Gabin Dabiré, poeta e compositore originario del Burkina Faso, ci presenta un lavoro straordinario in cui i ritmi e le melodie tradizionali del suo paese natio vengono valorizzati in modo nuovo e tradizionale ad un tempo, in un'antologia delle sonorità possibili, dei flauti di osso, di zucche e pelli, della Kora e delle voci. Sonorità terrigne e biologiche, ritmi della savana, virtuosismi percussivi e cantilene magiche....

Kontômè(spiriti) è una raccolta di canzoni o meglio, di poesie cantate e musicate come d'uso nella tradizione dell'Africa occidentale. Gabin Dabiré è qui cantautore, cantastorie, musicista e poeta carismatico di grande profondità e sensibilità. Nessuno rimane indifferente alla voce e al messaggio semplice e diretto di questo grande cantante e musicista africano dei nostri giorni.

Ustad Nishat Khan, uno dei più rinomati virtuosi di Sitar dell’India accompagnato alle tablas dal grande Sarvar Sabri, evoca l’essenza e lo spirito magico della mitica corte Mogul in una registrazione unica di Raga della sua famiglia.I Khan si tramandano da secoli, da padre in figlio, la tradizione musicale familiare qui per la prima volta registrata su disco.

Per la prima volta nella storia della musica, Oriente e Occidente si incontrano e dialogano attraverso le loro tradizioni musicali di maggiore purezza e spiritualità, quali il canto gregoriano e la musica classica dell'India del Nord. Alcuni brani fra i più belli e suggestivi del repertorio gregoriano vengono così magistralmente interpretati dall'Ensemble Gilles Binchois diretto da Dominique Vellard, uno dei massimi esperti di vocalità gregoriana e musica vocale antica, e da Ustad Nishat Khan, grande maestro del Sitar. Alcuni insigni musicologi ed esperti di interpretazione gregoriana sostengono infatti che l'origine della modalità ambrosiana e gregoriana possa essere trovata nei principali raga indiani che infatti corrispondono ai principali modi ecclesiastici. Un disco importante per tutte le persone intellettualmente curiose, in particolare per gli appassionati di gregoriano, musica classica indiana e musica sacra in generale.

Nota per i suoi ritmi travolgenti, la musica africana, prezioso patrimonio artistico che la "Madre Africa" tramanda ai suoi figli, presenta in realtà anche un altro aspetto, più elevato. L'"angelico" vibra con frequenza più alta di quella normalmente percepita dalle comuni facoltà umane. Esseri quindi celestiali, sebbene inafferrabili, hanno dato ispirazione a tanti artisti con un senso del "divino", in varie epoche e in tante civiltà. Gli artisti di questo disco davvero splendido ci danno un assaggio del loro "cibo per l'anima" e sono per questo anche loro dei messaggeri di pace e di buona volontà.

La dimensione "angelica" di una grande tradizione musicale irlandese e scozzese, è qui rappresentata da artisti di grande valore quali Sinead O'Connor, Melanie O'Reilly, Maighread Ni Dhomhnaill, Johnny Cunningham, Mouth Music, In a Split Second e Sharon Shannon. Una collection straordinaria di grande successo.

Un' eccezionale registrazione di un altrettanto eccezionale concerto in cui il celebre padre (forse ormai nonno) del minimalismo americano, qui in stato di grazia, ci porta in un viaggio caleidoscopico attraverso le sue più belle pagine per pianoforte non temperato, qui accordato nell' ormai celebre "intonazione giusta". Oltre a brani tratti da "The Harp of New Albion", Riley ci presenta per la prima volta la versione pianistica di "Salome Dances for Peace" di cui esiste finora solo una versione per quartetto d'archi interpretata dal Kronos.