I poeti ed i profeti del Vecchio Testamento cantano l'acqua come segno della bontà e allo stesso tempo come strumento della collera divina: è Dio che dona all'uomo l'acqua necessaria per vivere, ma quella stessa acqua può anche essere la causa di devastanti inondazioni. L'ensemble Venance Fortunat diretta da Anne-Marie Deschamps canta l'acqua così come viene rappresentata nel Nuovo e nel Vecchio Testamento: l'acqua che purifica, quella che lava via i peccati, quella che battezza e porta alla salvezza dell'uomo. "L'Eau & Le Bapteme" è un album i cui brani sono stati accuratamenti selezionati e rivisitati dagli artisti dell'ensemble Venance Fortunat in modo da ottenere un corpo musicale intenso e melodioso proprio come lo scorrere dell'acqua: l'edizione è corredata da un ricco libretto che propone interessanti note introduttive oltre alla trascrizione dei testi originali con traduzione a fronte in inglese e francese.

Durante il medioevo l'incoronazione era un rito di grande importanza, tanto che molti erano i libri destinati al clero in cui venivano date precise indicazioni su come si dovesse svolgere la cerimonia. Traendo ispirazione dal Vecchio Testamento venne persino introdotto un 'ottavo Sacramento', l'unzione reale. La cerimonia è centrata sull'unzione e include i paramenti e la presentazione degli oggetti simbolici (mantello, scettro, etc.) del sovrano. Numerose erano le litanie e professioni di fede inserite all'interno della cerimonia: la musica tradizionale, ovvero in quel tempo il canto gregoriano, si alternava alle invenzioni dei nuovi compositori quali "Conducti" e "Mottetti". In "Rituel" l'ensemble Venance Fortunat diretta da Anne-Marie Deschamps che in questa occasione indossa anche i panni della vocalista, presenta i canti sacri del periodo del regno capetingio quando la musica era considerata un'arte reale, indirizzata a Dio, Re dei re, verso il quale sono rivolte le voci e i suoni che glorificano, implorano e ringraziano.

"Cluny - La Vierge" è un album basato sul manoscritto del monastero cluniacense di Saint Martin des Champs, conservato nella biblioteca nazionale di Francia. Questo testo, probabilmente realizzato su richiesta dell'abate Guglielmo II come semplice memoria della storia cluniacense, è un corpo coerente sia dal punto di vista paleografico che per quanto riguarda lo stile: il manoscritto è infatti stato redatto dalla stessa mano che ha poi fatto le illustrazioni. A partire da questo testo l'ensemble Venance Fortunat, sotto la preziosa guida della musicologa Anne-Marie Deschamps, ha dato vita a "Cluny - La Vierge", un album di fondamentale importanza per avvicinarsi alla cultura del tardo medioevo.

Cluny è stata sede della più grande chiesa cristiana europea, seconda solo a Roma. Centro di grande vivacità religiosa e artistica, Cluny era sempre in contatto con le altre capitali religiose europee: questi scambi culturali permettevano alla musica di circolare e di diffondere usi, costumi e tradizioni dei vari centri religiosi del tempo. Personaggio centrale dell'ordine cluniacense, Pietro il Venerabile è autore di molti inni che affermano la natura duale di Cristo: la Sua umanità confermata dalla nascita da Maria e il Suo essere divino testimoniato dalla propria trasfigurazione. "Cluny - La Transfiguration", come suggerisce lo stesso sottotitolo dell'album "Chants de Pierre Le Venerable" è un viaggio suggestivo all'interno dell'opera dell'abate Pietro il Venerabile. L'ensemble Venance Fortunat diretta dalla musicologa Anne-Marie Deschamps si confrontano ancora una volta con la complessità della musica tardomedioevale creando un album che non tradisce la bellezza della musica originale, ma che al contrario, è capace di ricreare le stesse suggestionanti atmosfere.

Composta da alcuni giovani prelati della cattedrale francese di Beauvais intorno al XII secolo, "Daniel" è considerata da molti esperti una vera e propria opera religiosa medievale. La figura di Daniele che rimane fedele a Dio, nonostante tutte le vicissitudini della storia, è concepita come una prefigurazione di Cristo. Il testo segue la Bibbia con grande precisione ed è suddiviso in due atti: il primo si apre con il banchetto del re di Babilonia Baldassare e termina con l'interpretazione di Daniele della misteriosa frase 'Mene, Tetkel, Peres'. Il secondo atto inizia con l'avverarsi della profezia di Daniele e finisce con un "Te Deum". Con "Daniel - Opera Sacré Medieval" l'ensemble Venance Fortunat, diretta dalla propria fondatrice Anne-Marie Deschamps, offre un'interpretazione magistrale di questo testo alla base della quale c'è un'attenta analisi filologica del manoscritto fatta alla luce degli ultimi studi sul neuma, notazione fondamentale del gregoriano. Va segnalata infine l'introduzione all'album con un narratore che canta (in francese) nove letture tratte dal Libro di Daniele.

