La musica klezmer incontra il gospel. Gli ormai famosi Klezmatics ospitano le stelle del gospel Joshua Nelson e Kathryn Farmer dando nuova vita a brani tratti sia dal repertorio tradizionale ebraico che da quello afroamericano, per raccontare una bellissima storia di ispirazione e lotta sociale e collegare con un ponte di dialogo culture e stili diversi. "Brother Moses Smote The Water" è il primo album dal vivo della miglior klezmer band al mondo che, registrato in una splendida notte di luna piena all'Heimatklänge di Berlino, propone 8 nuove canzoni e 2 classici: l'incontro tra spiritual e klezmer, neri ed ebrei, non era così ovvio ma il risultato è perfettamente riuscito e va al di là di ogni previsione.

La klezmer band più famosa in tutto il mondo, pionieri della riscoperta delle tradizioni musicali degli yiddish trapiantati a New York City, i Klezmatics ritornano con un poderoso album facendo perfettamente quello che sanno fare. Rise up! Shteyt oyf! Quindici nuove tracce che miscelano melodie ancestrali, canzoni d'amore di incredibile bellezza, inni di protesta per la prossima riunione del WTO o del G8: musiche che sprigionano forza, passione ed un irrefrenabile frenesia festaiola. "Con una musica così, se non vedi Dio sei davvero cieco" (Robin Williams): questa volta i più irriverenti klezmorin propongono 5 canzoni in yiddish, 1 in anglo-yiddish, 1 in inglese, 1 in aramaico, 2 canzoni senza parole e 5 strumentali con abbondanti informazioni e testi nel libretto.

Il gruppo capace di reinventare la musica klezmer, di infonderle nuova vita e di condurla tra le musiche di tendenza della fine del millennio propone il suo terzo album dopo i travolgenti successi di "Shvaygn=Toyt" e "Rhythm & Jews", confermando la superiorità musicale di ciascuno dei suoi elementi e la profonda maturità raggiunta. L'album che si avvale della collaborazione di ospiti illustri, tra cui Marc Ribot, è diventato il best seller degli albums dei Klezmatics e forse quello capace di rappresentare al meglio la nota formazione new yorkese.

Con un rivoluzionario rispetto della tradizione yiddish, i Klezmatics propongono la musica klezmer con influenze che vanno dall'est europeo al lower east side di New York: un album che ha fortemente contribuito all’enorme successo globale del gruppo.

Album d'esordio per gli ormai famosi Klezmatics, capaci di rivisitare in chiave moderna la tradizione klezmer degli ebrei yiddish: da valzer tipici delle regioni dell'est europeo ad inni anarco-gay .

Il sesto volume della fortunatissima serie di emissioni di casa Piranha "Raks Sharki" focalizza la sua attenzione sui ritmi di Beirut che insieme al Cairo è il più importante centro di diffusione della danza orientale: sarà facile abbandonarsi immediatamente all'amore per la trama sensuale e le ardenti melodie di queste musiche perdendosi nei ritmi selvaggi e negli arrangiamenti mozzafiato del compositore e pianista Ihsan Al-Mounzer già apprezzato per il precedente capitolo "Stars of the Casino Opera" pubblicato nel 1999. "Raks Sharki 6" è l'album ideale non solo per la moltitudine delle appassionate alla danza orientale ma per chiunque già ami o voglia scoprire il ritmo contagioso del raks sharki, una delle forme di cultura arabe più diffuse ed apprezzate tra gli occidentali.

Quarto volume della fortunata serie dedicata ai ritmi utilizzati per la danza del ventre e sua ideale prosecuzione, questo CD può rivelarsi uno strumento essenziale per musicisti ed amanti dei ritmi arabi ed un prezioso sostegno per allievi ed insegnanti della più nota danza orientale. Un viaggio tra i caldi ritmi del souk con parti percussive ideali per campionamenti e stacchi.

Imperdibile seguito dell'esordio "Raks Sharki 1" (la tradizionale 'belly dance') che racchiude tre bellissimi ritmi con assolo percussivi selezionabili singolarmente. Sebbene sia indirizzato specialmente alle danzatrici, "Amar 14" ('14° luna') diverte tutti coloro che amano le gioiose sonorità della musica orientale.

Sorprendente album di ritmi orientali (anche utilizzati per la nota danza del ventre) registrati al Cairo dai migliori interpreti nubiani: tra i più straordinari esempi del sound mediorientale ed uno dei più grossi best seller di danza del ventre

Il quinto capitolo della fortunatissima serie di musiche percussive utilizzate per la danza del ventre è ambientato negli anni '30 e '40, l'età dell'oro del cabaret e del cinema egiziano. L'album, registrato a Beirut è una selezione di brani scritti dai più grandi compositori arabi, come Mohamed Abdel Wahab e Farid El Atrache, appositamente per le grandi doyennes Samia Gamal e Tahia Cairoca. Gli arrangiamenti di Ishan Almounzer danno un tocco moderno a queste danze che mantengono ancora il fascino dell'epoca passata. Ideale per gli amanti della belly dance, ma anche per tutti coloro che apprezzano le vibranti e ritmate sonorità della musica orientale.