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Monte Atena, Italia, 19° secolo. Le scollature sono alte e i matrimoni sono raramente un fatto d'amore. È in questo contesto che si intrecciano le vicende di Ermia (che ama Lisandro ma che il padre vuole costringere a sposare Demetrio amato a sua volta da Elena), quelle del Duca Teseo che sta per sposare Ippolita e quelle degli abitanti del regno della foresta di notte: Oberon e Titania e l'astuto Puck con il loro seguito di Elfi e Fate. I puristi sussultano di sdegno a ogni trasposizione di un'opera di Shakespeare sullo schermo. I registi teatrali (alcuni perlomeno) soffrono perché si vedono inevitabilmente sottrarre pubblico in sala. Chi invece non soffre è il grande pubblico che magari non andrebbe mai a teatro a vedere un'opera del Bardo (quanti danni fa la scuola spingendoci a considerare 'noiosi' autori che non lo sono affatto) e che invece, attratto da un cast di star come è quello di questo film, decide di 'correre il rischio'. Il cinema contemporaneo ha sempre lavorato su trasposizioni che mutassero la cornice storica in cui l'autore aveva collocato le vicende. Shakespeare è uno dei pochi che le 'sopporta' tutte. Le attualizzazioni e gli stili di recitazione e di ripresa più diversi non riescono mai (neppure quando non sono del tutto all'altezza) a smorzare la forza dei suoi testi. Hoffman con questo film aggiunge un nuovo elemento all'insieme mescolando cinema, teatro nel cinema e cinema teatrale. Sembra un gioco di parole ma è così. Se, per quanto riguarda il cinema tout court, la lezione di Branagh si sente sia nell'ambientazione (che ricorda da vicino Molto rumore per nulla) che nella lucentezza della fotografia l'originalità si ritrova nell'accostare al 'teatro' (già previsto da Shakespeare con la messinscena giocosa del "Matrimonio tra Piramo e Tisbe") il teatro cinematografico costituito dal popolo della notte. Elfi, Fate e tutta la corte di Oberon e Titania sono truccati e agghindati (costumi di Gabriella Pescucci, Premio Oscar per L'età dell'innocenza) in modo teatrale così da ricondurci alle origini del testo. Film più complesso di quanto non possa superficialmente apparire questo Sogno di una notte di mezza estate che non mancherà di farsi apprezzare da chi ama un cinema privo di orpelli pseudointellettuali.
Cast: Michelle Pfeiffer, Kevin Kline, Rupert Everett, Stanley Tucci, Sophie Marceau, Calista Flockhart, Heather Parisi, Christian Bale, Anna Friel
Audio: Inglese Italiano
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Anno: 1999
Durata: 116 min
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