forestiero che vai cercando la pace al crepuscolo, 
la troverai alla fine della strada. (F. Battiato)

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BIONoNBIO
Per un biologico davvero naturale
BIONoNBIO
IL CIBO COSMICO
Per prima cosa conoscere il cibo.Dal cibo tutti gli esseri sono nati, col cibo essi vivono, verso cibo essi muovono. Al cibo tutti ritornano.
da Upanishad
IL MANIFESTO
DEL CONTADINO IMPAZZITO

<b>IL MANIFESTO<br> DEL CONTADINO IMPAZZITO </b>








libero adattamento
del Manifesto di Wendell Berry


Se amate il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.
Se desiderate sempre più cose prefabbricate,
se avete paura di conoscere i vostri vicini di casa,
se avete paura di morire….
allora nemmeno il vostro futuro
sarà più un mistero per il potere,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno,
quando vi vorranno far morire per il profitto
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ANIMA DEL BIOLOGICO
OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

ANIMA DEL BIOLOGICO <br>OVVERO IL BIO OLTRE IL MERCATO

di Maurizio Di Gregorio

Il Bio, (l’alimentazione, l’agricoltura e la cultura del biologico),  ha superato  in Italia i 50 anni, l’età di un giovane adulto. Se ne parla spesso come di un mercato che è poi il punto di incontro dei suoi tre componenti. La diffusione di un'agricoltura e di una alimentazione naturali, sane equilibrate e nonviolente sono il bel risultato ottenuto grazie al lavoro, all’impegno, alla visione e al sogno di tanti uomini e donne che sono stati in questi anni i pionieri fondatori e costruttori del biologico. Come ciò è stato possibile in una nazione che ha espresso il più piccolo movimento ecologista, è una curiosità speciale. Qui vogliamo trattare del bio oltre il mercato, cioè del bio come pratica di vita, cultura vissuta, intenzione originaria ed anima che si realizza. A 50 anni bisognerebbe occuparsene.  Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1
TERRA, ANIMA, SOCIETA' Vol. 1 A.a.V.v. Resurgence Book
se vuoi comprarlo
  
Questo libro raccoglie una serie di straordinari articoli, raccolti in due volumi, della prestigiosa rivista internazionale Resurgence che celebra la pubblicazione del 200° numero. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo. Una visione in cui natura, società, spiritualità sono parti integranti l’uno dell’altra. Nel corso della vita possiamo imparare a riconoscere i problemi del mondo e possiamo imparare ad affrontare anche i quesiti più profondi della nostra esistenza, ma dovremmo anche imparare a riconoscere il legame imprescindibile tra noi e il mondo.
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L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE
L'IGIENE CONTRONATURA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE

di Edward Goldsmith

In tutto il mondo i piccoli produttori di generi alimentari e i commercianti di tipo tradizionale stanno progressivamente chiudendo a causa di gravose leggi dello Stato, che impongono spese fuori dalla loro portata in nome dell' "igiene". Ma è quest'ultimo il vero motivo che fa chiudere i piccoli produttori alimentari e lascia che le grandi industrie ripuliscano il loro mercato? Per i piccoli produttori alimentari e i commercianti di ogni tipo diventa sempre più difficile sopravvivere da soli nel contesto di un'economia globalizzata e impegnata a massimizzare il commercio e lo sviluppo. Tale tendenza si è enormemente accentuata grazie anche alle regole imposte dall'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), che obbliga i governi ad aprire i mercati nazionali agli alimenti di importazione, in particolare a quelli, solitamente ben sovvenzionati, degli Stati Uniti. Il prezzo della soia importata in India e proveniente dagli USA sarebbe di 34,8 dollari al quintale, invece degli attuali 15,5, se il governo americano non lo sovvenzionasse. [1] Nessun contadino, né in India né altrove, può competere con questo prezzo. Continua...
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2
TERRA, ANIMA, SOCIETA' vol. 2 di A.a.V.v. Resurgence Book
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E' il secondo volume della selezione di articoli pubblicati nel corso degli anni dalla prestigiosa rivista inglese "Resurgence", diretta da Satish Kumar, che da oltre 40 anni coniuga insieme ecologia profonda, temi sociali e crescita interiore spirituale. Tratta di temi tutti attualissimi e scritti, come contributo volontario, da autori di fama internazionale quali Vandana Shiva, Noam Chomsky, Fritjof Capra, James Lovelock, Matthew Fox, Theodore Roszak, Lester Brown, Larry Dossey e tanti altri. Cos’è Resurgence? È una rivista con molte idee e visioni originali che aiutano a costruire una prossima era ecologica, un’era che unirà la terra, il sé e la società. Resurgence ci parla della fondamentale distruttività della globalizzazione economica; il bisogno di “un’economia come se la gente contasse qualcosa”, l’importanza del rapporto umano, la spiritualità, la ruralità, la nonviolenza e il Terzo Mondo.
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LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
LA TRUFFA E' EXTRAVERGINE
Marchi nobili. Etichette curate. Ma aziende inesistenti. E nelle bottiglie non c'era olio d'oliva. Una banda ha venduto in Italia e in Europa 100 tonnellate di liquido sospetto Li hanno bloccati sul più bello. L'olio extra vergine pugliese, "quello tinto con la clorofilla... che è veleno ed è pure cancerogeno", ridevano per telefono, stava per sbarcare negli Stati Uniti. I container pronti, gli acquirenti già trovati: sono arrivati i carabinieri e hanno sequestrato tutto. Intanto però avevano già invaso i piccoli market di Milano e provincia. Ma anche molti negozi in Germania, Svizzera, e per rimanere in Italia, in Toscana, Liguria, Veneto. Il prossimo business era quello dell'Europa dell'est. In un anno e mezzo avevano messo già sul mercato 400 mila lattine di olio contraffatto, cattivo e pericoloso per la salute dell'uomo. "Ma in fondo, noi, mica spacciamo droga. Non facciamo niente di male", si rincuoravano tra loro. Continua...
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?
CONSUMARE VERDE O CONSUMARE MENO?

