Idee e Pratiche per una Vita Consapevole

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L'ECOLOGIA IN PRATICA
UNO STILE DI VITA NATURALE
PER SE' E PER IL PIANETA
L'ECOLOGIA IN PRATICA
Sono la natura
sono la terra.
i miei occhi sono il cielo,
le mie membra gli alberi.
Sono la roccia,
la profondità dell'acqua,
non sono qui per dominare
la Natura.
Io stesso sono la Natura.

Indiani Hopi

Questa terra é sacra
<b>Questa terra é sacra</b>





Come potete comperare
o vendere il cielo,
il calore della terra?
l'idea per noi é strana.
Se non possediamo
la freschezza dell'aria,
lo scintillio dell'acqua.
Come possiamo comperarli?
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ONDE DI CRESCITA INTERIORE
ONDE DI CRESCITA INTERIORE La crisi ecologica - ovvero il principale problema di Gaia - non è l’inquinamento, i rifiuti tossici, il buco nell’ozono o qualcosa del genere. Il principale problema di Gaia è che un numero non sufficiente di esseri umani si è sviluppato ai livelli di coscienza postconvenzionali, planetari e globali in cui sarebbero spinti automaticamente alla cura per il globale comune. E gli esseri umani sviluppano questi livelli postconvenzionali, non imparando la teoria dei sistemi, ma passando attraverso almeno una mezza dozzina delle principali trasformazioni interiori, che vanno dall’egocentrico all’etnocentrico al mondocentrico, punto in cui e non prima, possono risvegliarsi a una profonda e autentica cura per Gaia. La prima cura per la crisi ecologica non consiste nell’imparare che Gaia è la Rete della Vita, per quanto vero ciò sia, ma nel promuovere queste numerose e ardue onde di crescita interiore, nessuna delle quali viene indicata dalla maggior parte di questi approcci del nuovo paradigma.
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UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE
UN'ALTRA ITALIA E' POSSIBILE 1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo. Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva. 2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori. Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente. ...Continua...
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE

di Lester Brown

Per creare una economia sostenibile bisognerà sostenere una rivoluzione ambientale, come è avvenuto per quella agricola e industriale. Alla fine del libro Piccolo è bello, Schumacher parla di una società che violenta la natura e danneggia gli esseri umani e, da quando queste parole sono state scritte, diciotto anni fa, abbiamo potuto vedere con maggiore evidenza i modi con i quali la nostra società agisce proprio in quella direzione.Mi trovavo all’aeroporto di Dulles e presi una copia del US News and World Report, che conteneva un editoriale di David Gergen, un alto funzionario dell’Ufficio Stampa di Reagan alla Casa Bianca. L’articolo descriveva quello che stava accadendo oggi alla società americana e l’autore affermava che, in un certo senso, abbiamo perso la strada. Continua...

RISPETTA LA (TUA) NATURA
<b>RISPETTA LA (TUA) NATURA </b> Michele Vignodelli

Il nostro corpo e la nostra mente sono meraviglie naturali in pericolo, da difendere come le foreste, i fiumi, il mare e le montagne. Sono continuamente aggrediti dal sistema tecnologico ed economico che ci governa, proprio come il resto del mondo naturale.
Non potremo mai rispettare e vivere veramente la suprema bellezza e armonia della natura esterna se non cominciamo da noi stessi. Eppure esiste una spaventosa ignoranza sulla nostra natura interna, che fa pensare a una congiura del silenzio.
Negli ultimi anni sono emerse abbondanti prove dell’esistenza di
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RICORDO DI IVAN ILLICH
RICORDO DI IVAN ILLICH


di Giannozzo Pucci *

Il primo libro di Illich, pubblicato alla fine degli anni '60, riguarda appunto la Chiesa nel processo di trasformazione della società moderna (The Church, change and development).
Il secondo, del 1970, intitolato "Celebration of Awareness (Celebrazione della consapevolezza": un appello alla rivoluzione istituzionale), è contro le certezze delle istituzioni che imprigionano l'immaginazione e rendono insensibile il cuore.
Poi, nel 1971, esce "Descolarizzare la società", che è stato al centro del dibattito pedagogico internazionale con la tesi che la scuola produce la paralisi dell'apprendimento e danneggia i ragazzi, educandoli a diventare meri funzionari della macchina sociale moderna. Convinto che il sistema educativo occidentale fosse al collasso sotto il peso della burocrazia, dei dati e del culto del professionalismo, combatteva i diplomi, i certificati, le lauree,
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LA VENDETTA DI GAIA
LA VENDETTA DI GAIA

