Un meraviglioso tributo al grande maestro della musica qawwali, scomparso nel 1997, che poteva contare tra i suoi più appassionati ammiratori Luciano Pavarotti, Keith Jarret, Peter Gabriel, Youssou N'Dour e Ry Cooder. In questo speciale doppio album i migliori musicisti sufi del mondo interpretano le sue più belle musiche lasciandoci quasi senza fiato per due ore: una registrazione inedita dello stesso Nusrat Fateh Ali Khan impreziosisce l'opera che anche contiene moltissime foto del grande interprete oltre ad una dettagliata biografie ed a speciali informazioni raccolte da Pierre-Alain Baud, universalmente riconosciuto come il più profondo conoscitore del mondo dei sufi e della musica qawwali. Un grandissimo best seller.

E' difficile credere alle straordinarie sonorità prodotte da uno strumento così particolare come il flauto shakuhachi, tipico strumento giapponese in legno di bambù. Nelle delicate mani del grande maestro Tajima Tadashi lo strumento si anima di vita propria conducendoci all'interno delle delicate tradizioni musicali del paese del sol levante.

Nella vastità del deserto del Thar c'è una tradizione musicale ricca e ancora sconosciuta al mondo occidentale. I membri del Kohinoor Langa Group appartengono ad una casta di musicisti che ha caratterizzato il panorama musicale asiatico per secoli. Il CD spazia tra assolo vocali di grande forza, ritmi percussivi irresistibili e lirici passaggi interpretati dal sarangi.

Shivkumar Sharma, il più noto virtuoso indiano di santur (uno strumento dalle centinaia di corde come il dulcimer) accompagnato dal leggendario suonatore di tabla Zakir Hussain, per un indimenticabile viaggio nel subcontinente asiatico.

Australia e sonorità ancestrali: partendo dai ritmi incessanti e dalla polifonia del didgeridu, suonato dai due virtuosi Mark Atkins e Janawirri Yiparrkail, altri strumenti acustici - tra cui bouzouki, accordeon, dobro, hurdy-gurdy e strumenti a fiato - si armonizzano perfettamente creando una colonna sonora che ci conduce alle origini dei tempi nel 'dreamtime'.

Special dedicato alla musica tradizionale degli ebrei dell'Europa dell'Est che dopo l'olocausto e la massiccia emigrazione in America venne contaminata da swing, jazz, blues, musica classica e avantgarde. Numerosissimi gli artisti, tra cui spiccano i Klezmatics con alcuni brani inediti, oltre ad una panoramica completa del variegato mondo del klezmer. Violino, clarinetto e fisarmonica soli o accompagnati da orchestre creano questo incomparabile sound ed in "The Soul of Klezmer" con più di due ore di emozionantissima musica, un bellissimo libretto con interessanti ed esaustive informazioni, foto ed immagini molto ben curate, si può avere una visione completa del fenomeno musicale del momento a New York.

Un prestigioso cofanetto dedicato alle appassionanti voci femminili della musica gypsy: per la prima volta nella storia sei tra le migliori interpreti tzigane sono riunite in un'unica edizione. Con Esma Redzepova, già conosciuta 25 anni fa come la Regina dei Gypsy nel Rajasthan, che offre intense canzoni-inni e vivaci belly dances; Dzansever, che dopo un'infanzia in Macedonia passata a cantare nelle strade e nei matrimoni vive ora ad Istanbul dove è diventata una star del vicino oriente; La Macanita che viene dall'Andalusia e con la sua voce così impulsiva ed espressiva è una delle grandi star emergenti del flamenco. C'è poi la Romania con le ballate di Romica Puceanu in cui una melanconia agrodolce si miscela ad un tenero dolore e Gabi Lunca, l'altra grande diva gypsy rumena che accompagnata da bellissime musiche canta con intensa grazia l'amore, i desideri e i problemi della vita quotidiana. Ed infine la più giovane, la 'fragile principessa vocale' Mitsou di Budapest la cui voce è un vero miracolo capace di incantantare il pubblico internazionale, qui accompagnata da Bratsch e Ando Drom. Due ore e mezza di musica indimenticabile arricchita dal consueto libro elegantemente illustrato e dalle preziose immagini che completano l'opera.

Sulle ceneri del formidabile trio gypsy russo Loyko, sciolto dopo l'inizio del nuovo millennio, l'ex chitarrista del gruppo Vadim Kulitskii ha messo in pista un nuovo trio insieme al violinista ucraino Oleksandr Klimas ed al fisarmonicista di San Pietroburgo Oleg Nehls. Tre musicisti di incredibile virtuosismo capaci di creare musiche che letteralmente esplodono di passione gypsy con repentini e radicali cambi di velocità ed un'estrema varietà dinamica e timbrica. "Russian Gypsy Fire" sviluppa musiche ad una velocità incredibile, quasi soprannaturale considerando la maestria con cui i tre musicisti riescono a mantenere il ritmo ed è un imperdibile album che profuma di taiga e di vodka per vivere a casa propria la frenesia gypsy di un'infuocata serata russa.

Un CD con cui ci si può immergere profondamente nella cultura musicale dell'Uzbekistan, la cui principale attrazione consiste nella straordinaria voce della più famosa interprete del paese, Munadjat Yulchieva, che abbiamo già potuto apprezzare nella sua affascinante e vibrante partecipazione a "Sufi Soul". L'album è stato registrato nella capitale uzbeka Tashkent anche grazie all'eccellente contributo dei musicisti della Ensemble condotta da Shavkat Mirzaev, docente al conservatorio della repubblica in Asia centrale, con liuti, zithers, flauti e percussioni che creano un ipnotico tappeto sonoro per l'incredibile voce della Yulchieva.

Capace di suscitare emozioni fortissime in tutte le plateee che hanno potuto ascoltarlo in molti paesi del mondo, Alim Qasimov è ritenuto una delle voci più magiche al mondo: il francese Le Monde ritiene addirittura che presto l'artista azero possa diventare altrettanto famoso dello scomparso Nusrat Fateh Ali Khan. Un vero e proprio miracolo vocale accompagnato da due acclamati interpreti del tar, liuto dal manico lungo, e del kemanche, strumento molto simile al violino.