Nel corso del volume gli autori, basandosi sull'esperienza diretta di quel che vanno descrivendo, guidano i praticanti con dovizia di particolari in tutte le fasi degli assorbimenti meditativi dei jhana: la consapevolezza del respiro, la meditazione di accesso, il sorgere progressivo dei quattro jhana materiali e dei quattro jhana immateriali.

In questo libro, ricco di aneddoti tratti dagli anni di addestramento spirituale in Tibet, Anyen tratteggia l'utilità e la funzione dei diversi insegnamenti buddhisti, dai sutra ai tantra, fino agli insegnamenti più alti del suo lignaggio spirituale: lo dzogchen e la mahamudra; illustra, inoltre, l'importanza cruciale della consapevolezza per un sicuro progresso lungo il sentiero dell'illuminazione. Illuminazione che, insegna il Rinpoche, avviene per gradi, con ripetuti momenti di risveglio.

Il fondamentale tema dell'individuazione, della realizzazione del nostro Sé più profondo, è comune tanto al pensiero occidentale quanto a quello orientale. Non possiamo diventare pienamente noi stessi se ci neghiamo alla vita e ci rifiutiamo di seguire le leggi che la governano. Questo libro è un tentativo di interpretare gli aspetti fondamentali del Buddhismo e dello Zen alla luce della psicologia universalista di Cari Gustav Jung, che per tutta la vita si occupò degli stessi processi psichici che sono al centro della dottrina del Buddha.

L'interrogativo inevitabilmente più drammatico dell'uomo è la comprensione della vita. Lo hanno riconosciuto i filosofi, che da sempre indagano su questa questione; lo hanno evidenziato gli scienziati, la cui ricerca non fa che spostare continuamente i confini tra ciò che è noto e ciò che rimane inafferrabile. Ma secoli fa, in Oriente, un uomo ha saputo affrontare correttamente il mistero della vita e ne ha trovato la perfetta soluzione. Quest'uomo, Shakyamuni - il Venerato delle tribù Shakya, Gautama Siddharta - è stato il fondatore del Buddismo. E' rifacendosi alle lezioni dell'Illuminato che Daisaku Ikeda intraprende questa affascinante esplorazione della natura e della forza vitale che muove il cosmo e gli individui, e le tre sezioni in cui si articola il libro sviscerano ogni aspetto del problema: l'apparente contrapposizione tra spirito e materia; le infinite possibilità dell'esistenza umana; infine l'ineluttabilità della morte e il suo valore in rapporto alla vita...

Un libro fotografico che racconta il viaggio compiuto da Thich Nhat Hanh nella patria del Buddha, dove il maestro zen vietnamita ha portato la sua parola risanatrice e la capacità di mostrare, con il proprio esempio vivente, una via di guarigione e di trasformazione di se stessi e della società.

Un antico proverbio cinese dice: Concediti un attimo di tranquillità e comprenderai quanto tutto il tuo agitarti sia inutile. Impara a rimanere in silenzio e ti accorgerai di aver parlato troppo. Sii gentile e ti renderai conto di aver giudicato gli altri con eccessiva severità. 

Questo spettacolare volume è dedicato al Buddhismo, dottrina filosofico-religiosa che ha importato 25 secoli di storia, cultura e spiritualità nello sterminato continente asiatico. Un'immersione totale in un "altrove" culturale e religioso permette di comprendere una delle più importanti correnti spirituali dell'Oriente che sta mettendo salde radici anche in Occidente. Un viaggio per immagini che tocca paesi molto diversi tra loro: Birmania, Thailandia, Cambogia, Cina, Giappone, Vietnam, Tibet.

Centinaia di anni dopo la morte del maestro gli insegnamenti del Buddha furono ordinati. Eppure, il messaggio di saggezza e di serenità che egli ha saputo infondere alle sue parole è rimasto inalterato. I suoi detti, che abbracciano una grande varietà di temi discorrendo della vita e della morte, affascinarono un numero incalcolabile di persone nell’antichità e mantengono anche oggi una straordinaria attualità che spiega la crescente diffusione del buddhismo in Occidente.

Il libro, ora alla sua quarta ristampa negli Usa, è un contributo innovatore allo studio della storia e degli insegnamenti del Tantra. Basato sulla lettura diretta dei più antichi testi tantrici nella loro lingua originale, rivela come al cuore di questo insegnamento stiano “le numinose donne camminatrici del cielo … incantatrici appassionate, estatiche e di feroce intensità”, riflesso radioso delle donne libere e potenti che furono le prime maestre di questa tradizione religiosa che, unendo “cuore puro, mente chiara e desiderio sessuale”, porta donne e uomini all’Illuminazione Appassionata.

Spesso alcune abitudini della mente ci intrappolano in stati di rabbia, biasimo, dipendenza e insicurezza. Questo libro ci aiuta a capire come lasciare andare i vecchi rancori, partendo da una trasformazione interiore per riuscire a cambiare in meglio anche il mondo in cui viviamo.

Fondamentali nel sentiero buddhista theravada, i jhana materiali e immateriali conducono il meditante al superamento dei veleni e delle contaminazioni mentali fino al conseguimento del perfetto risveglio. L'insegnamento del venerabile Gunaratana, ricco di aneddoti ed espresso in un linguaggio semplice e diretto, rende accessibili a tutti i praticanti, più o meno esperti, queste antiche tecniche di concentrazione.

Il cultore di Trungpa vi ritroverà l'ampio panorama dei temi esposti dal maestro: la via del guerriero, la paura e l'impavidità, la capacità di accettare le nostre imperfezioni e di aiutare gli altri, l'accettazione della vita quotidiana come sentiero spirituale. Chi si accosta a Trungpa per la prima volta, troverà invece una snella e completa introduzione al suo pensiero, che illumina i processi psicologici nascosti della vita quotidiana e sprona alla ricerca e alla meditazione.

La raccolta è composta da due sezioni: le Battaglie zen, insegnamenti che il maestro impartiva la mattina sotto forma di domande e risposte, e i Discorsi della sera, in cui Linji spiegava e raccontava storie, in una forma meno criptica rispetto alle Battaglie. Lo scopo dell'insegnamento di Linji era quello di combattere e scoraggiare la tendenza alla razionalizzazione eccessiva: lo studente poneva una domanda, ma lo scopo non doveva essere quello di accumulare sapere intellettuale. Fare la domanda giusta significava fare la domanda capace di distruggere i propri ostacoli.