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Hanno attraversato in poco piu’ di vent’anni mondi incompatibili, i sentieri sperduti di Sutera, il loro paese in Sicilia, e le lontane periferie industriali del nord Europa. Hanno appreso la lingua del ricordo come il naufrago impara a nuotare, annullando, in questo modo, ogni distanza che estrania la quotidiana esistenza dal sentimento della propria appartenenza. Hanno iniziato a cantare senza accorgersene e hanno continuato a farlo anche quando, abbandonate le nebbie londinesi, sono riemigrati in Italia, inseguendo un canto ideale, intimo, essenziale, semplice e necessario come un bisogno primario. Con questa “virtuosa inconsapevolezza” hanno cantato nei teatri e nelle piazze, in Italia e all’estero e offerto il segno del loro mondo sensibile. Oggi nel rivisitare il lungo viaggio, indicano con la loro mano, le direttrici attraverso cui il loro percorso musicale si è arricchito, scegliendo in questo nuovo album straordinari compagni d’avventura come Enzo Pietropaoli, Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Stefano Bollani, Michele Ascolese, Rosario Iermano, Gianmaria Testa, artisti in grado di illuminare il filo sottile su cui si regge, in precario e sensibile equilibrio, il loro Cantu, un filo che resiste alle forti tensioni emotive della loro anima insulare.
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