Un giorno Qualcuno osò... Un bel giorno Qualcuno ci aprì le porte della propria vita e della propria esperienza e diede inizio ad un insospettato e insolito viaggio... che fece spalancare davanti ai nostri occhi stupiti una porta, quella del ‘Possibile’.
Un giorno d’estate del lontano 1986 la voce cristallina di una bimba di quattro anni, pronunciava davanti ai primi membri di una comunità nascente le seguenti parole: ”Chi vuole imbarcarsi? Chi vuole salire? È giunta l’ora!”
Aghni era partito da solo molto tempo prima, come fanno quelli che guardano lontano; ma il seme gettato quel giorno avrebbe cominciato a ‘palpitare’, germogliando in quel ‘corpo’, in quel laboratorio sperimentale che chiamiamo oggi: Comunità Aurora. Per aprire le porte del ‘Possibile’ ad una creazione futura occorre qualcuno che si renda strumento della sua realizzazione e diventi cellula irradiante della possibilità vista e sognata.Aghni è questo ‘Qualcuno’ per ciò che concerne una realtà quale la Comunità Aurora; un tentativo che sulle tracce dell’esperienza evolutiva rivelata e realizzata da Sri Aurobindo e Mère, porta in seno un sogno: quello di divenire una ‘Comunità Gnostica’.
“...un insieme dove l’uno si fa carico di tutto e il tutto sostiene il singolo con uguale intensità e forza; una Conoscenza di intimo sentimento, azione, pensiero, visione, forza e senso, dove la coscienza universale e individuale si fondono in un’unica Coscienza di Verità supermentale”. (Aghni)
Da epoche immemorabili la conoscenza si è sempre trasmessa daMaestro a discepolo. Quando si sceglie l’INFINITO è l’Infinito che sceglie noi e che ci manda la Guida, il Saggio, il Maestro, il Guru, l’Antesignano, il Precursore, il Divino incarnato.
Presto o tardi ogni essere umano incontra il ‘richiamo’, la chiamata all’avventura della propria coscienza e forza. L’Anima lancia il suo S.O.S. e il suo bisogno trova la risposta d’aiuto dall’Alto e se la Grazia interviene allora si creano le condizioni per una relazione imperitura dove il ‘Verbo’ può incarnarsi e trasmettersi liberamente sulla Terra:Maestro-discepolo.
Questo epistolario testimonia il bagliore di un simile legame dove la Coscienza Originaria opera dietro il velo per fini ancora sconosciuti alla mentalità comune. Non credere che la nostra specie sia il fine ultimo dellaNatura: l’uomo è un essere di transizione e sarà superato come tutte le altre specie. Il percorso punta dritto verso unUomo capace di Intuizione e Ispirazione Superiori, in grado di incarnare unaMENTE DI LUCE che porterà alla comparsa di un ESSERE NUOVO e una VITA NUOVA.
I contenuti delle lettere qui riportate affrontano tematiche esistenziali ad ampio raggio rispondendo a numerosi interrogativi e problemi del vivere quotidiano. “Tutti i cuori prima o poi si chiedono il perché del proprio battere” e ciascuno è libero di affidarsi o meno ad una guida. In tutte le arti umane la presenza delMaestro è garanzia di successo. Ricorda: non è il discepolo che può scegliere il Maestro, semmai è vero il contrario.
E ancora: Al Maestro spetta sempre l’ultima parola. “…Il Suo compito è quello di risvegliare la Luce Divina emettere inmoto la Forza Divina della quale Egli non è che un mezzo e un ausilio, un corpo o un canale. L’insegnamento, l’esempio, l’influsso sono i tre strumenti del Maestro. Il Suo compito, se ne ha uno gli è stato affidato dall’Alto, Egli non è che un canale, un intermediario, un rappresentante. È un uomo che aiuta i suoi fratelli, un fanciullo che conduce dei fanciulli, una luce che accende altre luci, un’Anima risvegliata che risveglia altre anime, e almassimo, un potere ed una Presenza del Divino che chiama a sé altri poteri del Divino.
Il discepolo che dispone di questa vasta assistenza è sicuro di raggiungere la sua meta”. (Sri Aurobindo)
Radha
|