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Tribal Beatz of Africa" è un album nato dalla collaborazione di Barry van Zyl, percussionista africano cresciuto musicalmente a Los Angeles, ed il compositore e produttore Robin Hogarth. "Tribal Beatz of Africa" vede impegnati talenti appartenenti a vari gruppi musicali che collaborano con Johnny Clegg, conosciuto in Europa con il soprannome nome di 'White Zulu', per rivelare la grande passione di questo musicista per la cultura tradizionale zulu. Umoya, che in lingua zulu significa spirito, riunisce alcuni tra i più significativi artisti del panorama musicale africano come il bassista Concord Nkabinde, il chitarrista e direttore musicale Andy Innes, la rinomata cantante Mandisa Dlanga, i vocalisti zulu Viktor Nxumalo e Bongani Masuku ed il bassista Yo Yo Buys che per l'occasione suona il chapman stick, una chitarra che va suonata con due mani, inventata da Emmet Chapman nel 1969. "Tribal Beatz of Africa" è un concentrato di ritmo e vibrante energia che ben rappresenta la vivacità e la passionalità pulsante dei popoli africani. Gli strumenti utilizzati dai musicisti di Umoya sono in gran parte quelli tradizionali come le percussioni sangoma (le sangoma sono delle guaritrici e i tamburi vengono da loro usati per invocare le divinità), il mbira (il tradizionale strumento percussivo a corda conosciuto come il 'pianoforte a dita') ed il lohi (un tipo di liuto a 3 o 4 corde). "Tribal Beatz of Africa" offre un ricco ventaglio di sonorità: il goema tipico dell'Africa del sud, il ritmo della rumba del Congo e le melodiose note della maskande, la tradizionale chitarra del Sud Africa. La musica è accompagnata da canzoni in lingua zulu che invitano a scoprire le mille bellezze della magica terra africana.
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