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Il Burundi è un piccolo stato dell'Africa centrale che, dopo essere stato una colonia tedesca alla fine del 1800 e possedimento belga dopo la prima guerra mondiale, conquistò l'indipendenza nel 1962. Non si può parlare delle percussioni del Burundi senza ricordare i fondamenti religiosi che sono alla base di questa società. Nell'antichità le percussioni erano molto più che semplici strumenti musicali: erano considerati oggetti sacri, custoditi dalle antiche famiglie Batimbo, da suonare durante le cerimonie religiose, per accompagnare incoronazioni e funerali reali o per festeggiare il ciclo regolare delle stagioni che garantiva prosperità al popolo. Una volta all'anno, in occasione del festival di Umuganuro il re e la popolazione si riunivano per rendere omaggio al Karyenda, il tamburo reale simbolo nazionale: gli altri tamburi sacri, trasportati dai Batimbo e seguiti da importanti personalità, facevano il giro del paese per arrivare fino alla corte.
Oggi il tamburo continua ad essere uno strumento considerato sacro ma allo stesso tempo popolare e viene suonato durante i festival nazionali o per importanti personalità della politica o della cultura. "Drums of Burundi" dell'Ensemble Folklorique Batimbo, gruppo impegnato a promuove la conoscenza della cultura del Burundi, offre una musica selvaggia, primitiva, indomita e terrena che ricorda il profondo patto che lega il popolo del Burundi alla natura. Il ritmo sfrenato dei tamburi, intagliati da grandi tronchi d'albero, si mescola ai canti ammalianti dei percussionisti, creando un'atmosfera magica. "Drums of Burundi" è un album per conoscere le melodie tradizionali di questo paese africano, accompagnati dai ritmi tribali dei sacri tamburi rituali, reso ancora più prezioso da un ricco libretto con dettagliate informazioni sulle percussioni, le danze e le canzoni del luogo.
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