di James Lovelock

La vendetta di Gaia : assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Per millenni abbiamo vissuto con la strategia del parassita, ai danni dell'organismo vivente che ci ospita. Ora, assediati dall'inquinamento e dalle crescenti anomalie del clima, siamo al punto di non ritorno. Lo sostiene uno scienziato di fama mondiale.
Il parassita e' un essere che vive a spese di un altro organismo. Se ne nutre, cresce, si riproduce e prospera. Eppure, la sua non e' una strategia lungimirante. Le energie dell'organismo ospite diminuiscono giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto. Finche' un giorno accade l'inevitabile: l'organismo ospite si avvia a una fine certa. E il parassita, senza risorse, e' destinato a scomparire. Questa immagine e' la perfetta metafora della storia della specie umana. A dimostrarlo sono i fatti. Migliaia di anni di occupazione del pianeta hanno provocato distruzione degli habitat, estinzione di molte specie, emissioni record di gas serra in atmosfera e nubi di polveri sottili nell'emisfero nord e sulle metropoli. Un'aggressione prolungata alla quale la Terra ora reagisce innescando una lunga serie di disastri naturali, quali inondazioni e uragani, sempre piu' numerosi e violenti, ed eventi climatici estremi, come estati torride e punte di freddo anomalo. Il pianeta che abitiamo non ha piu' anticorpi per difendersi. E allora attacca.
Lo sostiene a gran voce uno scienziato autorevole e indipendente, James Lovelock, nel suo nuovo libro, The revenge of Gaia (La vendetta di Gaia) in uscita il 2 febbraio in Gran Bretagna! . Il nostro mondo, afferma, potrebbe avere superato il punto d! i non ritorno: la soglia oltre la quale non possiamo fare piu' nulla per evitare che, entro la fine del secolo, i cambiamenti causati dall'attivita' umana distruggano la nostra civilta' Continua....
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Consumi consapevoli


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OLTRE LA GUERRA DI TUTTI CONTRO TUTTI
OLTRE LA GUERRA DI TUTTI CONTRO TUTTI

di Giuliano Balestreri

"La globalizzazione è mercificazione". Peggio: "Il libero scambio è come la libera volpe nel libero pollaio". E ancora: "L'Expo è la vittoria delle multinazionali, non certo dei produttori". Serge Latouche, francese, classe 1940, è l'economista-filosofo teorico della decrescita felice, dell'abbondanza frugale "che serve a costruire una società solidale". Un'idea maturata anni fa in Laos, "dove non esiste un'economia capitalistica, all'insegna della crescita, eppure la gente vive serena".
Di più: la decrescita felice è una delle strade che portano alla pace. E Latouche ne ha parlato  il 12 maggio al Bergamo Festival (dall'8 al 24 maggio) dedicato al tema "Fare la pace", anche attraverso l'economia. L'economista francese, in particolare, si  è concentato sulla critica alle dinamiche del capitalismo forzato che allarga la distanza fra chi riesce a mantenere il potere economico e chi ne viene escluso. Ecco perché, secondo Latouche, la decrescita sarebbe garanzia e compensazione di una qualità della vita umana da poter estendere a tutti. Anche per questo "considerare il Pil non ha molto senso: è funzionale solo a logica capitalista, l'ossessione della misura fa parte dell'economicizzazione. Il nostro obiettivo deve essere vivere bene, non meglio".
Abbiamo sempre pensato che la pace passasse per la crescita e che le recessioni non facessero altro che acuire i conflitti. Lei, invece, ribalta l'assioma.
Fa tutto parte del dibattito. Per anni abbiamo pensato proprio che la crescita permettesse di risolvere più o meno tutti i conflitti sociali, anche grazie a stipendi sempre più elevati. E, in effetti, abbiamo vissuto un trentennio d'oro, tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio degli anni Settanta. Un periodo caratterizzato da crescita economica e trasformazioni sociali di un'intensità senza precedenti. Poi è iniziata la fase successiva, quella dell'accumulazione continua, anche senza crescita. Una vera guerra, tutti contro tutti.
Una guerra? Sì, un conflitto che ci vede contrapposti gli uni agli altri per accumulare il più possibile, il più rapidamente possibile. E' una guerra contro la natura, perché non ci accorgiamo che in questo modo distruggiamo più rapidamente il pianeta. Stiamo facendo la guerra agli uomini. Anche un bambino capirebbe quello che politici ed economisti fingono di non vedere: una crescita infinita è per definizione assurda in un pianeta finito, ma non lo capiremo finché non lo avremo distrutto. Per fare la pace dobbiamo abbandonarci all'abbondanza frugale, accontentarci. Dobbiamo imparare a ricostruire i rapporti sociali. Continua...
IL 5G E' ARRIVATO: ALLARME MONDIALE
IL 5G E' ARRIVATO: ALLARME MONDIALE