di George Monbiot

Molti comprano prodotti biologici convinti di salvare l’ambiente. Invece di nuovi consumi serve un cambiamento politico. Non andare avanti così. I climatologi avevano detto che gli inverni sarebbero stati più umidi e le estati più secche. Quindi non possiamo dire che le inondazioni siano dovute ai cambiamenti del clima, ma neanche che siano compatibili con attuali modelli climatici.
A causa dell'innalzamento del livello dei mari e della maggiore quantità di pioggia caduta durante l'inverno, basterà che lo straripamento dei fiumi coincida con l'alta marea di primavera per creare i presupposti per una catastrofe. Il nostro principale obiettivo deve essere impedire che i ghiacci della Groenlandia e dell'Antartico occidentale si sciolgano. L'unica cosa che dobbiamo chiederci a proposito dei cambiamenti climatici e' come evitare che ciò succeda. Sono uscite decine di libri e sembrano dare tutti una risposta: possiamo salvare il mondo scegliendo uno stile di vita più saggio e più verde. A luglio il Guardian ha pubblicato un estratto del nuovo libro di Sheherazade Goldsmith, che ci spiega "come vivere entro i limiti della natura".
È facile: basta farsi da soli il pane, il burro, il formaggio, la marmellata e i sottaceti, tenere una mucca da latte, avere un po' di maiali, capre, oche, galline, anatre, alveari, giardini e frutteti. Be', che state aspettando? Continua...
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
ATTENTI A QUEGLI 8: I VELENI IN TAVOLA
Pesticidi.
Antiparassitari e diserbanti chimici sono impiegati nelle coltivazioni di frutta e ortaggi e contaminano tutto il ciclo alimentare. Sono state trovate tracce persino nel latte materno. Questi trattamenti sono ancor più intensivi per i prodotti fuori stagione che è bene evitare. I prodotti biologici sono, naturalmente, esenti dalla presenza di residui chimici.

Metalli pesanti.
I metalli pesanti come mercurio, piombo, cadmio e il cromo, contaminano prevalentemente il pesce. Sono a rischio anche le coltivazioni e gli allevamenti vicini a discariche che non garantiscono la completa impermeabilità del suolo.

Mangimi.
In Europa ed in Italia polli e vitelli vengono
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BIOLOGICO COME DIRITTO E COME DOVERE:
STOPNONBIO

BIOLOGICO COME DIRITTO E COME DOVERE: <br>STOPNONBIO

di Maurizio Di Gregorio

A furia di regolamentare gli alimenti biologici, tra regole e deroghe, potremmo presto arrivare al paradosso di mangiare un alimento definito biologico e in regola con le normative ma in realtà contaminato da pesticidi e OGM:. come è possibile arrivare a tanto? Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha approvato la nuova regolamentazione europea del prodotto biologico. Essa arriva dopo quattro anni di negoziati a livello europeo. Come riassunto da Laura Canestri per il Sole24Ore:
 1) Il regolamento prevede controlli annuali antifrode per tutti gli operatori della filiera del bio (non solo gli agricoltori), con ispezioni ogni 2 anni per chi risulta in regola per tre anni di fila.
 2) I produttori con aziende di piccole dimensioni potranno aggregarsi e ottenere una certificazione bio di gruppo, riducendo i costi.
 3) Potranno continuare a essere usate sementi convenzionali, ma sarà creato un database europeo per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di quelli bio.
 4) Le deroghe che permettono l'utilizzo di semi convenzionali nella produzione biologica saranno eliminati entro il 2035.
5) Le aziende agricole che producono sia prodotti convenzionali che biologici continueranno a essere autorizzate, mentre sulle importazioni viene sancito il principio che prodotti bio provenienti da paesi terzi debbano rispettare gli standard europei e non, semplicemente, standard equivalenti.
6) Tuttavia, non mancano deroghe ed eccezioni. Il rispetto di standard equivalente (ma non uguali) a quelli europei continuerà a valere, ad esempio, per gli accordi commerciali bilaterali.
7) I prodotti che accidentalmente vengono contaminati da pesticidi non autorizzati nel settore biologico potranno continuare ad avere la certificazione.
 8) I paesi che, come l’Italia, applicano soglie massime per le sostanze non autorizzate nei cibi biologici, come pesticidi, potranno continuare a farlo, ma non impedire la commercializzazione nel proprio mercato di prodotti di altri Paesi europei che si comportano diversamente.Continua...
IL NOSTRO PANE E' LA NOSTRA LIBERTA'
IL NOSTRO PANE E' LA NOSTRA LIBERTA'

di Vandana Shiva

Attraverso informazioni palesemente false, Monsanto cerca di imporre, attraverso il governo degli Stati Uniti, la dittatura delle multinazionali sulle coltivazioni e l’alimentazione di tutto il mondo. Monsanto cerca disperatamente di invertire la tendenza negativa delle sue vicissitudini, creando mercati per le proprie coltivazioni geneticamente modificate, con i mezzi della coercizione e della corruzione. L’Unione Europea ancora non ha approvato le coltivazioni OGM per uso commerciale e l’importazione di alimenti transgenici. Il Brasile invece ha stabilito il divieto di coltivare OGM. L’India, allo stesso modo, non ha approvato la coltivazione di alimenti OGM e inoltre ha bloccato la diffusione del cotone BT in India del Nord, dopo gli atroci risultati ottenuti durante il primo tentativo di coltivazioni commerciali nel 2002. L’Unione Europea, il Brasile e l’India sono stati messi sotto attacco, sia apertamente che clandestinamente, per non essersi affrettati ad adottare sementi geneticamente modificate. Gli Stati Uniti minacciano di dare il via ad una disputa contro l’Unione Europea nell’ambito dell’ Organizzazione Mondiale del Commercio, per aver scelto di non aprire le frontiere agli alimenti geneticamente modificati. Continua...
LA SCOMPARSA DEI CIBI CHE AMIAMO
LA SCOMPARSA DEI CIBI CHE  AMIAMO


di Simran Sethi

Trovarmi nella sede storica della Tcho (in seguito si è trasferita) era come finire dentro un sogno di Willy Wonka: Charlie e la fabbrica di cioccolato. Brad mi ha portato in sala conferenze spiegandomi che stavano dando gli ultimi ritocchi a un nuovo cioccolato alla nocciola; ce n’erano scaglie sparse su tutto il tavolo. «Si serva», mi ha detto; ho sorriso beata: «Sono a posto così, grazie». Quell’intervista di venti minuti si è protratta per quasi due ore.

