Registrato da alcuni dei più importanti interpreti del didgeridu e della tradizione musicale australiana, Bushfire propone i due principali stili che risalgono a migliaia di anni fa: il wongga ed il djunba. Un interessante documento delle sonorità primordiali della tradizione musicale di uno dei più antichi popoli della terra

. Il didgeridù, strumento cerimoniale degli aborigeni australiani utilizzato per la rievocazione del Tempo del Sogno, è oggi apprezzato ben oltre i suoi confini naturali per il suo contenuto di ricerca spirituale.

L'ispirazione musicale è imprevedibile: è difficile pianificarla, a volte semplicemente accade. Ed è probabilmente quel che è capitato al percussionista Michael Askill ed al polistrumentista Omar Faruk Tekbilek quando si sono incontrati per la prima volta negli studi di una radio australiana. Askill è uno dei più quotati prcussionisti australiani e Tekbilek è il mago delle sonorità mediorientali che ha incantato il pianeta con i suoi struggenti album: con un trio di ulteriori percussionisti i due hanno creato un'affascinante alchimia sonora dove le percussioni creano uno strato pulsante su cui galleggiano le melodie del virtuoso Tekbilek.

Per volare lontano, sui ritmi trascinanti ed ipnotici di un continente ancora da scoprire.

Un passo ulteriore della lunga ricerca di Askill sulle possibilità estreme delle percussioni, indagate e rivissute attraverso la speciale sensibilità aborigena.

Il più noto disco di Askill è un classico delle percussioni aborigene.

La continuazione di Feet in the Soil li rende entrambi un classico della musica centrata sulla terra..
Percussioni e didgeridoo, ispirazione a piene mani dalla cultura aborigena e africana lo rendono ideale per la danza e sono un vero e proprio invito a liberarsi delle scarpe e battere i piedi al suolo!

Australia e sonorità ancestrali: partendo dai ritmi incessanti e dalla polifonia del didgeridu, suonato dai due virtuosi Mark Atkins e Janawirri Yiparrkail, altri strumenti acustici - tra cui bouzouki, accordeon, dobro, hurdy-gurdy e strumenti a fiato - si armonizzano perfettamente creando una colonna sonora che ci conduce alle origini dei tempi nel 'dreamtime'.

percussioni, didgeridoo e canti animali e suoni della natura.

La lontana melodia del dijeridu conduce tra le primitive musiche e l'antica cultura delle popolazioni aborigene. Il canto di uccelli esotici si miscela alla magia della musica ed alle parti vocali mentre il respiro profondo dell'Outback australiano crea vibranti ritmi. Il profondo rispetto di Terry Oldfield per questa popolazione può essere perfettamente compreso nell'intensità ritmica dell'invocazione a Injuwandjuwa, il saggio spirito del Dreamtime, ed enfatizzato dalla natura sacra della vita che si svolge secondo rituali millenari. Un autentico e splendido tributo che risuona negli sconfinati spazi del continente ai nostri antipodi.