di Annalisa Jannone 

Connessioni ultraveloci, oggetti più interconnessi, internet ovunque. La tecnologia 5G è arrivata in fase sperimentale anche in Italia. Eppure appelli da scienziati di tutto il mondo chiedono di verificare i rischi sulla salute prima di installare la nuova tecnologia. Già 2G, 3G e 4G hanno dimostrato gravi effetti sulla salute per l’uomo.
Prossimamente ci saranno milioni di nuove stazioni base 5G sulla Terra, 20.000 satelliti in più nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti: è arrivata l’Internet of Things (l’internet delle cose). Ci saranno le città intelligenti, case automatizzate, industrie robotizzate, sistemi di sicurezza e controllo più efficienti, servizi e oggetti come automobili, TV, elettrodomestici fino ai piccoli oggetti di uso quotidiano come pannolini per bambini, cartoni del latte, spazzole per capelli, vestiti e scarpe: tutto conterrà antenne o microchip. Tutto a connessione Wi Fi. Una connessione globale, sempre e ovunque.
La costellazione satellitare globale è affidata ad una decina di società, 3 le più grandi (SpaceX, OneWeb, Telesat) per coprire anche le zone remote della Terra: gli oceani, le foreste pluviali e l’Antartico La fase sperimentale, iniziata in Italia nel 2017 nelle aree metropolitane di Milano, Prato-l’Aquila e Bari-Matera, terminerà nel 2022 con il 5G a pieno regime su scala nazionale. Ma quali valutazioni sono state fatte sulla sostenibilità energetica, ambientale e sulla salute globale?
Il wireless consuma 10 volte l’energia che richiede la tecnologia con il cablaggio (cioè con i fili) quindi per ora il 5G, a regime, sembra essere meno conveniente dal punto di vista della sostenibilità energetica. I satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre che incide sulle proprietà elettriche dell’atmosfera.  Organi di ricerca internazionali  avvertono di una possibile ulteriore riduzione dello strato di ozono per il lancio dei razzi (previsti 300 l’anno) e del cambiamento climatico.
Quali sono gli effetti previsti sugli esseri viventi? Il wireless funziona utilizzando impulsi estremamente rapidi di radiazione a microonde, la stessa dei forni a microonde. Studi clinici sugli effetti nocivi gravi da esposizione alle frequenze radio in uso (fino al 4G) sono ormai migliaia anche sugli animali e sulle piante e sempre più sentenze di tribunale sanciscono il nesso causale tra cancro ed elettrosensibilità. (...)
Per questo un appello sottoscritto da 170 scienziati, medici e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo chiede all’ONU, all’OMS, alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G, anche nello spazio, in attesa che si accertino i rischi per la salute dei cittadini. Nell’appello si legge che le strutture elettricamente conduttive dell’organismo umano possono trasportare correnti indotte dalle radiazioni all’interno del corpo. Ma le stesse cariche in movimento possono diventare delle piccole antenne che rilanciano il campo elettro-magnetico verso gli strati più profondi dell’organismo. Continua...