La storia di Brad mi ha catturato: il viaggio di un uomo che aveva iniziato studiando la chimica degli sciroppi di zucchero, finendo per produrre un cioccolato pluripremiato. Poi mi ha raccontato di quando ha condiviso quel cioccolato con i contadini che avevano coltivato il cacao – gente che non aveva mai«Si assaggiato una tavoletta di cioccolato –, «uno dei momenti più importanti di tutta la mia vita». Cominciavo a rimpiangere la scelta di depurarmi. Mentre chiudevamo l’intervista, Brad ha chiesto se volessi visitare la fabbrica.Naturalmente. Willy Wonka mi regalava una visita nella sua fabbrica di cioccolato. Dopo esserci preparati, siamo entrati nel perimetro esterno della fabbrica, dove le tavolette vengono rifinite e incartate a mano. Faceva freddo; c’è bisogno di una temperatura abbastanza bassa per preservare la consistenza del cioccolato. C’era un bel rumore; Brad gridava sopra le palette che facevano uscire le stecche dagli stampi, e poi c’erano le macchine per raffreddare e confezionare, che sfornano circa 5000 stecche di cioccolato Tcho all’ora. Continua...

FALSO BIOLOGICO: SEQUESTRI IN TUTTA ITALIA
FALSO BIOLOGICO: SEQUESTRI IN TUTTA ITALIA


di Redazione FioriGialli, 13-06-2018

Riportiamo la notizia, fresca di alcune ore sui sequestri effettuati dai Carabinieri nel corso di indagini ispettive in varie regioni italiane. Come sa bene chi ci segue da tempo, il problema del falso bio è un problema sempre più grande e le normali attività di controllo non riescono ad evitare l'introduzione sul mercato di cibi biologici fasulli. Il primo commento disponibile è della Coldiretti ma aspettiamo altre prese di posizione e ulteriori informazioni.
"Quindici tonnellate di falsi prodotti bio, 45 aziende perquisite e una persona denunciata in Sicilia con l’accusa di frode in commercio, oltre a sanzioni per un totale di 15.500 euro per indicazioni non a norma o incerta provenienza dei prodotti. Questo il bilancio di una maxi operazione dei reparti speciali dei carabinieri per la tutela agroalimentare nella filiera del biologico.
SEQUESTRI DALL’EMILIA-ROMAGNA ALLA CAMPANIA – Nelle province di Ravenna e Reggio Emilia, i militari hanno sequestrato 63 confezioni di frutta secca ed erbe aromatiche dichiarate bio e 22 fra baccalà, sardine e alici biologiche, riportanti indicazioni non a norma. A L’Aquila, invece, sono state sequestrate 381 uova biologiche, alla cui provenienza non è stato possibile risalire. Per lo stesso motivo a Caserta, Napoli e Salerno i carabinieri hanno sequestrato circa 285 chilogrammi di prodottiortofrutticoli, 30 chilogrammi fra salumi e formaggi e 6.480 barattoli di passata di pomodoro, ossia oltre 300 tonnellate.
IN SICILIA SCATTA UNA DENUNCIA – Operazioni anche tra Catania e Messina, dove una persona è stata denunciata per frode in commercio e sono stati sequestrati 11mila chili di arancespacciate per italiane ma provenienti dall’Egitto. Diverse le irregolarità amministrative riscontrate dai militari, soprattutto per mancata rintracciabilità della frutta in lavorazione, mentre in un pastificio è stata trovata pasta bio inesistente nei registri dei lotti di produzione. Continua...

IL VERO COSTO DEL CIBO A BUON MERCATO
IL VERO COSTO DEL CIBO A BUON MERCATO

di Timothy R. Wise

Il cibo economico provoca la fame. Apparentemente questa frase non ha senso. Più il cibo è economico più dovrebbe essere accessibile e più la gente dovrebbe essere in grado di ottenere una dieta adeguata. Questo è vero per le persone che acquistano prodotti alimentari, come quelli che vivono in città.
Ma non è così se sei tu a coltivare il tuo cibo. In questo caso il raccolto diventa sempre meno, così come il tuo lavoro e ciò che è necessario per la vita della famiglia. Questo vale sia per i produttori di latte che per i coltivatori di riso nelle Filippine. I produttori di latte oggi devono fare i conti con prezzi molto al di sotto dei costi di produzione. […] Quando la polvere si depositerà sul sistema economico, questo ci lascerà con un minor numero di famiglie di agricoltori che producono i prodotti caseari dai cui dipende la maggior parte di noi. Continua...
IL NEOCOLONIALISMO AGRARIO
IL NEOCOLONIALISMO AGRARIO

di Ignacio Ramonet

Una delle grandi battaglie del XXI secolo sarà quella per l’alimentazione. Molti paesi, importatori di cibo, si vedono sopraffatti dall’aumento dei prezzi. Gli Stati ricchi tentavano di sopportare, fino a quando, nella primavera del 2008, si spaventarono per il comportamento protezionista della nazioni produttrici, che limitarono le importazioni. A partire da allora, vari Stati con crescita economica e demografica, però sprovvisti di grandi risorse agricole e di acqua, decisero di assicurarsi le riserve di cibo comprando terre all’estero. Allo stesso tempo molti speculatori si misero a comprare terreni per fare affari. Convinti che l’alimentazione sarà l’oro nero del futuro. Secondo loro, da qui al 2050, la produzione di alimenti raddoppierà per soddisfare la domanda mondiale. “Investite in fattorie! Comprate terre!” ripete Jim Rogers, guru delle materie prime. George Soros scommette su sé stesso riguardo agli agro carburanti ed ha acquisito terreni in Argentina. Continua...
DIETA E SPIRITUALITA' CRISTIANA
DIETA E SPIRITUALITA' CRISTIANA

