IL PROBLEMA AMBIENTALE
Parole di Amma
Domanda: Qual'è la gravità del problema ambientale? AMMA: Nell'antichità c'era un tempo per ogni cosa. Si usava coltivare durante un certo mese o stagione e si fissava un periodo particolare per la raccolta. A quei tempi non esistevano pozzi scavati in profondità e gli agricoltori dipendevano esclusivamente dall'acqua e dal sole che venivano gentilmente donati da Madre Natura. Le persone vivevano in armonia con la Natura e non cercavano mai di sfidarla; essa era perciò sempre di aiuto all'essere umano, era sua amica. La gente era sicura al cento per cento che sarebbe piovuto, se i semi venivano interrati nel giusto periodo del mese, e conoscevano esattamente quando il seminato sarebbe stato pronto per la raccolta. Tutto si svolgeva in modo regolare e la Natura donava la pioggia e il sole al momento giusto, senza mai sbagliare. Non succedeva mai che pioggia caduta in eccesso, o al momento sbagliato, distruggesse il raccolto, né che ci fosse troppo sole o che mancasse, poiché tutto era in equilibrio.
Gli esseri umani non cercavano mai di compiere azioni contro le leggi della Natura. Comprensione reciproca, fede, amore, compassione e cooperazione esistevano fra le persone che amavano e adoravano la Natura dalla quale ricevevano in cambio abbondanza e ricchezza naturale. Solo un atteggiamento simile può aiutare a sollevare la società nel suo insieme. Ma ora le cose sono cambiate.
Le invenzioni scientifiche sono molto utili, ma non dovrebbero essere contro la Natura. Il danno continuo perpetrato dagli esseri umani ha distrutto la pazienza della Natura che ha iniziato a reagire: le calamità naturali stanno aumentando a dismisura. La Natura ha iniziato la sua danza fino alla dissoluzione finale; ha perso il suo equilibrio a causa delle azione ingiuste commesse da parte degli umani nei suoi confronti. Questa è la causa principale di tutta la sofferenza che gli esseri umani stanno vivendo al momento attuale.
Lo scienziato, coi suoi esperimenti e invenzioni, potrà provare amore, ma questo sarà limitato ad un ambito ristretto e diretto solamente al settore scientifico nel quale lavora e non abbraccerà tutta la creazione. Egli sarà più o meno legato al laboratorio dove opera e alle apparecchiature che utilizza. Non penserà a una vita reale, ma sarà invece maggiormente interessato nello scoprire se c'è vita sulla Luna o su Marte. Sarà più interessato all'invenzione di armamenti nucleari.
Uno scienziato può anche affermare che sta cercando la verità del mondo empirico tramite un approccio analitico, sviscerando e analizzando tutto nei particolari per capirne il funzionamento. Se gli venisse dato un gattino, sarebbe più interessato ad usarlo nella ricerca che ad amarlo come animale domestico: ne misurerà il ritmo del respiro, il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Nel nome della Scienza e della ricerca della verità, eseguirà un'autopsia sull'animale per esaminarne gli organi, ma una volta aperto, il gattino morrà. La vita scomparirà e con lei pure l'occasione d'amare, poiché solo se esiste la vita esiste anche l'amore. Nella sua ricerca per la verità della vita, lo scienziato distrugge inconsapevolmente la vita stessa, strano ma vero!
Un Rishi è un sincero amante poiché si è tuffato nel suo vero Sé, il vero centro della vita e dell'amore. Egli fa esperienza della vita e dell'amore ovunque - sopra, sotto, davanti, dietro - in tutte le direzioni. Persino all'inferno, persino nei mondi inferiori non riesce a vedere altro che vita e amore. Per lui non c'è nient'altro all'infuori di vita e amore che rifulgano di luce e splendore da tutte le direzioni. Perciò Amma dice che egli è "un vero scienziato", perché sperimenta nel laboratorio interiore del suo stesso essere. Non crea mai divisioni nella vita, perché per lui essa è unica e intera: egli dimora sempre nella condizione unitaria di amore e vita.
Il vero scienziato, il saggio, abbraccia la vita amorevolmente e diventa uno con essa: non cerca mai di combattere la vita. Lo scienziato cerca di combatterla per conquistarla, mentre invece il saggio si abbandona semplicemente ad essa e si lascia trasportare ovunque.
L'uomo ha voltato le spalle alla Natura e non se ne prende più cura: è più interessato all'esplorazione e alla sperimentazione; cerca di rompere tutti i legami. Non sa però che facendo così sta lastricando la via verso la propria distruzione. E' come stare sdraiato a pancia in su e sputare: lo sputo ricadrà sul proprio viso.
Al giorno d'oggi, oltre a sfruttare la Natura, l'essere umano la sta anche inquinando. Un tempo, lo sterco di mucca veniva usato come disinfettante, quando si vaccinavano i bambini. Ora, invece, una ferita si infetterebbe e la persona potrebbe morire se si applicasse sterco di mucca. La sostanza che un tempo veniva utilizzata come medicamento per la cura di una ferita è diventata ora qualcosa che provoca un'infezione a causa del tanto veleno che è arrivato allo sterco di mucca certamente tramite l'erba, il fieno e le barrette di semi oleosi con i quali vengono nutrite le mucche.
Ora non piove sempre quando dovrebbe e, se piove, piove troppo o troppo poco e troppo presto o troppo tardi. Lo stesso dicasi per il sole. Al giorno d'oggi gli uomini stanno cercano di sfruttare la Natura, ecco il motivo delle inondazioni, della siccità e dei terremoti. si sta distruggendo tutto.
C'è un declino tremendo nella qualità della vita. Molte persone hanno perso la fede e non sentono più amore e compassione ed è andato perso lo spirito di gruppo, del lavorare insieme uno accanto all'altro, per il bene di tutti. Questo avrà un cattivo effetto sulla Natura. La natura si riprenderà tutte le sue benedizioni e si ribellerà all'umano: la sua reazione sarà oltre l'immaginazione, se l'uomo continua in questo modo.
C'è una storiella su una coppia che possedeva un negozio di liquori. L'uomo diceva sempre alla moglie: "Prega Dio che ci porti più clienti", e la donna obbedì con sincerità alle parole del marito. Un giorno, uno dei clienti notò che stava pregando e le disse: "Per favore, preghi anche per me, affinché possa avere più lavoro." La donna chiese: "Qual'è il suo lavoro?" e l'uomo rispose: "Costruisco bare."
Questo rispecchia la condizione attuale del mondo, un mondo in cui le persone si preoccupano solamente del proprio interesse personale.
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