Grande è da sempre l'interesse per le antiche culture orientali e per le loro espressioni musicali e rituali: in queste straordinarie e registrazioni raccolte dall'etnomusicologo Deben Bhattacharya possiamo vivere in prima persona la straordinaria esperienza della vita sulla cima delle vette più alte del mondo con una cultura ed una tradizione che è ha profondi legami con il vicino Tibet. Un documento storico.

Una preziosa gemma dell'archivio dell'etnomusicologo Deben Bhattacharya che con questo album propone la musica tradizionale del Bengala, Purva Banga com'era chiamato prima della divisione dell'India del 1947 che dette vita al Bangladesh e che ha separato la parte occidentale diventata parte della federazione indiana.

Importantissima documentazione sonora raccolta sul campo tra il 1954 ed il 1973 dall'etnomusicologo Deben Bhattacharya che svela i segreti delle profonde sonorità spirituali delle tre grandi religioni del subcontinente asiatico. Una straordinaria raccolta di suoni che sono già quasi scomparsi e che difficilmente è possibile ascoltare oggi in India.

il virtuoso percussionista indiano Sarvar Sabri propone un album che invita a conoscere i segreti dei ritmi del subcontinente asiatico: noto in ambito internazionale per il suo virtuosismo alla tabla, Sarvar Sabri è un musicista versatile ed appassionato dalla diversità e dalla ricchezza delle culture musicali del pianeta, capace di miscelare la tradizione indiana a quella occidentale e creare nuove ed inedite strutture ritmiche.

Ustad Sabri Khan è uno dei più rinomati musicisti indiani e tra i vari premi e riconoscimenti a lui attribuiti, questo grande artista può vantare il Padmashree Award conferitogli dal presidente dell'India per il contributo dato alla musica classica del suo paese. Questo CD è piuttosto inusuale poiché non è registrato in studio e non è neanche un concerto con un folto pubblico, si tratta infatti di raga suonati tra amici in modo informale, in una vera ambientazione tradizionale. Il figlio Sarvar Sabri alle tabla accompagna magistralmente il sarangi di Ustad Sabri Khan creando un'atmosfera che ci conduce direttamente nel salotto del maestro...

Un altro splendido gioiello estratto dalla miniera dell'archivio dell'etnomusicologo Deben Bhattacharya dedicato ad una delle più affascinanti tra le diverse località del subcontinente indiano. Fino all'indipendenza il Rajasthan ha mantenuto una struttura politica di tipo feudale: l'intera regione era divisa tra diversi monarchi indipendenti tra di loro e nel corso del periodo britannico questa frammentazione del territorio ebbe come effetto quello di rendere il Rajasthan lo stato dell'India che ha assorbito meno di tutti gli altri le influenze occidentali. L'album spazia tra i diversi stili musicali del paese, raga, musica dei gypsy Gadolia Lohars, ritmi dei Langas, una specie di cantastorie che si tramandano le tradizioni oralmente e che sono originari del Sindh al confine con il Pakistan, percussioni e musiche dei Bhils, una delle più antiche e maggiori comunità tribali.

Registrazioni Live delle cerimonie Drug-pa-ka-gyu e Nyng-ma-pa.

Registrato da alcuni dei più importanti interpreti del didgeridu e della tradizione musicale australiana, Bushfire propone i due principali stili che risalgono a migliaia di anni fa: il wongga ed il djunba. Un interessante documento delle sonorità primordiali della tradizione musicale di uno dei più antichi popoli della terra

Eccellente album di musica ebraica eseguita con gli strumenti tradizionali come violino, accordeon, tromba, contrabbasso e dulcimer sovrastati dal clarinetto che prevale su tutti gli altri per la maestria con cui è suonato. I brani originari della vasta zona che dal Mar Baltico finisce nel Mar Nero in cui forti sono le influenze rumene, ucraine, polacche, russe, greche, turche e ungheresi, sono accompagnati da alcuni brani interpretati nell'autentico stile degli ebrei dell'est emigrati in America negli anni '20. Una perla musicale.

Formato dalla cantante Lucie Skeaping quando le fu commissionato un programma per la BBC in occasione del quinto centenario dell'espulsione degli ebrei dalla Spagna, il gruppo The Burning Bush è uno dei maggiori ensemble di musiche ebraiche contemporanei. Il repertorio di questo quintetto riprende sia geograficamente che cronologicamente un'area molto vasta della diaspora ebraica: la maggior parte delle canzoni dell'album appartengono alla tradizione dei Balcani, del vicino oriente e di Israele, mentre la musica è ripresa in parte da pubblicazioni e in parte da vecchi materiali registrati negli anni '20 dopo la massiccia emigrazione negli Stati Uniti. Con violino, oud, mandolino, darbouka, fisarmonica, clarinetto e tutti gli altri strumenti della tradizione yiddish, klezmer e sefardita.