di Guidalberto Bormolini

Di Guidalberto Bormolini, ciò che colpisce subito, oltre la sua barba che ricorda molto più un guru indiano che non un sacerdote occidentale, è il suo vivere in modo così vero e coerente lo spirito cristiano, nonostante la sua vicinanza a pratiche e filosofie d’origine orientale e la sua convinzione dell’importanza di una dieta appropriata per intraprendere un cammino spirituale.
Cosa puoi dirci del legame tra vita spirituale e alimentazione? "Per chi vuole iniziare un percorso spirituale, la pratica fondamentale da apprendere è quella della meditazione, una forma di preghiera molto intensa che coinvolge tutti e tre livelli dell’essere umano: fisico, psichico e spirituale. Da qui, è importane che anche il primo sia preparato in modo adeguato."  "La meditazione non è esclusivo patrimonio della religione indiana ma fa parte anche della tradizione cristiana, dove si ha la consapevolezza che ogni cibo esercita un’influenza fisica mentale e spirituale sulla natura dell’uomo. Certi cibi sono dannosi per il raggiungimento dell’equilibrio, primo tra tutti la carne, ma non solo quest’ultima. Ad esempio possono risultare molto pesanti anche aglio, funghi, cipolla, uova e formaggio."
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I PESTICIDI DANNEGGIANO IL CERVELLO DEI BAMBINI
I PESTICIDI DANNEGGIANO IL CERVELLO DEI BAMBINI


di Dario Tamburrano

Uno studio del Parlamento Europeo valuta il cibo biologico e convenzionale: i pesticidi danneggiano per sempre il cervello dei bambini e causano deficit di attenzione. I pesticidi friggono il cervello dei bambini. Più un bambino piccolo è esposto ai pesticidi – e più vi è esposta la madre durante la gravidanza – più egli, in età scolare, rischia problemi come deficit di attenzione e abbassamento del QI (quoziente di intelligenza). Si calcola che, in tutta l’UE, a causa dell’esposizione agli organofosfati ogni anno vada perso un numero di punti QI pari a 13 milioni. Gli organofosfati sono i composti-base di molti pesticidi ed erbicidi ammessi nell’agricoltura convenzionale ma non in quella biologica. Tradotta in termini monetari, la sola perdita di punti QI legata agli organofosfati ha un costo economico valutabile in circa 125 miliardi di euro all’anno: all’incirca l’1% del PIL dell’UE.
Lo dice uno studio dello STOA del Parlamento Europeo dedicato alle differenze fra l’alimentazione biologica e quella convenzionale. E’ disponibile sia on line sia in fondo a questo post. Dal punto di vista nutrizionale, i vantaggi del cibo biologico sono modesti. Ma il nocciolo della questione è ben altro: consiste nei danni allo sviluppo neurologico causati dai residui di pesticidi  presenti nel cibo convenzionale (da pag. 30 a 32 dello studio – da 32 a 34 del pdf).
Alimenti biologici a parte, la metà dei vegetali che mangiamo contiene residui di pesticidi. Genitori e insegnanti si lamentano che i ragazzi non sanno più l’italiano; i quaderni di scuola mostrano un gap incolmabile rispetto a un tempo neanche lontano; aumentano i casi di ADHD, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività che costituisce l’incubo dei genitori di tutto il mondo. Forse fra qualche decennio gli  scienziati saranno in grado di dirci se é corretto unire i puntini ed attribuire questi disastri, in tutto o in parte, agli onnipresenti pesticidi. Continua...

AMANDO LA TERRA TROVEREMO IL SENSO DELLA VITA
AMANDO LA TERRA TROVEREMO IL SENSO DELLA VITA

di Claudio Risè

C'è un vecchio saggio a Henry County, un paese del Kentucky, USA. Si chiama Wendell Berry, 84 anni, è un tipo forte e sereno e manda avanti con la moglie una piccola fattoria, in una zona dove la sua famiglia coltiva campi da oltre due secoli. (...)
Berry è un faro della cui luminosità ci si accorge man mano che il tempo passa e si scopre che le cose che lui aveva detto 30, 50 anni fa si sono puntualmente avverate. Michael Pollan, docente di giornalismo all'Università di Berkeley, racconta nell'introduzione a Mangiare è un atto agricolo, di come dopo un bel po' che scriveva di "cibo" per i grandi giornali americani, pensando che l'agricultura non interessasse a nessuno, scoprì leggendo Berry che senza capire come funziona la terra, tutti i discorsi sul cibo ed anche sul malessere dell'uomo contemporaneo non stavano in piedi.
(..) Nel rapporto con questa vita naturale è decisivo lo spirito e l'atteggiamento affettivo verso la terra e ciò da cui essa prende e dà vita. La civiltà industriale ha nei confronti del territorio un atteggiamento di rapina che non produce niente di buono né per la terra, né per l'uomo che la sfrutta e il cibo che ne trae.(...)
Wendell Berry descrive il malessere creato dal saccheggio della terra e l'industrializzazione dell'agricoltura(...), con l'"economia urbano-industriale che usurpa sempre di più quella agricola, ritmi di lavoro che aumentano … dominata da un'economia … che sfrutta la terra e le persone con un'avidità senza limiti". Adesso - nota Berry - "le grandi aziende di capitale, internazionalizzate e prive di qualsiasi radicamento, si apprestano a sfruttare l'intero pianeta in nome di slogan come globalizzazione, libero commercio e nuovo ordine mondiale".
Il malessere descritto da Berry è stato confermato da fenomeni come la vittoria di Donald Trump, o la Brexit, dove il voto degli agricoltori fu decisivo. Non si tratta di passatismo o di assistenzialismo. C'è dietro un fatto psicologico elementare: il bisogno di stare bene. La vita di una natura non travolta dall'industrializzazione, i rumori dei suoi elementi, dell'acqua che sgorga, del vento, fanno stare bene. Rendono la vita bella, preziosa, qualcosa di cui ringraziare. Berry racconta che "la mente ruralista nasce dall'amore dei campi e si ramifica in buona agricoltura, buona cucina, buona alimentazione e gratitudine nei confronti di Dio".Continua...
LA CHIMICA A TAVOLA
LA CHIMICA A TAVOLA