STOP ALLA DIPENDENZA ALLA CRESCITA
STOP ALLA DIPENDENZA ALLA CRESCITA

Appello di 250 accademici e scienziati alla  prima Post-Growth Conference

Il 18 e 19 settembre si è tenuta al Parlamento Europeo di Bruxelles la prima Post-Growth Conference, organizzata da sei gruppi parlamentari, dall'Università Libera di Bruxelles e da vari tra enti europei, sindacati e ONG, in risposta a una prima chiamata all'interno delle conferenze biennali su descrescita, sostenibilità ecologica ed equità sociale, che quest'anno festeggiano i 10 anni. In vista di tale evento, riceviamo e pubblichiamo la lettera sottoscritta da più di 250 accademici e intellettuali europei e tradotta in 20 lingue.

Questa settimana, scienziati, attivisti e politici si stanno riunendo a Bruxelles per una conferenza storica. L’obiettivo di questo evento, organizzato dai membri di cinque diversi gruppi politici del Parlamento europeo, insieme a sindacati e ONG, è esplorare le possibilità di un’economia post-crescita in Europa.Negli ultimi sette decenni, la crescita del PIL si è rivelata l’obiettivo economico primario delle nazioni europee. Ma, con la crescita delle nostre economie, è aumentato anche il nostro impatto negativo sull’ambiente. Ora stiamo superando lo spazio operativo sicuro per l’umanità su questo pianeta, e non vi è alcun segnale che l’attività economica sia sufficientemente disaccoppiata dall’uso delle risorse o dall’inquinamento. Oggi risolvere i problemi sociali all’interno delle nazioni europee non richiede più crescita. Richiede una più equa distribuzione del reddito e della ricchezza che già abbiamo.
La crescita sta diventando sempre più difficile da raggiungere a causa del calo degli incrementi di produttività, della saturazione del mercato e del degrado ecologico. Se le tendenze attuali continueranno, l’Europa smetterà di crescere entro un decennio. In questo momento la risposta è cercare di alimentare la crescita emettendo più debito, sminuzzando le normative ambientali, prolungando l’orario di lavoro e riducendo le protezioni sociali. Questa ricerca aggressiva della crescita a tutti i costi divide la società, crea instabilità economica e mina la democrazia.
Chi governa l’Europa non è stato disposto ad impegnarsi con questi problemi, almeno non fino ad ora. Il progetto Beyond GDP (Oltre il PIL, NdT) della Commissione europea è diventato GDP & Beyond (PIL ed Oltre, NdT). Il mantra ufficiale rimane la crescita – declinata come “sostenibile”, “verde” o “inclusiva” – ma, prima di tutto, crescita. Persino i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite includono la ricerca della crescita economica come obiettivo politico per tutti i Paesi, nonostante la contraddizione fondamentale tra crescita e sostenibilità.La buona notizia è che all’interno della società civile e del mondo accademico sia emerso un movimento post-crescita. Assume nomi diversi in diversi luoghi: décroissance, Postwachstum, economia dello stato stazionario o della ciambella, prosperità senza crescita, solo per citarne alcuni. Dal 2008, periodiche conferenze sulla decrescita hanno riunito migliaia di partecipanti. Una nuova iniziativa globale, la Wellbeing Economies Alliance (WE-All) (Alleanza delle Economie del Benessere), sta costruendo collegamenti tra questi movimenti, mentre una rete di ricerca europea ha sviluppato nuovi “modelli macroeconomici ecologici “.  Continua...
CONSUMIAMO AD OCCHI APERTI
CONSUMIAMO AD OCCHI APERTI   Restiamo totalmente ignari di ciò che accade alle nostre spalle, di come agiscono le logiche delle multinazionali che si divertono a giocare con i capitali e con le risorse spostandolo da un capo all'altro del mondo sotto forma di prodotti. Non contanto gl Stati nazionali, che sono inseriti pienamente in questo gioco, pur sapendo che devono sottostare a leggi che non hanno stabilito loro. Gli stati non possono ormai fare nulla con le proprie regole, queste vengono superate e divorate dal sistema dell'economia internazionale. Questa può essere una delle ragioni per cui assistiamo a continue guerre, soprusi, alleanze difficili da comprendere.  Il nostro ruolo di consumatori in questo senso è decisivo. Siamo noi stessi che diamo forza o incriniamo queste strutture sovrastatali con i nostri acquisti di tutti i giorni: "Come consumatori siamo considerati bestie da ingrasso e da macello, alla stregua degli animali allevati nelle stalle industriali, altrettanto prevedibili e manovrabili, altrettanto facili da mungere"1.
Continua... 
LA NOSTRA SPESA E L'IMPATTO AMBIENTALE
LA NOSTRA SPESA E L'IMPATTO AMBIENTALE

