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Emad Sayyah torna a stupire con il suo nuovo album "Lebanese Bellydance" dove affianca agli strumenti della tradizione orientale come percussioni darbuka e rik, la tradizionale cetra mediorientale kanun, il liuto turco saz, il flauto nay e il dulcimer santur, gli strumenti della modernità come il sassofono, l'oboe, il clarinetto, il violino, la fisarmonica e le tastiere. Il risultato è un album dalle sonorità delicate e vibranti e dai ritmi semplici, creati proprio per poter meglio accompagnare i sinuosi e lenti movimenti delle ballerine di danza del ventre. La musica di Emad Sayyah è infatti un tutt'uno con la danza: in brani come "Amiritna Habibitna", "Taht El Balah" o "Jimaal Am Tourkos" il suono degli strumenti è un vero e proprio invito rivolto alla ballerina ad abbandonarsi alla dolce seduzione delle note.
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