è forse il più intimo e personale fra quelli pubblicati sinora da Bill Douglas, con brani di solo piano che esplorano un mondo di bellissimi originali oltre all'interpretazione di due delle canzoni dei Beatles da lui più amate, "Fool on the Hill" e "Julia". Compositore apprezzato in tutto il mondo, con musiche interpretate anche dalla London Symphony Orchestra e dalla Tokyo Philarmonic e con album come "Deep Peace" considerato uno degli album 'storici' della musica new age, Bill Douglas fa una pausa nella lunga collaborazione discografica con gli Ars Nova Singers seguendo questa volta un suggestivo percorso interiore che potrà rivelare a ciascuno la soluzione di segreti non compresi per lungo tempo.

Bill Douglas ha costruito la sua fama grazie alla particolarità degli arrangiamenti della sua musica di ispirazione celtica, con cori, strumenti a fiato, percussioni, pianoforte e fagotto. "Earth Prayer", il suo settimo album per Hearts of Space, propone per la terza volta le splendide voci degli Ars Nova Singers che arricchiscono le melodie celtiche con l'ispirazione lirica dei grandi poeti inglesi Shakespeare e Yeats.

Ispirato dalle tradizionali sonorità celtiche e con testi di poeti classici come Emily Dickinson (suo il testo della title track) e W.B. Yeats, Bill Douglas propone le sue delicate melodie al pianoforte accompagnate da un ricco assortimento di strumenti acustici (oboe, fagotto, clarinetto e flauto) e dalle straordinarie voci degli Ars Nova Singers, ospiti fissi dei suoi ultimi cinque lavori. Uno splendido album tra i favoriti della grande schiera di estimatori del compositore americano.

Il tipico stile multiculturale di Bill Douglas composto da musica classica, jazz ed elettronica qui si arricchisce di elementi celtici, nordafricani, indiani e sudamericani, creando ciò che potrebbe essere definito 'world classical'. Billy Oskay al piano, Dean Peer al basso elettrico, il batterista Larry Thompson, Ty Burhoe al tabla, la vocalista di casa Celestial Harmonies Therese Shroeder-Sheker e altri grandi musicisti contribuiscono a fare di "Kaleidoscope" uno sontuoso banchetto per le vostre orecchie

La definizione di cantilena è "melodia vocale o strumentale altamente lirica" oppure "dolce, melodico e lento stile vocale", non potrebbe esserci migliore definizione per la musica di Douglas: dolci melodie nella tradizione della musica folk occidentale. Con danze celtiche, struggenti ballate, canzoni popolari, suonando il suo fagotto Bill Douglas offre una musica che va dal semplice folk alle più emozionanti melodie dai profondi contenuti.

. Musica strumentale e corale ispirata dalle tradizioni celtiche per Bill Douglas che prosegue il percorso sonoro già intrapreso con "Deep Peace" nuovamente avvalendosi della collaborazione degli straordinari vocalisti degli Ars Nova Singers.

Sbalorditiva musica corale di ispirazione celtica per "Deep Peace" in cui le magnifiche voci degli Ars Nova Singers si accompagnano perfettamente alle tastiere e al fagotto di Bill Douglas; violini, violoncelli, oboe, flauti e clarinetti rendono il tutto ancora più coinvolgente. Poesie classiche di Yeats, Blake, Robert Burn e Alfred Grabes sono rese in musica attraverso le lussureggianti immagini di paesaggi irlandesi, scozzesi ed inglesi.

Bill Douglas con "Circle of Moons" raggiunge una nuova dimensione. Dopo aver già dimostrato il suo talento come compositore, tastierista e suonatore di fagotto nella musica classica, jazz, pop e new age, propone 13 incantevoli brani facendo rivivere le evocative immagini delle poesie di William Blake con sublimi melodie dal sapore rinascimentale ed emozionanti armonie che uniscono gli ideali di questa felice epoca al moderno romanticismo. Sempre affascinato dalle tradizioni degli antenati celtici l'artista canadese esprime la gioia e la struggente atmosfera delle loro musiche.

Il primo album di Bill Douglas può essere definito come una new age elettro-acustica in cui melodiche ballate sono unite a gioiose danze irlandesi, esotici brani spagnoli e anche ad una canzone basata su un'antica preghiera celtica eseguita dalla soprano Jane Grimes. Con tastiere, piano e fagotto oltre a oboe, flauto e percussioni etniche, questo CD è perfettamente all'altezza dei successivi capolavori del compositore