Che fame dopo un'intensa mattina di studio o lavoro! Certo, hamburger e bibita sono allettanti, veloci ed economici maundefined non sono certo ecosostenibili! Purtroppo, le grandi catene di fast food, per garantire prezzi bassi, attuano politiche economiche in stridente contrasto con le esigenze ambientali: per produrre molta carne, servono molte mucche, che hanno bisogno di grandi pascoli, che vengono realizzati mediante deforestazione e cancellazione di colture pre-esistenti, spesso con l'appoggio di governi locali corrotti. Paghiamo pochi soldi per mangiare, ma il conto ambientale è salato. E lo stesso processo avviene per la grande distribuzione: grandi numeri, garantiti da colture ricche di agenti chimici che finiranno nei nostri piatti, dopo aver percorso magari migliaia di chilometri prima di arrivare sotto casa nostra. Qualche volta cerca allora di pranzare in luoghi che servono, se non prodotti locali, almeno regionali o italiani. Molti esercizi iniziano ad offrire cibo biologico, che per sua natura ha una provenienza in gran parte locale e, soprattutto, è privo di fertilizzanti chimici. Continua...
IL NUOVO CONSUMISMO VERDE
IL NUOVO CONSUMISMO VERDE di George Monbiot

Molti comprano prodotti biologici convinti di salvare l’ambiente. Invece di nuovi consumi serve un cambiamento politico.
Non andare avanti così. I climatologi avevano detto che gli inverni sarebbero stati più umidi e le estati più secche. Quindi non possiamo dire che le inondazioni siano dovute ai cambiamenti del clima, ma neanche che siano compatibili con attuali modelli climatici.
A causa dell'innalzamento del livello dei mari e della maggiore quantità di pioggia caduta durante l'inverno, basterà che lo straripamento dei fiumi coincida con l'alta marea di primavera per creare i presupposti per una catastrofe. Il nostro principale obiettivo deve essere impedire che i ghiacci della Groenlandia e dell'Antartico occidentale si sciolgano. L'unica cosa che dobbiamo chiederci a proposito dei cambiamenti climatici e' come evitare che ciò succeda. Sono uscite decine di libri e sembrano dare tutti una risposta: possiamo salvare il mondo scegliendo uno stile di vita più saggio e più verde. A luglio il Guardian ha pubblicato un estratto del nuovo libro di Sheherazade Goldsmith, che ci spiega "come vivere entro i limiti della natura".
È facile: basta farsi da soli il pane, il burro, il formaggio, la marmellata e i sottaceti, tenere una mucca da latte, avere un po' di maiali, capre, oche, galline, anatre, alveari, giardini e frutteti.  Be', che state aspettando? Continua...
PERCHE' MENO E' MEGLIO
PERCHE' MENO E' MEGLIO 1) Vestitevi secondo la stagione.
Per cominciare, una cosa facile, veloce ed economica per ridurre il consumo di energia. Negli Stati Uniti e in Australia ogni casa emette undici tonnellate di gas serra all'anno, mentre in Gran Bretagna sono solo sei. Circa il 40 per cento è prodotto dal riscaldamento e dal raffreddamento degli ambienti. Se d'inverno abbassate i termosifoni e vi vestite un po' più pesanti, potete ridurre di un terzo le emissioni di C02. Se ogni famiglia media del mondo sviluppato abbassasse il riscaldamento di un solo grado, o alzasse di un grado la temperatura del condizionatore, ridurrebbe di un terzo di tonnellata le sue emissioni annuali. E se non volete vestirvi più pesanti d'inverno e più leggeri d'estate, investite in un buon sistema d'isolamento: potrete comunque dimezzare la quantità di energia consumata per riscaldare o rinfrescare la casa.
Risparmio annuale per famiglia: da 0,33 a 2 tonnellate. Continua...
LA RICCHEZZA ECOLOGICA
LA RICCHEZZA ECOLOGICA di Maurizio Pallante

