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Grande interprete pakistano che propone nuove prospettive per le antiche sonorità sufi dopo il suo primo incontro con il mercato occidentale con il suo bellissimo album per Hearts of Space: Shafqat Ali Khan fa parte di un'importante famiglia di musicisti da undici generazioni che discende direttamente dall'imperatore Akbar Khan e dopo la recente scomparsa del padre Salamat Ali Khan, Shafqat è ora il principale esponente della tradizione Sham Chaurasi, uno stile di canto che ha le radici nel Punjab orientale ed è riconosciuta come una delle tradizioni musicali principali di India e Pakistan. Shafqat canta sin dalla tenera età e vanta un debutto professionale a sette anni e la registrazione del suo primo album a dodici anni per l'etichetta di Islamabad Folk Heritage. Nonostante la sua dedizione al repertorio tradizionale che lo ha portato a ricevere numerosi premi in India e Pakistan, Shafqat può vantare anche collaborazioni in ambito elettronico compresa un acclamato progetto insieme al pioniere del'elettronica professor David Wessel dell'università di Berkeley durante il suo soggiorno in California. "Sublime Sufi" propone una delle classiche forme musicali sufi, il ghazal, che vede il cantante assumere una prospettiva femminile ed invocare il ritorno del suo amore: questo struggente canto d'amore è in realtà una metafora per significare il desiderio dell'anima di connettersi al divino. Intensamente emozionale, l'espressione musicale sufi non è un quieto sottofondo per la meditazione ma un'appassionata preghiera che sfocia nell'estasi. I tempi cambiano e così gli strumenti musicali, ma il sentimento di fondo rimane identico. L'attuale musica sufi usa strumenti tradizionali ed attuali per potersi più facilmente confrontare con l'audience occidentale: nel cuore tuttavia resta quella ricerca spirituale che ha rappresentato l'essenza della musica sufi da centinaia di anni.
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