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Tra storia e leggenda, il film rievoca le gesta di Robert Roy MacGregor, eroe scozzese del primo Settecento, capo di un clan impoverito dalla carestia e dall'avidità dei nobili (inglesi), che lottò per la giustizia, fu vittima di un complotto (inglese), diventò un fuorilegge, fu braccato, arrestato e infine graziato. Diretto dallo scozzese M. Caton-Jones – e scozzese è anche lo sceneggiatore Alan Sharp – è un filmone avventuroso come si facevano una volta: ha in meno il ritmo (i 139 minuti si sentono) e in più lo scrupolo dell'ambientazione e della ricostruzione storiche. Presi uno alla volta attori, fotografia, scene e costumi sono apprezzabili, ma il risultato è inferiore alla somma degli addendi. Memorabile duello finale con il tipico clayburne (“spadone”) scozzese. Fiera e appassionata J. Lange, intrepida nel mostrare i suoi anni, come moglie di Rob Boy, un L. Neeson confermato attore di serie A.
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