L'immagine della Madonna ha ispirato la sensibilità artistica di molti musicisti che hanno composto opere caratterizzate da un'inquietudine spirituale forte e profonda. Questa angoscia mistica associata al culto mariano risale al periodo rinascimentale quando il dubbio escatologico era un tratto fondamentale dell'umanesimo. Maria e il suo culto erano considerati l'unico mezzo per ammirare e comunicare il Bello attraverso lo Spirito, unica possibilità per l'umanità di vivere al meglio la vita terrena. Il genio veneziano con il suo approccio sensuale al reale descrive il misticismo con una vivacità fatta di contrasti e forti colori esattamente come la pratica religiosa veneziana, molto legata al particolare ritmo della città ed alla sua vita economica e politica. "Ave Maris Stella" come si può desumere dal sottotitolo, "Seicento, Venise: a la Gloire de la Vierge", è un percorso attraverso la musica sacra veneziana del Seicento che esprime la devozione verso il culto della Madonna.

Mossi dal far rivivere l'antica tragedia greca un gruppo di musicisti si riunisce a Firenze verso la fine del '500 dando vita alla 'Camerata fiorentina' fautrice di una vera e propria rivoluzione a livello musicale: contro il polifonismo dell'ars nova il gruppo di artisti rivaluta il discorso monodico dando vita al 'recitar cantando' , linguaggio melodico di chiara e semplice comprensione, capace di toccare gli animi e coinvolgere gli affetti suscitando commozione. Questo nuovo modo di fare musica si espande velocemente fino a raggiungere Roma, dove molti compositori iniziano a fare uso della nuova tecnica fiorentina utilizzandola sia per le opere profane che per quelle destinate alla liturgia. Bruno Boterf e Gilles Ragon, cantanti di fama internazionale con un vasto repertorio che spazia dalla musica lirica a quella medioevale, con "A Doi Tenori" si confronatano con la tradizione del bel canto interpretando, come rivela il sottotitolo dell'album alcuni indimenticabili "Duetti da Chiesa della Roma del Primo Seicento". Le voci di Boterf e Ragon si fondono per poi sdoppiarsi e unirsi ancora in un gioco di ripetizione ed echi capaci di creare delle magiche suggestioni. A questo riguardo bisogna segnalare la registrazione del brano "Immensus Coeli Conditor" di Giacomo Carissimi, una vera perla dove le voci dei due interpreti unite alla la grazia della melodie creano un'atmosfera che incanta e seduce.

"Musica Humana" è una imperdibile selezione dei Rencontres de Musique Medievale che si tengono dal 1991 nell'Abbazia di Thoronet in Francia. Dominique Vellard, musicista praticante ed insegnante alla Schola Cantorum di Basilea, è stato direttore artistico del festival sin dal suo inizio, spingendo la rassegna a prediligere opere ritrovate nella corsa al recupero che da non più di 50 anni a questa parte vede ricercatori, musicologi, storici, intellettuali ed artisti alla ricerca di manoscritti 'dimenticati', nascosti in una delle tante ricche biblioteche pubbliche e private o conservate in monasteri ed abbazie di tutta Europa. L'interesse per la musica medievale è sempre crescente ed il successo del festival di Thoronet ne è una diretta testimonianza: "Musica Humana", arricchito da un libretto contenente una lunga intervista al fondatore del festival e note su strumenti, interpreti e periodo di composizione per ciascuna delle registrazioni, propone una tracklisting di grande qualità dedicata alla musica sacra medievale, con brani interpretati da Anonymous 4, Ensemble Discantus, il Coro Bizantino greco, Ensemble Organum, Musica Nova, Ensemble Gilles Binchois, Crawford Young & John Feagle, Gothic Voices, Hilliard Ensemble, Yann-Fanch Kemener, Houria Aichi, Ozan Firat, Kalenda Maya e Françoise Atlan.