E' possibile contrastare l'invadenza dell'economia mercantile in tutte le sfere della vita umana organizando spazi in cui riscoprire i vantaggi della produzione di valori d'uso e degli scambi fondati sul dono e reciprocità ? Tutto il sistema economico e produttivo deve essere riconvertito in termini di stringente compatibilità ecologica. Le conoscenze scientifiche attuali consentono di farlo e poiché, in ultima analisi la riduzione dell'impatto ambientale dei processi di produzione e dei prodotti passa attraverso una sempre maggiore efficienza nell'uso delle risorse, la riduzione degli sprechi che ne deriverebbe non si traduce soltanto in una riduzione dell'inquinamento e dei rifiuti, ma in una riduzione direttamente proporzionale dei costi di produzione. ... Continua...


IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO
IL BENESSERE ANIMALE E' BENESSERE UMANO di Maneka Gandhi

Mangiare carne è una delle maggiori cause della distruzione ambientale. Ogni specie non solo ha il diritto di vivere, ma la sua vita è essenziale per il benessere dell’umanità. Ciò che chiamiamo sviluppo, cioè la sterile città nella quale portiamo i nostri cani al guinzaglio, non è vita. Ci abituiamo così velocemente al malessere, alla tensione, alle carestie e alle alluvioni che pensiamo che i pezzi di carta che teniamo in tasca possano sostituire un corpo sano e una mente gioiosa. Scegliamo di non sapere che, praticamente tutte le nostre malattie sono causate dalla mutilazione e dall’uccisione di animali: dai 70.000 acri di foresta pluviale del Sudamerica abbattuti ogni giorno – che in gran parte servono per far pascolare il bestiame – fino al virus Ebola, proveniente dalle scimmie strappate dal loro habitat naturale in Africa allo scopo di fare esperimenti. Abbiamo ottenuto più cibo uccidendo i lombrichi con le nostre sostanze chimiche o abbiamo ottenuto più malattie? Abbiamo ottenuto una salute vigorosa allevando forzatamente bestiame per il latte e la carne, o abbiamo piuttosto ottenuto emissioni di gas metano che hanno contribuito enormemente all’effetto serra, mettendo in pericolo la vita del pianeta? Continua...

VIVERE BENE
FARA' ANDARE TUTTO BENE

VIVERE BENE<BR>FARA' ANDARE TUTTO BENE Non solamente il mondo della politica e degli affari, ma anche gran parte dei movimenti ambientalisti, sono condizionati dalla paura.
“Dobbiamo prenderci cura del pianeta Terra!” “Dovremmo ridurre le emissioni di anidride carbonica, oppure il riscaldamento globale del pianeta porterà la civiltà alla sua fine” “Dovremmo usare meno petrolio, altrimenti esso si esaurirà”. Queste sono le paure sottostanti al pensiero ambientalista. Molti dei libri pubblicati negli ultimi mesi, parlano della vicina fine di questo mondo se non modifichiamo il nostro modo di agire.
La paura sembra governare le nostre vite, i nostri sistemi politici e il nostro mondo. Paura del terrorismo, paura della morte, paura della vecchiaia, della solitudine, delle malattie, di essere attaccati e violentati: paura, paura, paura. Continua...
ECO-ETICHETTE IN PRIMO PIANO
ECO-ETICHETTE IN PRIMO PIANO Epd, Environmental product declaration (dichiarazione ambientale di prodotto) per comunicare ai clienti e al mercato il proprio impegno per un'economia responsabile e compatibile.
Si chiama Epd, Environmental product declaration, in italiano, dichiarazione ambientale di prodotto. È l'ultima novità per le aziende che vogliono comunicare ai clienti e al mercato il proprio impegno allo sviluppo di una economia responsabile e bio compatibile. Di fronte a un'accresciuta sensibilità ecologica dei clienti, le problematiche relative all'impatto ambientale di prodotti e servizi diventano, infatti, sempre più strategiche, sia per le aziende private, sia per il settore pubblico. In questa prospettiva sempre più aziende percepiscono l'esigenza di uno strumento informativo affidabile e oggettivo che descriva, in modo confrontabile, le performance ambientali dei singoli prodotti e servizi, permettendo di condividere queste informazioni lungo tutta la filiera produttiva e distributiva. Tale metodologia, denominata life cycle assesment ( Lca) — in italiano valutazione del ciclo di vita — ha visto la sua formalizzazione nello standard internazionale Iso 14040, e rappresenta il primo passo per il conseguimento della Dichiarazione ambientale di prodotto, le cui linee guida sono state delineate dall'Iso nel report tecnico Iso/ Tr 14025.
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CARO SAN CRISTOFORO
CARO SAN CRISTOFORO Alex Langer

