Fondata nel 1010 l'Abbazia di Solesmes ha sempre visto circolare all'interno delle sue mura solo frati e monache tranne per pochi anni successivi alla rivoluzione francese, quando i monaci furono costretti a lasciare l'abbazia: nel 1833 Dom Gueranger riportò la vita monastica nel complesso di Solesmes e diede primaria importanza alla celebrazione delle liturgie come previsto dalla Regola di San Benedetto. Sotto la sua direzione e spinti dal suo impeto, i monaci iniziarono le loro ricerche sugli antichi manoscritti custoditi nella biblioteca dell'abbazia per riprendere il filo di una tradizione persa negli anni più oscuri del medioevo ed annebbiata dai fermenti sociali che scuotevano l'Europa negli anni della rivoluzione industriale: riscoprire il significato dei neumi (che non era più comprensibile) e rendere i risultati delle loro ricerche accessibili a tutti, ha permesso al canto gregoriano di iniziare a rifiorire. Canti raramente monotoni che si illumina di toni e colori diversi per adattarsi al rilievo di ciascuna celebrazione: "Florilege" non presenta un singolo tema liturgico, ma una selezione dei canti più belli interpretati dai monaci dell'Abbazia di Solesmes.