di Linda Grilli

Nel carrello del supermercato finiscono più cibi freschi e bevande come aranciate e limonate, ma anche latticini e formaggi freschi come la mozzarella. E se nel soft drink appena acquistato non ci fosse neanche l'ombra di un agrume? E la mozzarella è stata prodotta da derivati della caseina al posto del latte? In Italia l'arrivo delle bibite alla frutta senza frutta è stato ancora una volta bloccato, così come quello del vino senz'uva fabbricato con la fermentazione di lamponi o ribes. O il vino rosé ottenuto mescolando vino bianco e rosso invece di vinificare in bianco le uve rosse. Ma altrettantonon si può dire per quello invecchiato usando trucioli di legno al posto delle botti di rovere. O per il cioccolato prodotto con grassi diversi dal burro di cacao. «Il via libera di Bruxelles a questo genere di alimenti confonde i consumatori, disorientati da etichettature non trasparenti, che impediscono di scegliere in modo consapevole» avverte Giuseppina D'Urso, biologa nutrizionista autrice di Mangiando in allegria (Felici Editore, 2008) e consulente dello sportello Mangio sano di BabyConsumers
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CHE COSA RACCONTANO LE ERBE INFESTANTI
CHE COSA RACCONTANO LE ERBE INFESTANTI di E. Pfeiffer
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La descrizione delle erbacce più diffuse e delle tecniche per combatterle in modo naturale, e gli insegnamenti che si possono trarre dalla presenza di singole erbe infestanti, indicatrici dello stato del terreno. L'autore ci rende gradevole il viaggio in questo mondo, in fondo non tanto nemico.
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L'ALTERNATIVA AGLI OGM: LA BIODINAMICA
L'ALTERNATIVA AGLI OGM: LA BIODINAMICA

a cura di Michele Baio

Esiste da più di novant’anni una metodica agricola chiamata agricoltura biodinamica. La base di questa metodica agricola è l’uso di sostanze e materiali che Madre Natura mette da sempre a disposizione dell’essere umano. Occorrono, oltre all’amore per la terra, due parole chiave per comprendere le fondamenta del metodo biodinamico: mettersi al servizio della natura e imparare dalla sua infinita saggezza che si rivela infinitamente superiore a quella degli esseri umani. Mettersi al suo servizio significa non violare le leggi della vita che da moltissimo tempo permettono a noi uomini di vivere su questo pianeta assieme agli altri esseri della natura, piante, animali e minerali. Imparare dalla natura vuol dire saper andare oltre le apparenze di ciò che, tramite la materia, si mostra ad un primo sguardo superficiale. Basti riflettere su un fatto molto semplice: una mela non può essere solo la somma degli elementi biochimici in essa contenuta, c’è qualcosa d’altro oltre alla grezza materia che la forma, che l’aggrega, che la fa nascere, metamorfosare, che ne fa un nostro nutrimento. C’è in ogni semplice mela qualcosa che l’uomo deve imparare a saper cogliere e che va al di là dell’apparenza: c’è la vita.
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AGRI-COLTURA O AGRI-TORTURA?
AGRI-COLTURA O AGRI-TORTURA?

di Autocoscienza

Le armi chimiche sono le famigerate sostanze, bandite da tempo, che le Nazioni Unite hanno dichiarato armi di distruzione di massa. Alcune di esse, purtroppo, unitamente ai nitrati (anch'essi usati in passato per scopi bellici), vengono oggi riversate quotidianamente nei campi, in dosi massicce, sotto forma di concimi, insetticidi e diserbanti. Dietro questa operazione di riciclaggio ci sono le stesse multinazionali che producono le piante geneticamente modificate [1]. Dall'agricoltura biologica nasce il rifiuto per questa logica perversa che semina distruzione nella Natura nell'ambito di un'attività destinata a dar vita producendo cibo. I nitrati di sintesi: Concimi, ma anche fonte di esplosivi. Di sicuro, il corpo del signor Nobel (inventore commerciante pentito della dinamite e ideatore del premio che porta il suo nome, a favore di persone distintesi per il loro lavoro a favore dell'umanità) si sarà rivoltato nella tomba quando le autorità svedesi, nel 1918, premiarono il chimico tedesco Fritz Haber [2] per aver inventato il processo di produzione di ammoniaca a partire dall'azoto atmosferico. Eh sì, perché questa sostanza, trasformata in nitrato, era servita a fabbricare gli esplosivi impiegati dall'esercito tedesco nella prima guerra mondiale. Continua...
SALVARE ORTAGGI IN VIA D'ESTINZIONE
SALVARE ORTAGGI IN VIA D'ESTINZIONE

di Alberto Olivucci

Alberto Olivucci, titolare di un’ azienda agricola biologica nelle vicinanze di Pesaro, coltiva nel proprio orto, con lo scopo di salvaguardarle dall’estinzione, antiche varietà di ortaggi, italiane e non, resistenti a malattie e dotate di valide proprietà nutritive. Un’idea che Vita in Campagna propone ai propri lettori affinché contribuiscano alla sopravvivenza di vecchie varietà locali di ortaggi che, per motivi tecnici e commerciali, non si trovano più sui mercati.  «Un pomodoro con quattro volte più vitamina C degli altri, una zucca capace di conservarsi a temperatura ambiente per oltre due anni, un cocomero di grandi dimensioni immune da tutte le più comuni malattie della sua specie. Questo elenco di sorprendenti ortaggi potrebbe sembrare essere frutto di ricerche di miglioramento ottenuto grazie a tecniche di ibridazione e di manipolazione genetica. Invece, niente di tutto questo. Le piante che vi ho appena elencato sono alcuni dei meravigliosi ortaggi di varietà antiche coltivate nel mio orto. Sono certamente varietà rare e di nessuna di queste si trovano in commercio i semi e, in molte casi, sono in via di estinzione». Continua...
AGRICOLTURA VIBRAZIONALE
AGRICOLTURA VIBRAZIONALE

​​​​​​​di Leonella Zupo

Attualmente è l’agricoltura l’attività umana che richiede il maggior consumo di acqua. In Italia, nel  settore agricolo viene impiegato il 46% della risorsa idrica, seguito dal 19% per le produzioni elettriche, dal 18% per le  forniture idriche pubbliche (l’acqua che arriva nelle nostre  case) e dal 17% per le industrie. Il concetto di  agricoltura vibrazionale.Secondo l’agricoltura  vibrazionale, l’azienda agricola è un organismo formato  da diverse parti: l’agricoltore, il terreno, le piante e gli  animali. Per ottenere un organismo in salute, che sappia  cavarsela da solo, è indispensabile stimolare l’armonia  tra i vari componenti e un buon flusso energetico (dialogo)  fra uomo, terra e cosmo. Il leit motiv è quello di  riappropiarsi e di rilanciare i concetti fondamentali  dell’agricoltura biologica. Più precisamente, Continua...
GIU' LE MANI DA MARIO PIANESI
GIU' LE MANI DA MARIO PIANESI