"Les miracles de Saint Nicolas" propone un viaggio attraverso le forme artistiche più creative del medioevo in compagnia di San Nicola, una figura che era e rimane uno dei santi più popolari della Chiesa, ugualmente amato dagli ortodossi d'oriente e dai cattolici romani. Nato in Asia Minore intorno al 260, Nicola fu eletto vescovo di Myra, fu poi imprigionato da Diocleziano e successivamente liberato da Costantino; morì nel 340 e da quel momento il suo culto è praticato in molti paesi del mondo. I testi interpretati dai musicisti dell'ensemble Venance Fortunat, diretta dalla musicologa Anne-Marie Deschamps, tutti trascritti nel ricco booklet allegato all'edizione, sono tratti dal più importante corpus di brani liturgici di tutti i tempi, il manoscritto "Fleury-sur-Loire" conservato nella biblioteca comunale d'Orleans. "Les Miracles de Saint Nicolas" propone brani che sono parte integrante della liturgia: "Le Juif Vole" veniva cantata prima dell'inizio della Messa in onore di San Nicola, mentre "Les Trois Clercs" durante le funzioni serali.

Con l'album "Altera Roma" l'ensemble Venance Fortunat, diretta dalla musicologa Anne-Marie Deschamps, riscopre la musica di Avignone, la città che per almeno un secolo si sostituì a Roma divenendo sede papale. Intorno alla prima metà del 1300, la nuova capitale religiosa dell'Europa era anche diventata un centro culturale molto noto dove attraverso la musica si cantava la gloria di Dio e del Suo rappresentante in terra. Questa musica polifonica che per alcuni aspetti assomiglia all'ars nova era composta per la Curia e veniva cantata da un coro scelto chiamato 'capellari capelle' istituito da Benedetto XII nel 1334. Ancora una volta i musicisti dell'ensemble Venance Fortunat presentano alcuni brani di straordinaria bellezza: il "Gloria Clemens Deus Artifex", i due "Credo" e il "Sanctus Sanans Fragilia" sono dei veri e propri affreschi polifonici caratterizzati da una complessa struttura ritmica che gli artisti dell'ensemble Venance Fortunat hanno magistralmente interpretato.

Chi senza legittimo motivo resta in silenzio all'interno della chiesa, un luogo dedicato al canto in lode del Signore, non si merita di sentire la celestiale sinfonia degli angeli che si uniscono al coro per cantare in lode del Signore" (Hildegard von Bingen - Santa Ildegarda, XII secolo). L'ensemble Venance Fortunat fondata e diretta da Anne-Marie Deschamps, fra i più apprezzati gruppi dedicati alla ricerca ed alla diffusione delle musiche medievali, propone uno splendido album che raccoglie alcuni dei più bei canti intonati nei conventi dalle monache nei lunghi secoli del medioevo, tutti composti seguendo il canone perfetto, quello di Maria quando improvvisa il Magnificat. Questi pregevoli canti dimostrano che la tradizione del canto estatico era ben sviluppata nel medioevo e praticata come cura per combattere la tristezza d'animo e come percorso per raggiungere l'estasi.

Chants des Voutes Cisterciennes" è un viaggio insieme all'ensemble Venance Fortunat a ritroso nel tempo fin sotto le sontuose volte cistercensi dell'Abbazia di Silvanes, la cattedrale che sfida il tempo che ha ospitato la registrazione dell'album e che ancora oggi ci permette di ascoltare le sorprendenti risonanze che l'architettura cistercense è riuscita a creare. La specificità di questi siti è nella purezza armonica delle ottave e delle quinte e, fenomeno ancora più raro, delle terze e delle settime: purezza donata a gran parte delle cattedrali cistercensi dal particolare disegno delle volte e dai materiali utilizzati per la costruzione. L'album è dedicato alle musiche ed ai canti della regola cistercense, cara a San Bernardo o come lui preferiva essere chiamato, l'Abate di Clairvaux, nato nel sud della Francia nel 1090, morto a 63 anni nel 1153, canonizzato nel 1174 e proclamato Santo nel 1830.

La cattedrale di Chartres è una delle più belle e venerate del mondo. La sua storia è strettamente legata a quella del vescovo Fulbert che oltre ad essere stato un devoto pastore era anche conosciuto per le sue doti di poeta e compositore grazie alle quali Chartres divenne uno dei maggiori centri culturali e religiosi dell'Europa intorno all'anno 1000. Come suggerisce lo stesso titolo dell'album, in "Splendeur de Chartes" l'ensemble Venance Fortunat rievoca lo splendore della Chartres di quell'epoca attraverso un' indimenticabile interpretazione dei più significativi inni liturgici di Fulbert. Sono da segnalare per la loro particolare bellezza "Stirps Jesse", "Ad Nutum Domini" e "Solem Justitie" che, cantando la gloria della Vergine Maria, sono in grado di ricreare l'atmosfera mistica che da sempre avvolge Chartres.