Shafqat Ali Khan fa parte di un'importante famiglia di musicisti che discende dall'imperatore Akbar Khan. Dopo la recente scomparsa del padre Salamat Ali Khan, Shafqat è ora il principale esponente della tradizione Sham Chaurasi, uno stile canoro che affonda le radici nel Punjab orientale ed è riconosciuto come una delle tradizioni musicali principali di India e Pakistan. "Sufi Songs from India & Pakistan", ultimo album del creativo musicista pakistano che è stato capace di aprire nuove prospettive alle antiche sonorità sufi, propone canzoni tradizionali sufi accompagnate da una strumentazione tradizionale che comprende swarmandala, harmonium, tanpura, sarangi e tabla. I brani, cantati in stile raga e kafi, tipico del Punjab, propongono poesie appartenenti alla tradizione sufi, canzoni d'amore e brani devozionali. "Sufi Songs from India & Pakistan", con un libretto contenente interessanti noti informative sul musicista e ciascun brano presentato, è un album che riflette il misticismo e la profonda spiritualità di India e Pakistan...

Le musiche azere vengono introdotte tramite l'uso originale degli strumenti tradizionali. In particolare, ha valenza speciale l'impiego del tar, caratteristico liuto a 11 corde, strumento molto duttile e adatto anche all'accompagnamento delle musiche della cultura occidentale e della musica classica.

Il poeta e mistico persiano Djelaleddin Maulana Rumi (1207-1260), fondatore dei dervisci rotanti, ha influenzato con i suoi insegnamenti tutto il mondo islamico ed è universalmente considerato anche ai nostri giorni, uno dei più grandi poeti della storia del mondo. Al di là dei tanti negativi clichés riguardo l’Islam, esiste infatti in questa religione una tradizione, il sufismo di cui Rumi si fece portavoce, di assoluta tolleranza che festeggia la danza e la musica come doni di Dio. Nel dvd “Rumi – Poetry of Islam” viene esaminata la vita del maestro persiano attraverso interviste a teologi, imam e sufi, per cercare di spiegare l’enorme popolarità del mistico non solo negli ambienti islamici, ma anche in America dove recentemente una traduzione delle sue poesia è diventato un bestseller del tutto inaspettato...

"Sufiyan" è una speciale miscela di antiche tradizioni e moderna tecnologia, ma non una delle tante. La musica di Bahramji sgorga dal cuore e si sviluppa in quel preciso momento e, se coniugata alla sapiente tecnologia di Dj Mashti, riesce a raggiungere vette di ineguagliabile bellezza. Bahramji e Mashti riuniscono due opposte polarità: la calma meditativa di santoor, flauto e ney insieme alle mistiche parti vocali orientaleggianti, ed il frenetico ritmo di beats e loops. Una simbiosi fra le antiche melodie sufi, i ritmi tradizionali curdi e le sonorità dell'India con la leggerezza del laptop: antichi versi persiani di sommi poeti come Rumi, Attar e Hafez raccontano la saggezza, risplendendo di nuova luce.

"El-Hadra - The Mystik Dance" propone la meditazione ritmica dei sufi. Nella cultura sufi il pulsare del ritmo è di fondamentale importanza in quanto corrisponde al respiro ed al battito del cuore. Klaus Wiese, ex membro dei Popol Vuh, insieme agli eccellenti musicisti Ted De Jong e Mathias Grassow ha creato un album di grande fascino e suggestione che trasmette all'ascoltatore il potente misticismo della cultura sufi. Il ritmo pulsante della tabla, supportato dalle note eteree della cetra e dai fraseggi sublimi delle tastiere danno vita ad un concerto sonoro ammaliante e coinvolgente. "El-Hadra - The Mystik Dance", con il suo ritmo ipnotico inizialmente lento e poi via via più intenso, è un album ideale per accompagnare sessioni di yoga, tai chi e massaggio, oltre ad essere un'ottima occasione per regalarsi un po' di relax. Best seller.

"El-Hadra - The Mystik Dance" propone la meditazione ritmica dei sufi. Nella cultura sufi il pulsare del ritmo è di fondamentale importanza in quanto corrisponde al respiro ed al battito del cuore. Klaus Wiese, ex membro dei Popol Vuh, insieme agli eccellenti musicisti Ted De Jong e Mathias Grassow ha creato un album di grande fascino e suggestione che trasmette all'ascoltatore il potente misticismo della cultura sufi...