di Mauro Pasquinelli

La notizia è di quelle che fanno tremare le coscienze: Mario Pianesi [nella foto] sua moglie e due stretti collaboratori sono indagati dalla procura di Ancona per "associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattatamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale". Il “guru” Mario Pianesi, secondo gli inquirenti sarebbe a capo di una "psico-setta che manipolava i seguaci della sua dieta fino a gestirne l’intera vita e pretendere da loro donazioni in denaro". 
Sono un frequentatore assiduo dei ristoranti di Mario Pianesi, tesserato, più volte anche abbonato e posso testimoniare con fervore che entrando nei suoi punti vendita ho potuto sperimentare esattamente l’opposto dei capi di accusa lanciati dalla procura di Ancona. Precisamente un clima di pace, di serenità, di armonia tra i collaboratori, che consente gioiosamente di staccare la spina dallo stress e dalla nevrosi delle relazioni moderne fondate sugli interessi della psico-setta di massa del potere economico neoliberista. Ma soprattutto ho potuto godere di una alimentazione sana, senza concimi chimici, biologica, rispettosa di una etica profonda del rapporto tra uomo e natura e tra uomo ed animali. 
L’associazione di Pianesi conta 100.000 tesserati e mi resta difficile supporre che 99.997 di loro non si siano mai accorti delle infamie che gli sono piovute addosso in queste ore, tramite le confessioni piu’ o meno pilotate di tre loro componenti! Continua... 
LA VERA STORIA DELLA MACROBIOTICA
LA VERA STORIA DELLA MACROBIOTICA

di Andrea Biggio

Cristopher Wilhelm Von Hufeland nel 1876 in Germania, pubblica la prima edizione dell’opera, divisa in due parti teorica e pratica, “Macrobiotica o l’arte di prolungare la vita agli uomini”. Egli era l’ippocratico, e terapeuticamente eclettico, medico personale di Goethe, nel pensiero del quale si trovano le radici della concezione steineriana antroposofica. Si trattava della prima volta che, dopo molti secoli, la parola macrobiotica (che deriva dal greco e significa “lunga vita”) veniva usata in un trattato. Prima di lui, il padre della medicina occidentale, Ippocrate, l’aveva usata circa 2400 anni prima, nel suo “Aria, acqua e luoghi”, ma, questo antico precursore della medicina occidentale, diversamente dalla stragrande maggioranza dei suoi epigoni moderni, nelle opere “Alimenti” e “Medicina e Tradizioni”, ribadiva sempre i seguenti basilari concetti:
Ippocrate
· Che il tuo alimento sia la tua principale medicina.
· Il pane si deve elaborare con semi che abbiano caratteristiche (che oggi definiamo integrali e biologiche) che possano tenerci lontano dalle malattie.
· Per alimentarsi in modo equilibrato e vivere in salute bisogna consumare principalmente cereali (Ippocrate indicava quelli più diffusi in Grecia all’epoca, grano, orzo e avena).
Rudolf Steiner, incaricato da giovane di ordinare l’opera omnia di Goethe, decide di continuare lo studio della natura da questi intrapreso, occupandosi tra gli altri campi, di igiene e quindi di alimentazione. Igiene, che per molti vuol dire solo disinfettare e sterilizzare: è invece parola più complessa, la quale deriva dal greco antico hyghieia (salute) + techne (arte), e significa più propriamente “arte della salute”. E proprio così l’igiene era intesa dai medici di un tempo, che la praticavano per i loro pazienti; oggi in antroposofia per parlare di questa arte si usa un termine significativo: salutogenesi, in contrapposto a quella patogenesi, che sembra l’unica preoccupazione di tanti medici contemporanei. (...) Steiner si è molto occupato di alimentazione sia filosoficamente che scientificamente, trovando un grande continuatore del suo pensiero in un allievo, il medico Rudolf Hauschka; la linea Goethe, Steiner, Hauschka, nel campo dell’alimentazione e della salutogenesi, viene menzionata come “la scuola steineriana”. Continua...
PIANTA UN ALBERO L’ANNO
PIANTA UN ALBERO L’ANNO

E.F. Schumacher

Richard B. Gregg, un amico americano di Gandhi che conoscevo di fama mi mandò un giorno una lettera: ”Ho letto uno o due dei tuoi articoli, mi piace quello che fai. Gandhi diceva sempre: ‘quando diventi molto vecchio, passa in rassegna la tua biblioteca, scegli i libri che consideri più importanti e mandali ad un uomo più giovane.’ Io l’ho fatto, perciò riceverai un pacco di libri”.
Il pacco arrivò e dentro c’erano dei libri eccezionali che da solo non avrei mai scoperto. Fra loro ce n’era uno intitolato Continua...
IMPATTO PROFONDO
IMPATTO PROFONDO

di George Monbiot

C’è ancora qualcuno convinto che trasformare il cibo in carburante sia una buona idea? Solo i responsabili di questa politica folle, che costringono tutti gli automobilisti d’Europa a collaborare ad essa. In teoria, i carburanti ricavati dalle piante possono ridurre la quantità di anidride carbonica emessa da automobili e autocarri. Le piante assorbono anidride carbonica durante la crescita, che viene rilasciata quando si brucia il carburante. Una direttiva emanata dalla Commissione Europea impone ora a tutti i fornitori di carburante di aggiungere biocarburanti alla benzina o al gasolio che vendono, al fine di ridurre le emissioni di carbonio. Ancor prima che la direttiva entrasse in vigore, numerosi studi avevano dimostrato che era un’assurdità. Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato l’anno scorso indica che il 98% della foresta pluviale naturale dell’Indonesia sarà degradato o scomparso entro il 2022. Solo cinque anni prima, gli stessi organismi prevedevano che ciò sarebbe avvenuto non prima del 2032. Non avevano tenuto conto della piantagione di palme da olio da trasformare in biogasolio per il mercato europeo. Quando si diboscano e bruciano le foreste, sia gli alberi sia la torba su cui crescono si trasformano in anidride carbonica. Un rapporto della società consulente olandese Delft Hydraulics mostra che ogni tonnellata metrica di olio di palma determina fino a 33 tonnellate metriche di emissioni di anidride carbonica, 10 volte più di quanta ne produca il petrolio. L’impatto sul mondo intero è analogo, in quanto i coltivatori di “carburanti verdi” invadono habitat vergini Continua...
QUALE RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI?
QUALE RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI?

