L'irresistibile umorismo del più popolare santo tibetano. Kunga Legpa nacque nel 1455 in Tibet e condusse una vita da yoghi errante. Discendente dal puro linguaggio spirituale che risale agli antichi mahasiddha indiani Naropa, Tilopa, saraha, Kunga Legpa é conosciuto non solo come uno dei più grandi yogi esistiti, ma sopratutto per il suo comportamento trasgressivo e irriverente. I suoi discorsi e la sua biografia sono un grande insegnamento che aiuta il lettore a rompere i propri limiti. La biografia di un Buddha, il santo Kunga Legpa, Signore degli Esseri, maestro di Verità, Divino Seduttore.

Questo testo si propone come un manuale informativo e pratico, particolarmente mirato verso quei momenti in cui la vita si genera dalla vita. Il testo presenta l'approccio della antica medicina tibetana e contemporanemente una visione d'insieme della stessa. Il concepimento, la gestazione e il parto legano indissolubilmente il nascere al vivere...

n questo terzo volume, l’Autore, la massima autorità – non solo occidentale – in materia di Buddhismo Zen, stabilisce i rapporti esistenti tra lo Zen e i due principali sutra mahayanici (Gandavyuha e Prajnaparamita); inoltre, tratta della trasformazione che il Buddhismo indiano dovette compiere per adattarsi alla psicologia cinese, la quale, per il suo tipico spirito pratico, richiese la versione degli stessi sutra in dialoghi Zen.

La libertà promossa dal Buddha è di natura differente, più sottile. E' una liberazione che riguarda il profondo del nostro cuore e della nostra mente, il sorgere di quella saggezza e compassione che possono realmente trasformare la nostra turbolenta società, facendoci imparare a essere consapevoli e a riflettere prima di agire. Lampi di Libertà, che contiene brevi scritti del Dalai Lama, di Lama Yesce, di Sakyamuni Buddha e altri maestri orientali, combinati con citazioni di grandi figure della cultura occidentale come Platone, Einstein, Jung, Fromm, Hesse e molti altri, è una piccola 'agenda di liberazione', una raccolta di messaggi per una nuova consapevolezza, una libertà interiore che unisce mente e cuore, Oriente e Occidente, scienza e spiritualità. La libertà in occidente spesso è stata unicamente una liberazione da qualcosa di esterno a noi.

Un libro ricco di intuizioni personali, frutto di conversazioni, ed è soffuso di mistero, di misticismo, di umanità e soprattutto di speranza. Reincarnazione, Il Piccolo Grande Lama narra la straordinaria storia di un bimbo destinato a diventare uno dei più importanti e insoliti leader spirituali del nostro tempo. Osel Hita Torres, figlio di genitori spagnoli di umili origini, è diventato famoso in tutto il mondo quando all'età di 14 mesi è stato riconosciuto dal Dalai Lama come reincarnazione di Lama Yesce, un grande lama tibetano morto in California nel marzo del 1984. Vickie Mackenzie, l'autrice, conobbe Lama Yesce negli otto anni che precedettero la sua scomparsa. Lo incontrò nel 1976, in un monastero del Nepal e in seguito ha avuto una intensa relazione spirituale con questa figura fuori del comune, che in Occidente ha rappresentato una delle principali fonti per la conoscenza del Buddhismo Tibetano.

Vera gemma dell’intera letteratura religiosa orientale –da porre accanto a opere quali la Bhagavadgita e il Daodejing – il Dhammapada (L’orma della Disciplina) offre un completo compendio della Dottrina e può essere definito come il breviario dei buddhisti.

Il resoconto del seminario e delle lezioni che il Dalai Lama ha tenuto in occasione del suo soggiorno a Londra nel maggio 1999 sul tema della disciplina interiore che conduce all’amore e alla felicità. "L'origine di ogni sofferenza del mondo sta nel pensare a se stessi; l'origine di ogni felicità sta nel pensare agli altri".

Quest'opera sorprende il lettore per le sue estese rappresentazioni, completamente nuove, che attingono ai testi originali di diversi Libri dei Morti del lamaismo e dell'antica religione tibetana bon, qui illustrata per la prima volta, ma anche e soprattutto per il suo materiale illustrativo, mai pubblicato prima. Arricchiscono ulteriormente il testo le descrizioni delle iniziazioni del rituale funebre e i numerosi disegni e tabelle. Il commento illustra la via tibetana attraverso il bar-dò, con tutti i suoi simboli e tutte le sue visioni, in chiave psicologica, e la mette a confronto con stati, atteggiamenti e manifestazioni della coscienza occidentale.