una selezione di splendide musiche vocali medievali interpretate dalle principali ensemble dedicate non solo all'interpretazione ma alla ricerca ed al recupero di manoscritti perduti, conservati negli archivi delle più antiche abbazie europee. Nell'era buia della civiltà umana, il canto delle lodi al Signore era anche considerato il potente mezzo capace di avvicinare il Coro degli Angeli che si univa al canto degli uomini per arrivare fino all'Onnipotente: "Anges - Musique Vocale XII-XVII Siecles" raccoglie molti di questi canti, rivelando la luminosità della vita monastica soprattutto se contrapposta alla difficile realtà dei secoli del medioevo. Con registrazioni delle ensemble Venance Fortunat, Lucidarium, Convivencia, Lyrique Iberique e di Maria Cristina Kiehr accompagnata dalle ensemble La Fenice e Concerto Soave.

Chi senza legittimo motivo resta in silenzio all'interno della chiesa, un luogo dedicato al canto in lode del Signore, non si merita di sentire la celestiale sinfonia degli angeli che si uniscono al coro per cantare in lode del Signore" (Hildegard von Bingen - Santa Ildegarda, XII secolo). L'ensemble Venance Fortunat fondata e diretta da Anne-Marie Deschamps, fra i più apprezzati gruppi dedicati alla ricerca ed alla diffusione delle musiche medievali, propone uno splendido album che raccoglie alcuni dei più bei canti intonati nei conventi dalle monache nei lunghi secoli del medioevo, tutti composti seguendo il canone perfetto, quello di Maria quando improvvisa il Magnificat. Questi pregevoli canti dimostrano che la tradizione del canto estatico era ben sviluppata nel medioevo e praticata come cura per combattere la tristezza d'animo e come percorso per raggiungere l'estasi.

Chants des Voutes Cisterciennes" è un viaggio insieme all'ensemble Venance Fortunat a ritroso nel tempo fin sotto le sontuose volte cistercensi dell'Abbazia di Silvanes, la cattedrale che sfida il tempo che ha ospitato la registrazione dell'album e che ancora oggi ci permette di ascoltare le sorprendenti risonanze che l'architettura cistercense è riuscita a creare. La specificità di questi siti è nella purezza armonica delle ottave e delle quinte e, fenomeno ancora più raro, delle terze e delle settime: purezza donata a gran parte delle cattedrali cistercensi dal particolare disegno delle volte e dai materiali utilizzati per la costruzione. L'album è dedicato alle musiche ed ai canti della regola cistercense, cara a San Bernardo o come lui preferiva essere chiamato, l'Abate di Clairvaux, nato nel sud della Francia nel 1090, morto a 63 anni nel 1153, canonizzato nel 1174 e proclamato Santo nel 1830.

La cattedrale di Chartres è una delle più belle e venerate del mondo. La sua storia è strettamente legata a quella del vescovo Fulbert che oltre ad essere stato un devoto pastore era anche conosciuto per le sue doti di poeta e compositore grazie alle quali Chartres divenne uno dei maggiori centri culturali e religiosi dell'Europa intorno all'anno 1000. Come suggerisce lo stesso titolo dell'album, in "Splendeur de Chartes" l'ensemble Venance Fortunat rievoca lo splendore della Chartres di quell'epoca attraverso un' indimenticabile interpretazione dei più significativi inni liturgici di Fulbert. Sono da segnalare per la loro particolare bellezza "Stirps Jesse", "Ad Nutum Domini" e "Solem Justitie" che, cantando la gloria della Vergine Maria, sono in grado di ricreare l'atmosfera mistica che da sempre avvolge Chartres.

La lunga e profonda collaborazione tra Anne-Marie Deschamps e l'ensemble Venance Fortunat continua a far rivivere l'antica tradizione musicale del medioevo avvicinandoci a quello che è conosciuto come il misterioso periodo buio dell'umanità. "Alleluia" contiene una serie di splendide versioni dell'omonimo inno al Signore, oltre ad alcuni dei principali canti liturgici sacri come il "Te Deum" ed il "Kyrie": l'edizione è arricchita dalle preziose note informative contenute nel libretto su ciascun manoscritto utilizzato per le registrazioni.