‘Sarvodaya’ significa libertà dal governo, e implica la decentralizzazione del potere. Noi vogliamo eliminare il governo dei politici, e sostituirlo con il governo del popolo: il governo basato sull’amore, sulla compassione e sull’uguaglianza, dove le decisioni non sono prese da una maggioranza, ma da un consenso unanime.
In questo governo le decisioni sono accolte grazie alla cooperazione di individui ordinari. Soltanto in tale circostanza, potremo stabilire Sarvodaya, ‘l’elevazione di tutti’. Potremo farlo soltanto con la nonviolenza.
L’India ostenta l’emblema Asoka dei quattro leoni. Questo emblema è un simbolo di nonviolenza. Le mucche e le pecore pascolano insieme, perché sono timorose. Non vi è coraggio in un gregge di pecore (le pecore non sono nonviolente; sono soltanto timide). Il leone ha coraggio, è il signore della giungla, ma il segno del suo predominio è un abbondante consumo di creature subordinate! Il leone è un essere impavido e violento; essendo violento, è solitario.
Asoka riunì i quattro leoni, e creò un nuovo tipo di leone – coraggioso, ma anche dotato della capacità di provare affetto. Le pecore tendono ad aggregarsi, ma non hanno coraggio; i leoni hanno coraggio, ma non provano amore. Quando coraggio e amore si fondono, abbiamo la nonviolenza. La forza della nonviolenza risiede in questo connubio.
Noi vogliamo che le persone manifestino il coraggio del leone, pur non vivendo isolate come i leoni; noi vogliamo vivere insieme. Questa è la vera rivoluzione. Le più potenti istituzioni del mondo appartengono a due categorie: religiose e governative. Al tempo in cui furono formate, la società le considerava utili, essenziali. Oggi, è necessario che la società elimini entrambe le istituzioni.
Non voglio dire che dovremmo eliminare la religione; dovremmo piuttosto liberarci delle istituzioni religiose. Non voglio dire nemmeno che non debbano esistere provvedimenti adeguati, a favorire il benessere pubblico; dovremmo piuttosto liberarci delle istituzioni che, in nome del servizio, esercitano autorità sul popolo...
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