Una raccolta di sonorità particolari da tutto il mondo, attraverso brani delle precedenti produzioni e anteprime delle prossime uscite di artisti quali: Gablin Dabiré (Burkina Faso), Igor Koshkendev & Musicians (Tuva), Kecapl Suling (Indonesia) and the Monks of Sera Jé Monastery (Tibet). Un’affascinante prospettiva sulla terra.

Hanno attraversato in poco piu’ di vent’anni mondi incompatibili, i sentieri sperduti di Sutera, il loro paese in Sicilia, e le lontane periferie industriali del nord Europa. Hanno appreso la lingua del ricordo come il naufrago impara a nuotare, annullando, in questo modo, ogni distanza che estrania la quotidiana esistenza dal sentimento della propria appartenenza. Hanno iniziato a cantare senza accorgersene e hanno continuato a farlo anche quando, abbandonate le nebbie londinesi, sono riemigrati in Italia, inseguendo un canto ideale, intimo, essenziale, semplice e necessario come un bisogno primario. Con questa “virtuosa inconsapevolezza” hanno cantato nei teatri e nelle piazze, in Italia e all’estero e offerto il segno del loro mondo sensibile.

Una pietra miliare della musica trance ed elettronica. Unione perfetta tra tradizione musicale e trends elettronici contemporanei. L'antico rituale della Tarantella viene reinterpretato da uno dei suoi piu' conosciuti interpreti in una nuova ed originale veste. Il "guru" Antonio Infantino, con la partecipazione del maestro dell'elettronica Eraldo Bernocchi, conosciuto anche in America per aver a lungo collaborato con Bill Laswell, ci accompagna in una sorta di rave spirituale. Il singolo contiene anche una versione radio edit.

In questo disco eccezionale stars come Caetano Veloso e la cantante dei Madre Deus Teresa Salguiero, Gilberto Gil e Carlinos Brown, Virginia Rodriguez e Tom Zé, collaborano per la prima volta, contribuendo a creare un'atmosfera che abilmente aggiunge alla musica popolare Brasiliana un tocco di world, musica contemporanea ed elettronica. Brizzi do Brasil parla di onde, misteri, pulsioni sensuali/sessuali, poetizza il dramma delle prostitute minorenni, poi quello dell'esilio, si interroga sul ruolo della poesia nella lingua e nella musica, parla del sorriso del gatto di Alice, tenta di tradurre in musica la sensazionale poesia di Augusto de Campos sul Joao (Gilberto) di Tom (Jobim), canta un omaggio a Caetano, parla dell'amore nelle sue forme possibili, accompagna Orfeo agli inferi in una parodia sul mondo. Ogni canzone di Brizzi do Brasil, dunque, e' stata scritta e arrangiata specificatamente per ognuno degli artisti; ne risulta, dunque, un disco prezioso, vero capolavoro, una perla per i collezionisti. Brizzi, oltre ad aver composto musica, ha diretto l'Orchestra Filarmonica di Berlino e numerose altre Orchestre; ha lavorato intensamente con Ennio Morricone e John Cage. Ha scelto Salvador de Bahia come seconda casa dove collabora con alcuni tra i piu' grandi artisti Brasiliani.

Secondo volume di una serie  che presenta un'ipotesi di ricostruzione della musica dell'antica Roma imperiale , realizzata con strumenti originali e ricostruzioni degli stessi ad opera del musicista e musicologo Walter Maioli e del suo gruppo di lavoro, che si avvale della collaborazione di archeologi, musicologi, storici e costruttori di strumenti. Il primo disco è stato principalmente dedicato agli strumenti a fiato di quest'epoca dal quale sono stati tratti brani per la colonna sonora dei film “Il Gladiatore” (Dream/Works) e “Sogno di una notte di mezza estate” (Fox Searchligts Pictures) ed è stato ampiamente recensito da diversi autorevoli giornali internazionali; sono inoltre stati fatti alcuni documentari televisivi sulla realizzazione del progetto, ad opera di alcune televisioni europee e giapponesi. Anche la CNN ne ha prodotto uno. Il secondo volume arricchisce la raccolta con la serie di pezzi interpretati dagli strumenti a corde , lira, cithara, pandura, sambuca. La produzione si avvale della collaborazione del Museo della Civiltà Romana di Roma ed è magistralmente interpretata dal gruppo Synaulia, una vero capolavoro del genere, con, come ospite d'eccezione, il famoso attore Giorgio Albertazzi.

Primo disco di una serie con la quale Amiata Records presenta in anteprima un' ipotesi di ricostruzione della musica dell'antica Roma imperiale con strumenti originali e ricostruzioni degli stessi ad opera del musicista e musicologo Walter Maioli e del suo gruppo di lavoro che si avvale della collaborazione di archeologi, musicologi, storici e costruttori di strumenti. Questo primo disco è dedicato avari aspetti e strumenti della musica di quest'epoca. La produzione si avvale della collaborazione del Museo della Civiltà Romana di Roma ed è eccellentemente interpretata dal gruppo Synaulia.

Dalle parti di Taranto, città nota in Italia, nasce un certo Animaletto, specie di ragno, per similitudine, che lascia nella persona morsicata un potentissimo "Veleno" che solo può essere vinto mediante il Ballo, grazie al quale il veleno si trasforma in sudore ed evapora. Le persone morsicate dalla tarantola, non soltanto vogliono un particolare e speciale Suono, ma anche la presenza di qualche particolare e speciale Colore. Altri tarantolati vogliono un numero più elevato di colori e suoni in rapporto a quanto richiede la quantità di veleno che hanno assorbito. La musica di questo CD è una registrazione originale ed unica della Tarantella suonata dai "Tarantolati" per far raggiungere ai danzatori uno stato di trance.

Una pietra miliare della musica trance ed elettronica. Unione perfetta tra tradizione musicale e trends elettronici contemporanei. L'antico rituale della Tarantella viene reinterpretato da uno dei suoi piu' conosciuti interpreti in una nuova ed originale veste. Il "guru" Antonio Infantino, con la partecipazione del maestro dell'elettronica Eraldo Bernocchi, conosciuto anche in America per aver a lungo collaborato con Bill Laswell, ci accompagna in una sorta di rave spirituale. Il singolo contiene anche una versione radio edit. Single da 15 minuti.

Un sorprendente gruppo femminile del sud Italia (Puglia) che esegue canti a cappella. I quattro componenti del gruppo Faraualla eseguono proprie composizioni ed interpretano canti tradizionali dell'Italia meridionale e del bacino del Mediterraneo. In Italia stanno rapidamenti diventando celebrità. Questa registrazione le vede per la prima volta fuori dal loro tipico ambiente artistico.

Dopo aver coltivato a lungo la polifonia nell'ambito della musica antica, le Faraualla si sono dedicate allo studio dei canti tradizionali di varia provenienza, concentrandosi sulle emissioni, sulle polifonie e le stranezze armoniche, sui suoni delle parole e, in generale, su ciò che più di tutto come cantanti affascina: il linguaggio vocale. Nel farne esperienza attraverso le fonti popolari così come i giochi di improvvisazione - parte integrante del lavoro di preparazione - si cercano soprattutto suggestioni musicali. Il frutto di queste esperienze uditive, canore ed emozionali è rappresentato nei brani originali, in cui la lingua utilizzata, del tutto inventata, diventa essa stessa suono. "Sind" nel dialetto barese vuol dire "Senti, ascolta": non è facile descrivere la musica delle Faraualla e per questo a chi chiede loro " che musica fate?" le Faraualla rispondono: "Sind!"