Questo libro è una raccolta straordinaria di insegnamenti di Nyoshul Khenpo, grande maestro di Dzogchen dalla vita stupefacente, uno degli ultimi ad essere stato addestrato nel Tibet pre-cinese. Pungenti e profondi, i “canti di illuminazione” sono la quintessenza della saggezza, il gioco della coscienza adamantina.

Un invito a vivere il buddhismo dal profondo, in modo sentito, partecipe, coinvolgente: come via del cuore che ci porta verso il prossimo, lungo il cammino secolare dei bodhisattva, i santi asceti buddisti. Questo cammino di Illuminazione è composto da 10 tappe, che si identificano con le 10 perfezioni (Virtù) del buddismo Mahayana del Grande Veicolo. Rinuncia alle illusioni, benevolenza ed altre ancora, tutte pietre miliari di una via di salvezza che mira a superare il dolore dell'esistenza, porre fine alle necessità della reincarnazione, illuminare ogni minuto con il bodhicitta, il pensiero di luce e di comapssione. Scritto in modo ispirato e profetico, la perfezione del silenzio contiene poesie, preghiere e meditazioni, fra cui la meditazione del cuore per risolvere conflitti e la meditazione dei chakra per la purificazione e la guarigione.

Uomo coltissimo e yogi famoso per aver passato molto tempo in ritiro, Dudjom Rinpoche è stato uno dei più grandi maestri di Dzogchen del nostro tempo e leader della Scuola Antica del Buddhismo tibetano. E' considerato un maestro pienamente realizzato, ed offre in questo libro l’essenza del suo insegnamento, che tutti possiamo mettere in pratica nella vita e nella morte, per vincere la sofferenza (...)

Il libro contiene l’antica e originale dottrina del Buddha, il cui scopo è lo sviluppo dell’uomo, il quale coscientemente subordina la propria individualità alla luce del vero Sé. Soltanto in vista di ciò il divenire dell’individuo acquista un vero significato. Tale esigenza implica la mediazione, tipicamente indiana, tra religione e filosofia. La presente opera conduce essenzialmente alla conoscenza della visione religiosa degli insegnamenti del Buddha. Attraverso di essi, la nostra sbiadita esperienza quotidiana nelle cose del mondo recupera la sua autentica dimensione. Georg Grimm illustra, in maniera chiara e semplice, il cammino della liberazione da un mondo dilaniato dal dolore e attanagliato dalla paura. Tale cammino si determina attraverso le possibilità della meditazione e della ragione. Malgrado tutto, è l’evidenza a contrassegnare questa pragmatica dottrina del Buddha, le cui esigenze etiche, sotto un certo aspetto, aiutano a meglio comprendere le altre religioni del mondo. Già mentre l’autore era ancora in vita sono apparse ben 14 ristampe della presente opera, che si fonda quasi esclusivamente sui discorsi del Buddha e dei suoi discepoli più significativi.

Questo testo insegna ad utilizzare la saggezza e la compassione del Buddhismo per rendere più chiare le interpretazioni astrologiche. Applicando per la prima volta la pratica buddhista all'astrologia occidentale, Jhampa Shaneman combina la sua profonda esperienza del Buddhismo tibetano con la competenza dell'astrologa contemporanea Jan V. Angel. I lettori potranno apprendere il modo in cui i precetti buddhisti possono informare ed arricchire la propria comprensione dei pianeti, delle case e degli aspetti, così da fornire un'interpretazione olistica del tema natale secondo la visione buddhista.I concetti astrologici e quelli buddhisti sono presentati in modo semplice, e ciò rende questo libro una fonte di saggezza e di intuizione tanto per i buddhisti quanto per gli astrologi e i ricercatori spirituali.

Rivolgendosi a chi ha fiducia nel potenziale di felicità insito in ognuno di noi ed è disposto a fare uno sforzo per trasformare la propria vita, Bhante Gunaratana spiega come farlo e perché, illustrando con rigore e benevolenza i fondamenti della pratica buddhista.