suoi precedenti successi "Listen to another Drum", "Drum Scenarios" e "Drumming the Earth", l'originale percussionista Steen Raahauge, torna a far ballare con la sua ultima creazione "Roots - Rhythm & Wings". Come racconta lo stesso artista, l'ispirazione per la composizione di questo album è nata dalla dualità simbolica del falco pellegrino, allo stesso tempo forte e vulnerabile. "Roots - Rhythm & Wings" è un viaggio sulle ali del maestoso re dei cieli alla scoperta delle profonde radici che legano l'uomo ai ritmi pulsanti della terra. Grazie alla miscela di basso, shekere, boomwhacker e percussioni, oltre alle suadenti parti vocali in alcuni brani, Steel Raahauge ha creato melodie vibranti, cariche di energia, che invitano a lasciarsi andare, a seguire il ritmo con il corpo e con la mente ed a gustare il piacevole sapore della libertà. Interessante e stimolante è la proposta dell'autore che, nel libretto, invita l'ascoltatore a crearsi la propria scaletta di ascolto a seconda dei gusti.

Nei tempi più antichi, in tutto il mondo, i tamburi erano usati come mezzo di comunicazione per lunghe distanze e come accompagnamento per le celebrazioni rituali. La storia del taiko, il tamburo rituale giapponese, è vecchia come il tempo. Oltre ai reperti archeologici che testimoniano la sua presenza sin dall'antichità, si sa per certo che nel 752, nel corso di una cerimonia in onore del Buddha nel tempio di Nara in Giappone, molti suonatori arrivarono da tutta l'Asia per unirsi alla celebrazione: i taiko utilizzati in quell'occasione sono stati infatti conservati fino ai nostri giorni... Il gruppo di percussionisti Tomoe-Ryu Yutakadaiko, nato nel 1992, ha già conquistato numerosi premi e si è esibito nei principali festival nazionali con occasionali concerti all'estero, in Canada ed in Germania. "Japanese Drums" è un album di vibranti percussioni kodo che danno vita ad emozionanti ritmi che presentano i principali stili del vasto repertorio della tradizione rituale percussiva giapponese.

Tribal Beatz of Africa" è un album nato dalla collaborazione di Barry van Zyl, percussionista africano cresciuto musicalmente a Los Angeles, ed il compositore e produttore Robin Hogarth. "Tribal Beatz of Africa" vede impegnati talenti appartenenti a vari gruppi musicali che collaborano con Johnny Clegg, conosciuto in Europa con il soprannome nome di 'White Zulu', per rivelare la grande passione di questo musicista per la cultura tradizionale zulu. Umoya, che in lingua zulu significa spirito, riunisce alcuni tra i più significativi artisti del panorama musicale africano come il bassista Concord Nkabinde, il chitarrista e direttore musicale Andy Innes, la rinomata cantante Mandisa Dlanga, i vocalisti zulu Viktor Nxumalo e Bongani Masuku ed il bassista Yo Yo Buys che per l'occasione suona il chapman stick, una chitarra che va suonata con due mani, inventata da Emmet Chapman nel 1969. "Tribal Beatz of Africa" è un concentrato di ritmo e vibrante energia che ben rappresenta la vivacità e la passionalità pulsante dei popoli africani. Gli strumenti utilizzati dai musicisti di Umoya sono in gran parte quelli tradizionali come le percussioni sangoma (le sangoma sono delle guaritrici e i tamburi vengono da loro usati per invocare le divinità), il mbira (il tradizionale strumento percussivo a corda conosciuto come il 'pianoforte a dita') ed il lohi (un tipo di liuto a 3 o 4 corde). "Tribal Beatz of Africa" offre un ricco ventaglio di sonorità: il goema tipico dell'Africa del sud, il ritmo della rumba del Congo e le melodiose note della maskande, la tradizionale chitarra del Sud Africa. La musica è accompagnata da canzoni in lingua zulu che invitano a scoprire le mille bellezze della magica terra africana.

Dopo i primi fortunati approcci all'elettronica con il suo precedente album di studio "Rose des Sables", in "Cameleon" e soprattutto nel suo nuovo spettacolo, Guem approfondisce il rapporto con il campionamento riuscendo a creare ritmi e loops difficilmente ricreabili dai musicisti in carne ed ossa. "Cameleon" è uno splendido viaggio alla scoperta dei suoni di terre lontane che miscela ritmi orientali a strutture asiatiche e sudamericane per dar vita a melodie immortali che vivono dello stesso spirito del suo successo planetario "The Serpent", con ritmi andanti e le imperdibii sonorità tribali di sconosciute percussioni tradizionali scovate con ricerche approfondite nei quattro angoli del pianeta. Come sempre la tecnica di Guem sorpenderà sia gli specialisti che coloro che da poco sono entrati nel meraviglioso mondo delle percussioni: un pianeta pulsante di ritmo ed energia che può modificare in meglio l'umore e lo spirito.

