Un album di canzoni che onorano il patto tra l'uomo e la terra con affascinanti musiche che miscelano composizioni originali alla forza del messaggio delle antiche profezie dei Nativi irochesi: "Covenant" vede Joanne Shenandoah intraprendere un nuovo percorso musicale che propone la sua incantevole voce su un tappeto di percussioni e strumenti a corda che creano un ponte tra futuro e tradizione con sonorità tribali trance-dance. Un album che crea un'atmosfera unica, avventurosa, moderna ed antica allo stesso tempo.

Grande album di tribal trance ad opera di Alice Gomez, una sciamana dei nostri giorni che in pochi anni dal suo esordio del 1994 ha collezionato ben 4 volte l'annuale premio dell'associazione degli autori americana Ascap. Con la sua miscela di antiche melodie del flauto tradizionale dei Nativi americani e di una moltitudine di strumenti a percussione Alice riesce ad evocare i misteri delle antiche popolazioni del continente americano.

Curandero, una energica e rivitalizzante miscela della chitarra flamenco di Miguel Espinoza e delle percussioni di Ty Burhoe, in "Aras" si arricchisce del banjo acustico di Bela Fleck, del basso a cinque corde di Kai Eckhardt e degli Ars Nova Singers, interessantissimo gruppo a cappella già apprezzato nell'ambito della classica per le eccellenti incisioni su New Albion, offrendo un incontro globale di stile e ritmo.

Un concentrato di pura bellezza che racchiude una collezione dei più dolci canti di Joanne Shenandoah, interprete profonda e attuale della nazione Irochese.

La stupenda voce della grande Joanne Shenandoah accompagnata dalle straordinarie interpretazioni al piano di Peter Kater sono qui ulteriormente arricchite da shakuhachi, basso, chitarra

Joanne Shenandoah che con la sua splendida e delicata voce tocca i cuori e l'animo di chiunque l'ascolti, in "Matriarch" interpreta magistralmente le antiche composizioni Iroquois dedicate alle donne, 'coloro che donano la vita della Madre Terra', come sono definite nella tradizione dei Nativi americani. Registrato in un antico villaggio quest'album crea un'atmosfera assolutamente magica.

Dopo una serie di best seller iniziata dallo storico "Life Blood" insieme a Peter Kater, ecco un altro album per la bella Shenandoah più volte vincitrice del Native American Music award come miglior interprete femminile, che presenta nuove composizioni veramente ispirate - tutte interpretate nel suo linguaggio nativo Iroquois - che raccontano del mitico Peacemaker che aiutò a portare la pace e la prosperità tra le tribù della nazione Iroquois. L'eccezionale voce della Shenandoah è accompagnata da un ricco assortimento di strumenti acustici che sono il complemento musicale ideale per questo messaggio di pace. Un messaggio che, nella profezia Iroquois, sarà un giorno comprensibile a tutti.

"Orenda", termine Iroquois che indica 'l'anima di tutte le cose', è uno dei migliori album della vincitrice del Native American Musical Awards del 1998 come miglior interprete femminile, già segnalatasi per i suoi precedenti lavori su Canyon e Silver Wave.

Cinque anni dopo la loro ultima collaborazione, Peter Kater e Carlos Nakai propongono un album che fa rivivere la magia delle loro storiche registrazioni che sono fra i più grandi best seller di musica dei Nativi americani. Il loro inconfondibile stile che miscela il virtuosismo al pianoforte di Kater e gli straordinari flauti di Nakai è arricchito da voce e percussioni e spazia tra melodia ed introspezione con le caratteristiche sonorità che hanno reso famosissimo in tutto il mondo il duo. Album da non perdere.

Prima collaborazione per i due grandi della scena musicale degli Indiani nativi, "Natives" è una esplorazione improvvisata delle tradizionali Sette Direzioni. Registrato durante un'esibizione dal vivo, "Natives" è riuscito a catturare la potente energia e lo spirito degli appassionati concerti del duo.