di Caterina Regazzi

Anni fa, quando incontravo classi di alunni delle scuole elementari per parlare di animali domestici ero solita incominciare “classificando” gli animali domestici in animali da reddito ed animali da affezione e sul diverso “uso” che si fa, noi umani, di queste due categorie di animali, dato che sempre di “uso” si tratta. Nei loro riguardi si può facilmente notare il diverso atteggiamento dell’uomo di oggi: gli animali d'affezione o pets spesso sono considerati e trattati come veri e propri membri della famiglia, quando non sono sostituti di figli, amici o compagni non avuti o forse non abbastanza amati. Vivono all'interno delle nostre case, sono oggetto di cure, premure ed attenzioni come forse a volte non ce l'hanno nemmeno i nostri anziani, rispettati ed amati nelle culture arcaiche e spesso oggi dimenticati. A seguito di questa nuova “sensibilità” collettiva sono state emanate disposizioni che tutelano il loro benessere ed, in un clima di “animalismo” dirompente, aumentano le segnalazioni di “maltrattamento”. Continua..
LA MAFIA A TAVOLA
LA MAFIA A TAVOLA

di Redazione Fiori Gialli

La mafia si siede a tavola con noi, è tutti giorni il nostro invitato speciale. Il cibo che arriva nelle nostre cucine, le verdure di cui ci riempiamo il frigorifero, sono l'ennesimo business della camorra. Ma non c'è da pensare che qualche mafioso abbia pensato di trasformarsi in contadino, di sporcarsi le mani di terra, per cavalcare il grande affare. Per farlo bastano chilometri di strade e autostrade e qualche agenzia di trasporto merci sguinzagliata da nord a sud per gonfiare il prezzo delle verdure. E' la triste storia di ciò che mangiamo. È la triste storia di chi produce il nostro cibo. I contadini si incontrano la mattina al Mof, il mercato di Fondi, in cui le regole sono già state decise e dove tutto il prodotto viene portato via senza che se ne sappia più niente. Chi vende le proprie merci al mercato paga il 14% di imposta, si intasca pochi euro e qualche giorno dopo ritrova i propri prodotti al banco del market sotto casa, ammaccati, dopo circa centinaia di chilometri aggiuntivi che hanno permesso ai prezzi di triplicare. Un chilo di pomodorini viene venduto dal coltivatore di Fondi a 0,85 centesimi, parte poi per centinaia di chilometri, arriva a Milano, dove il grossista di turno lo compra a 1,95 centesimi, ma non per rivenderlo in Brianza o a Varese, ma per prolungare la sua corsa e rispedirlo a percorrere le autostrade.
LA RIVOLUZIONE DEL CONTADINO IMPAZZITO
LA RIVOLUZIONE DEL CONTADINO IMPAZZITO

di Wendell Berry

Dalla fine degli anni ’60 a oggi Wendell Berry ha affidato al contadino impazzito la rappresentazione dell’essenza del messaggio ecologista senza mediazioni con le follie dominanti. Da allora sono passati 40 anni ma il messaggio ha acquistato ancora più forza profetica. Si tratta di un volume molto speciale di parole d’ordine per scendere convintamente dall’aereo dello sviluppo prima del crash. Quando nel 1969 uscì il Manifesto del Fronte di Liberazione del contadino impazzito sul Whole Earth Cathalog, la madre di tutte le riviste alternative, fu subito evidente che conteneva quanto di meglio era uscito dalla rivolta studentesca americana e dall’ipotesi di un ritorno alla natura abbandonando la società dei consumi. “Quando il mondo è capovolto, impazzire è la sola salute mentale.
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IL GLIFOSATO ALTERA IL SISTEMA ORMONALE
IL GLIFOSATO ALTERA IL SISTEMA ORMONALE

Intervista a Fiorella Belpoggi

Fiorella Belpoggi, direttrice dell’area ricerca del Ramazzini di Bologna, Ente scientifico indipendente tra i più autorevoli al mondo per ricerca sul cancro:  “Così abbiamo PROVATO che il glifosato altera il sistema ormonale”…! “In base ai risultati ottenuti dal nostro studio pilota non siamo in grado di stabilire se il glifosato sia cancerogeno certo per l’uomo, però abbiamo accertato l’attività di perturbatore endocrino di questo composto, la capacità cioè del glifosato di interferire con il sistema ormonale correlato alla maturazione sessuale degli individui”.
Fiorella Belpoggi è la direttrice dell’area di ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna, l’ente scientifico indipendente tra i più autorevoli al mondo nella ricerca contro il cancro, e ha coordinato il primo esperimento sugli effetti a breve termine del glifosato sulla salute umana, che verrà presentato in questi giorni nel capoluogo emiliano. Secondo lo studio del Ramazzini il glifosato – principio attivo dell’erbicida più usato al mondo, il RoundUp della Monsanto, ritenuto “probabile cancerogeno” dalla Iarc – “anche a dosi ritenute sicure e per un periodo espositivo relativamente breve – corrispondente a uno studio di tossicità a 90 giorni, cioè, in termini di età equivalente nell’uomo, dalla vita embrionale ai 18 anni di età – , è in grado di alterare alcuni parametri biologici di rilievo che riguardano soprattutto marker correlati allo sviluppo sessuale, alla genotossicità e all’alterazione della flora batterica intestinale”.  Continua...
LA CHIMICA MODERNA E' UNA MINACCIA GLOBALE ALLA VITA
LA CHIMICA MODERNA E' UNA MINACCIA GLOBALE ALLA VITA


di Patrizia Gentilini

Il termine pesticida è un termine generico usato per indicare tutte le sostanze che interferiscono, ostacolano o distruggono organismi viventi (microrganismi, animali, vegetali). In questo articolo ci riferiamo ai pesticidi usati in agricoltura, meglio indicati come “fitofarmaci”, ovvero a tutte quelle sostanze che caratterizzano l’agricoltura su base industriale, quindi diserbanti, fungicidi, agenti chimici usati per difendere le colture da insetti, acari, batteri, virus, funghi e per controllare lo sviluppo di piante infestanti; non dimentichiamo tuttavia che i principi attivi dei pesticidi sono presenti anche nei prodotti per piante ornamentali e negli insetticidi, spesso usati senza alcuna precauzione nelle nostre case.
Il capostipite di tali sostanze è un erbicida tristemente famoso usato massicciamente durante la guerra del Vietnam per irrorare le boscaglie e conosciuto come “agente orange” dal colore delle strisce presenti sui fusti usati per il suo trasporto e prodotto da una multinazionale, la Monsanto, ampiamente discussa e con grandi interessi tutt’oggi nel campo dei pesticidi e degli OGM (1).L'Agente Orange era una miscela all'incirca 1:1 degli erbicidi 2,4 D (acido-2,4-diclorofenossiacetico) e 2,4,5-T (acido-2,4,5-triclorofenossiacetico) ed i suoi effetti sono purtroppo ancora presenti sulle popolazioni, sui reduci di guerra e sui loro discendenti a distanza di oltre 40 anni dal suo spargimento. I fitofarmaci sono per la massima parte costituiti da sostanze tossiche, persistenti, bioaccumulabili, spesso estremamente nocive ed è ormai largamente confermato che  Continua...