"Sacred Ground" propone dieci tracce esclusive ed inedite appositamente realizzate per questo splendido progetto dai principali artisti del panorama nativo: da Bill Miller, vincitore del prestigioso Grammy Award del 2005, a Joahnne Shenandoah, due volte nominata ai Grammy, da Primeaux & Mike, i più importanti musicisti dedicati alla cerimonia del peyote della chiesa dei Nativi americani vincitori in passato dell'ambito Grammy, agli artisti capaci di scalare le classifiche mainstream di Billboard come Walela con Rita Coolidge e Robert Mirabal. Con lo spirito devoto alla tradizione che da sempre caratterizza le loro registrazioni, questi grandi musicisti propongono i ritmi tribali che animano le millenarie danze native aggiornati da arrangiamenti e sonorità del terzo millennio.

Dopo gli splendidi volumi dedicati ad arpa, flauto e strumenti a corda, continua la serie delle curatissime monografie di casa Arc che esplorano nel dettaglio la diffusione nel mondo di un particolare strumento musicale tradizionale e le sue diverse espressioni nei vari continenti del pianeta: "The Dulcimer Collection" prende in esame uno degli strumenti più antichi della storia dell'uomo, presente nelle antiche cronache di greci e latini e strumento chiave di moltissime culture musicali a tutte le latitudini. Come sempre l'album è impreziosito da un libretto con sostanziose informazioni e foto a colori che illustrano specificamente la ricchezza di uno strumento che si trasforma radicalmente nei diversi paesi in cui è tradizionalmente utilizzato. L'album inizia con il cimbalon gypsy ungherese per proseguire con yang qin cinese, santur dall'India, tsimbali dalla Bielorussia, dulcimer temperato dalle isole britanniche, tambal dalla Romania, joochin dalla Mongolia, chang dall'Uzbekistan, santouri greco, santoor iraniano, tsymbaly ucraino e cimbal dalla Slovakia. "The Dulcimer Collection" è un album affascinante che permette di scoprire come cambiano le sonorità dell'antico strumento a percussione esattamente come cambia il suo nome.

Percussioni che scuotono il corpo e rinvigoriscono la mente appesantita dagli stress quotidiani. "Listen to Another Drum" è una carica musicale che fa danzare, sognare e dimenticare per rinascere e ritrovare la positività: un eccellente ed irresistibile album di solo ritmo e percussioni, ideale per la terapia e lo spinning ed anche utilizzato per campionamenti dai deejay più evoluti.

Steen Raahauge propone una serie di scenari ritmici che si possono combinare in vari modi per ottenere esattamente quello di cui si è alla ricerca. Così come guardando una scultura da diverse angolazioni si possono scoprire nuovi affascinanti dettagli, programmando il lettore con una diversa sequenza delle tracce si potrà apprezzare l'album sotto una nuova luce. "Drum Scenarios" è un album di coinvolgenti ritmi percussivi ideale per il campionamento e per creare diverse atmosfere sonore di volta in volta perfette per lo spinning o la concentrazione. Oltre al tradizionale ascolto dall'inizio alla fine del cd, nel libretto l'autore propone altre tre diverse selezioni, per ballare, per sognare o semplicemente per prendersi una pausa, stimolando ciascun ascoltatore a crearsi la sua scaletta preferita.

Dopo aver affascinato migliaia di amanti del ritmo con i suoi due precedenti album "Listen to Another Drum" e "Drum Scenarios", il danese Steen Raahauge propone nuove musiche per ballare e sognare, sentirsi con i piedi a terra e nello stesso tempo volare... "Drumming the Earth" è un ipnotico viaggio tra le percussioni tradizionali di tutto il pianeta pieno di ritmo ed energia che scuote il corpo dall testa ai piedi fino a raggiungere il cuore. Ideale per lasciarsi andare, sciogliendo i muscoli seguendo il ritmo o per accompagnare le meditazioni dinamiche, "Drumming the Earth" dà una carica di energia capace di scrollare via fatica e stress, coinvolgendoti nell'antico rito della danza al seguito dei ritmi del master drummer danese che come un esperto sciamano ti guida in questa splendida esplorazione di cadenze e melodie.