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Dalla sua casa in Nuova Zelanda il geniale compositore David Parsons si reca spesso in Asia alla ricerca di ispirazione spirituale e musicale: dopo aver raccolto registrazioni ed aver fatto proprie le tradizioni culturali di altri popoli, Parsons torna al suo studio ed integra queste influenze con le proprie idee. Questo apprezzato compositore ama comporre la propria musica utilizzando sistemi innovativi e sempre all'avanguardia che gli permettono di miscelare le registrazioni raccolte nel corso dei suoi viaggi, creando una fusione irripetibile di sensazioni ed emozioni.
Prima di ottenere la giusta fusione di suoni sono necessari vari tentativi durante i quali le melodie evolvono e si trasformano dando vita a paesaggi sonori di rara bellezza. "Earthlight", il suo nuovo album, è il frutto di un accurato lavoro al sintetizzatore: ad eccezion fatta del brano "The Winged Ones" che è una registrazione fatta nel 1975 di pellegrini che attraversano il Gange, tutte le altre parti vocali e percussive oltre ai suoni naturali, sono stati creati utilizzando una sofisticata strumentazione elettronica.
Il risultato è un album caratterizzato da un'atmosfera surreale che permette all'ascoltatore di abbandonarsi con la fantasia nei meandri della musica. "Earthlight" contiene la quintessenza dell'inimitabile stile di David Parsons, contraddistinto da rarefatte melodie orientali che ricordano l'imperscrutabile magia dell'universo.
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