Non so se tu ti ricorderai di me come io di te. Ero un ragazzo che ti vedeva dipinto all'esterno di tante piccole chiesette di montagna. Affreschi spesso sbiaditi, ma ben riconoscibili. Tu - omone grande e grosso, robusto, barbuto e vecchio - trasportavi il bambino sulle tue spalle da una parte all'altra del fiume, e si capiva che quella era per te suprema fatica e suprema gioia. Tu eri uno che sentiva dentro di sé tanta forza e tanta voglia di fare, che dopo aver militato - rispettato ed onorato per la tua forza e per il successo delle tue armi - sotto le insegne dei più illustri ed importanti signori del tuo tempo, ti sentivi sprecato. Avevi deciso di voler servire solo un padrone che davvero valesse la pena seguire, una Grande Causa che davvero valesse più delle altre. Forse eri stanco di falsa gloria, e ne desideravi di quella vera. Non ricordo più come ti venne suggerito di stabilirti alla riva di un pericoloso fiume per traghettare - grazie alla tua forza fisica eccezionale - i viandanti che da soli non ce la facessero, né come tu abbia accettato un così umile servizio che non doveva apparire proprio quella "Grande Causa" della quale - capivo - eri assetato.
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CONSIGLI PRATICI PER UN CONSUMO CRITICO
CONSIGLI PRATICI PER UN CONSUMO CRITICO di Mariagrazia De Cola

Ogni volta che abbiamo l’impulso di comperare, fermiamoci a riflettere se stiamo agendo sotto l’influenza della pubblicità o altre forme di condizionamento o se davvero abbiamo bisogno di quel prodotto. Saper riconoscere i bisogni fondamentali. Vale proprio la pena di comprare tutto ciò che si compra? La pubblicità può diventare un potente mezzo di condizionamento, specialmente quella priva di scrupoli,….. ma, il nostro cervello dov’è? Essere in grado di poter cogliere il vero valore di un messaggio, senza farsene risucchiare, costituisce un ottimo allenamento quotidiano di razionalità e di consapevolezza. Saper valutare con coscienza e senza nervosismo ci rende più indipendenti e ci offre la possibilità di una vera comunicazione.
Anche se il tuo supermercato è strapieno di offerte, questo non vuol dire che tutto debba finire nella tua pancia: la tua pancia non è vuota, è la testa che è piena!…. e poi siamo in tanti e, se non coltiviamo la consapevolezza, neanche il cibo crescerà all’infinito!.
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LA SEMPLICITA' SOSTENIBILE
LA SEMPLICITA' SOSTENIBILE

