|
La musica in India è considerata una ricerca spirituale attraverso il suono che conduce l'uomo al di là del materialismo della vita, in una condizione di suprema unione con la divinità. Il bhakti, una corrente di pensiero mistico, ha giocato un ruolo decisivo nella vita artistica dell'India del sud, specialmente durante gli anni d'oro (1650-1850) della musica carnatica (musica classica dell'India meridionale). Il bhakti non è una corrente di pensiero politeista ma piuttosto monoteista, coinvolgendo però una pluralità di forme. La musica di queste terre, una incantevole alchimia di suoni, pur essendo una meditazione sulla divinità, è gioiosa ed estroversa. La tradizione carnatica unisce improvvisazione e composizione con grande maestria: nel contesto devozionale, l'interpretazione del brano deve avvicinarsi il più possibile all'intenzione con cui esso è stato composto. La quintessenza dell'improvvisazione risiede nella spontaneità dell'espressione: un vero interprete non si limita a riprodurre il testo, ma tramite il proprio talento riscopre lo spirito che sta alla base del pezzo. "South India - Nagaswaram in the Carnatic Tradition" offre brani che appartengono a varie categorie di composizione ed improvvisazione della tradizione carnatica, composti dai tre più importanti compositori di questa tradizione, riveriti come veri e propri santi: Arunagirinathar, Tyagaraja e Swati Tirunal. In questo meraviglioso album di casa Inedit il sensibile musicista O. K. Subramaniam suona l'oboe nagaswaram, lo strumento della musica suonata nei templi, interpretando le melodie carnatiche con uno stile innovativo ma molto rispettoso della tradizione. "Southern India - Nagaswaram in the Carnatic Tradition" è arricchito da un booklet che offre notevoli informazioni sulla multiforme tradizione musicale dell'India meridionale.
|