La tradizione musicale classica dell'oriente arabo si è formata durante i primi tre secoli dell'Islam, tra Medina (capitale dei primi quattro califfi 632-661), Damasco (capitale della dinastia Umayyad 661-750) e Baghdad (capitale della dinastia Abbasid 750-1258). La musica del periodo Abbasid è caratterizzata dall'uso del liuto oud che sembra essere una sintesi tra il liuto barbat della dinastia Sassanid ed il popolare mizhar. Questo strumento è composto da una grande cassa armonica a forma di mandorla, un manico stretto e corto marcato da sbarrette trasversali e quattro corde. In "Lebanon - Music of the Abbasid Era / The Legacy of Safiy a-d-Din al-Urmawi", il violinista e musicologo Nidaa Abou Mrad ed il suo ensemble dell'università Antonine (Libano) ha riportato in vita gli ultimi brani scritti di Safiy a-d-Din al-Urmawi (1294), uno dei più raffinati studiosi ed interpreti della musica del periodo Abbasid. La figura di Safiy a-d-Din al-Urmawi (1294) e la sua eredità occupano uno spazio importante nella storia della tradizione musicale classica dell'oriente arabo, persiano e turco: egli fu un famoso teorico musicale, capo dei copisti incaricati di trascrivere brani musicali, nonchè primo cantante per al-Musta'sim (1243-1258), l'ultimo califfo della dinastia Abbasid...

Il sufismo è una corrente islamica, un sentiero d'iniziazione riservato a coloro che sono pronti a rinunciare al mondo oggettivo per avvicinarsi alla verità suprema della Divinità. Nella pratica, questo percorso contemplativo è basato sul dhikr, una cerimonia estatica in cui, attraverso l'invocazione e la preghiera, il fedele raggiunge Dio. Il dhikr che consiste nella ripetizione incessante del nome supremo, Allah, e di alcune qualità che gli vengono attribuite, viene recitato attraverso tecniche che coinvolgono la respirazione ed alcuni particolari movimenti del corpo che inducono uno stato di trance. Fondata nel 1860 ad Aleppo, città della Siria settentrinale, la confraternita Zawiya Hilaliya appartiene alla corrente khalwati dell'ordine di Qadiriyya, nato attorno al secolo XI. "Sufi Chanting from Syria - Dhikr Qadiri Khalwati of the Zawiya Hilaliya, Aleppo" contiene alcune meravigliose preghiere e toccanti canti registrati in un concerto tenutosi presso la Maison des Cultures du Monde nel 2001 come parte del quinto Festival de l'Imaginaire.

L'ensemble, grazie a numerosi spettacoli in Turchia ed Europa, promuove la musica classica turca in tutte le sue espressioni vocali e strumentali. Questi talentuosi musicisti propongono meravigliosi mevlevi ayins, composizioni in quattro movimenti vocali che vengono interpretate durante la suggestiva danza dei dervisci. I Mevlevi sono Sufi che seguono l'insegnamento del grande Mevlana Rumi, poeta e filosofo mistico del XIII secolo che durante la sua vita ha sempre sostenuto il valore della tollerenza e dell'amore per gli altri. "Music of the Whirling Dervishes - 800 Years of Mevlana Rumi" propone stupende melodie utilizzate dai dervisci roteanti dell'ordine di Mevlevi che rappresentano gli insegnamenti del grande maestro attraverso il linguaggio universale della musica. Il derviscio nel suo ipnotico roteare rappresenta una persona morta che abbandona il proprio corpo ed il proprio ego: il sikke che porta in testa corrisponde alla sua lapide, il mantello nero alla tomba, mentre il vestito è il kefen , l'abito che ogni musulmano indossa per il proprio funerale. I brani presentati dal Gulizar Turkish Music Ensemble sono stati composti da diversi artisti in varie occasioni nell'arco del 2007, promosso dall'Unesco come 'anno di Rumi' proprio per celebrare l'ottocentesimo anniversario della nascita del grande sufi Mevlana Rumi. "Music of the Whirling Dervishes - 800 Years of Mevlana Rumi" è un album capace di ipnotizzare l'ascoltatore e rapirlo con la mistica suggestione dei dervisci rotanti. A rendere ancora più preziosa questa creazione c'è il libretto ricco di informazioni su Mevlana Rumi ed i rituali dei dervisci roteanti.

Amelia Cuni è una cantante e compositrice con un'educazione musicale incentrata sui generi tradizionali del canto dhrupad e della danza khatak che l'artista ha potuto approfondire grazie ai lunghi anni di studio in India. Al Gromer Khan è uno dei più grandi musicisti di sitar e compositori del nostro tempo, conosciuto in tutto il mondo per la sua musica dal sapore orientale. "Monsoon Point", prodotto della collaborazione di questi due grandi interpreti, offre un raga di 55 minuti dove la musica è quella della grazia divina. Al Gromer Khan ha creato un paesaggio musicale che è allo stesso tempo spirituale e profondamente inebriante. Impregnato di passione e forza naturale, "Monsoon Point" è una grande celebrazione della fondamentale bellezza dell'umanità.