di Alex Langer

Oggetto di negoziato internazionale sono, normalmente, argomenti come confini, armamenti, zone di pesca, quote lattiere, contingenti militari e cosi via.
Nel "vertice della terra" che le Nazioni Unite hanno convocato a Rio de Janeiro, un altro tipo di negoziato internazionale e stato sperimentato per la prima volta: sul tavolo una sorta di trattato di pace tra gli uomini e con la natura, ed anche se poi quel trattato (che avrebbe potuto degnamente chiudere il periodo della guerra fredda) in realtà non ha preso corpo, è già assai importante che si sia indicata una nuova direzione.
Se si guarda alla Conferenza delle Nazioni Unite al di la dei singoli temi di discussione e trattativa (il clima, la biodiversità, le foreste, i consumi energetici, la questione demografica...), salta agli occhi un aspetto centrale, che il capo della delegazione statunitense William Reilly (capo dell'agenzia Usa per l'ambiente e non supinamente sdraiato sulla linea intransigente de presidente Bush), ha efficacemente sintetizzato, dicendo: "American life-style is not up for negotiations" lo stile di vita americano non e oggetto di negoziato. Perché, in effetti, parlare di inquinamento e di  Continua...
VOTI OGNI VOLTA CHE FAI LA SPESA
<b>VOTI OGNI VOLTA CHE FAI LA SPESA </b> (Questo testo è riferito ai fatti di Genova, ma la sua valenza è generale e molto importante). E' evidente che dovremo impegnarci a fondo per ottenere che questi comportamenti vengano stroncati. Non sarà facile. Ottenere giustizia è un percorso lungo. E qui nasce un secondo discorso che oggi è di importanza cruciale. Abbiamo sentito molti compagni testimoniare: "Sono andato con le mani alzate, mi hanno picchiato, la prossima volta sarò pronto a difendermi!". E altri esclamare: "Voglio giustizia e la voglio subito!". Ecco noi siamo veramente preoccupati per il modo nel quale la sinistra, nel suo complesso, sta agendo. Non parliamo tanto di questo o di quel gruppo politico ma della cultura, del modo di intendere la realtà. Ad esempio in questi mesi stiamo collezionando disastri che qualcuno ha il coraggio di salutare con entusiasmo. La sinistra si è presentata alle elezioni divisa ed è stata battuta e Bertinotti e l'Unità hanno detto: "Abbiamo vinto!" In molti avevamo proposto di fare una festa lontano da Genova come era accaduto per Porto Alegre ed evitare di cadere nella trappola e di trovarci con un morto e centinaia di feriti.
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NOCOCACOLA: boicottaggio, carovana in Colombia e azioni di protesta a Roma
<B>NOCOCACOLA: boicottaggio, carovana in Colombia e azioni di protesta a Roma </b> In Colombia dal 1991 al 2003 sono stati assassinati 2015 sindacalisti. Le responsabilità delle multinazional. L’iniziativa della Carovana Internazionale per la vita delle lavoratrici e dei lavoratori colombiani, promossa dalla Confederazione Unitaria dei Lavoratori (CUT) colombiana è per sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale la difficile situazione del sindacalismo in Colombia, paese in cui dal 1991 al 2003 sono stati assassinati 2015 sindacalisti, cioè l’80% dei sindacalisti uccisi in tutto il mondo. Alla conferenza stampa, nel corso della quale è stato presentato un dossier sulle violazioni dei diritti umani a danno dei sindacalisti colombiani, erano presenti il Sen. Francesco Martone, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, Nando Simeone, vicepresidente del Consiglio della Provincia di Roma e Gianluca Peciola, Assessore del Municipio Roma XI, che, insieme all’Assessore al Lavoro del Comune di Roma Luigi Nieri e ad altri parlamentari, sostengono e seguono l’iniziativa.
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PER UN MIGLIOR UTILIZZO DELL’ACQUA IN CASA
<b>PER UN MIGLIOR UTILIZZO DELL’ACQUA IN CASA  </b> Introduzione
La gestione dell’acqua nei Paesi più sviluppati purtroppo non è ispirata a concetti di corretta utilizzazione. Per assicurare un’acqua di sufficiente qualità per noi e per le future generazioni bisogna adottare dei comportamenti che contribuiscano a ridurre specifici e globali problemi ambientali. E’ bene quindi prendere coscienza delle conseguenze di ogni nostro atto. Finora non è stata soltanto l’acqua a scarseggiare ma anche una corretta informazione.Questo piccolo opuscolo didattico vuole essere un tentativo per colmare questa carenza, almeno in parte, e preparare dei futuri cittadini consapevoli e responsabili. Con questa semplice guida desideriamo far sapere ai giovani e alle loro famiglie che, con un po’ di attenzione, è possibile compiere grandi risparmi della risorsa acqua e anche sul piano sociale. I cittadini di questo Paese rientrano in quel 10% di privilegiati, nel nostro pianeta, che devono soltanto aprire un rubinetto per avere l’acqua potabile.
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