LA SCIENZA A FAVORE DEL BIOLOGICO
LA SCIENZA A FAVORE DEL BIOLOGICO

di Matteo Giannattanasio

Non sono ancora trascorsi dieci anni da quando un insigne scienziato inglese, dall'alto delle pagine della prestigiosa rivista scientifica Nature, tuonava contro l'agricoltura biologica definendola un'ideologia ed asserendo che "i problemi globali della nostra epoca -come i cambiamenti climatici e la crescita della popolazione - richiedono che in agricoltura ci siano pragmatismo e flessibilità, non ideologia" [1]. Fortunatamente, a minare le sue certezze e quelle di tanti altri che in questi anni hanno denigrato il biologico - spesso in buona fede, a volte per pregiudizio o per qualche interesse personale -, stanno arrivando con ritmo incalzante i risultati scientifici di alcuni prestigiosi centri di ricerca. Questi stanno provando in maniera incontrovertibile che l'agricoltura biologica, rispetto a quella convenzionale, non soltanto è più sostenibile in termini di costi ambientali e aziendali, ma è anche fonte di alimenti di qualità superiore, perché non inquinati da sostanze nocive per la salute e con un valore nutrizionale e salutistico molto elevato. Continua...
I PESTICIDI PROVOCANO IL PARKINSON
I PESTICIDI PROVOCANO IL PARKINSON


di Carmen Guarino

La Francia inserisce il Parkinson nella lista delle malattie professionali, ufficializzando il legame tra uso di pesticidi e insorgenza della malattia. Vinta la battaglia degli agricoltori francesi. Da tempo si discute degli effetti che i pesticidi hanno sulla salute degli agricoltori. E finalmente si cominciano a cogliere i primi frutti. La Francia riconosce ufficialmente che l’uso dei pesticidi provoca il Parkinson, inserendo quest’ultimo nella lista delle malattie professionali. Un riconoscimento che facilita la battaglia di coloro che si sono visti diagnosticare la malattia dopo poco meno di un anno dall’utilizzo dei pesticidi I diritti dei lavoratori vittime da pesticidi sono rappresentati dall’associazione Phyto-vittime, creata nel marzo del 2011.
Questa ha sostenuto anche Paul Francis, un coltivatore di cereali, che nel febbraio 2016 ha vinto la sua battaglia legalecontro il gigante americano Monsanto. La società è stata giudicata colpevole di aver avvelenato Francis attraverso i vapori di uno degli erbicidi che utilizza, il Lasso, ritirato dal mercato nel 2007 (anche se si conoscevano i suoi pericoli da oltre 20 anni). Questa vittoria in tribunale ha spinto, qualche giorno dopo, decine di agricoltori a protestare al Salone dell’Agricoltura. I coltivatori richiedevano all’Unione degli Industriali per la Protezione delle Piante che le malattie legate all’uso dei pesticidi fossero inserite nella lista delle malattie professionali. Continua...

MANGIARE LA CARNE
MANGIARE LA CARNE

di Rudolf Steiner

L’uomo mangia regolarmente alimenti vegetali e alimenti animali. Vi ho già detto una volta che io non propendo per alcun regime alimentare, ma spiego semplicemente come agisce questo regime.
E’ successo spesso che qualche vegetariano venga da me per parlarmi della sua tendenza a perdere leggermente conoscenza, ecc. ed io allora dico: “beh, ciò dipende dal fatto che lei non mangia la carne.” Bisogna considerare le cose in maniera obbiettiva, vero? Non bisogna voler arrivare ai propri fini con la forza. Ma cosa significa considerare in maniera obbiettiva quanto riguarda l’alimentazione vegetale e l’alimentazione carnea?
Dunque signori, prendiamo in considerazione la pianta. La pianta giunge a sviluppare il suo seme, che è nascosto nella terra, in modo che esso formi foglie verdi e petali colorati. E paragonate ciò che raccogliete della pianta – sia che cogliete la spiga o l’intero cavolo da cucinare – paragonatelo dunque con la carne, con la massa muscolare di un animale. La sostanza è completamente differente, vero? Ma che legame c’è tra queste due sostanze?Sapete bene che ci sono animali che si comportano come vegetariani, essi non mangiano carne. E nemmeno i cavalli sono carnivori, essi non mangiano che vegetali. Ora, bisogna rendersi conto che l’animale non si accontenta di ingurgitare del nutrimento, ma si sbarazza anche in continuazione di ciò che si trova nel suo organismo. Continua...
CUCINARE AD ANANDA
CUCINARE AD ANANDA

di Redazione FioriGialli

Il segreto del cibo delizioso servito ad Ananda sta nella gioiosa collaborazione del suo team di appassionati ed entusiasti cuochi, ognuno dei quali conferisce alle pietanze che prepara il proprio tocco speciale.
Christina, la cuoca principale della cucina di Ananda, e Mahiya, l’autrice del libro “Cucinare con Ananda”, ci raccontano un po’ della loro esperienza. Da quanti anni vi occupate di cucina? Ci raccontate qualcosa della vostra esperienza? Christina: La mia esperienza è iniziata in India, nell’Ashram di Sathya Sai Baba dove ho vissuto per qualche anno. All’improvviso a causa della mancanza di cuochi mi sono trovata a dover cucinare per centinaia di persone, pranzo e cena, sette giorni su sette e per giunta con una scarsa conoscenza delle verdure indiane! Grazie a Dio tutto è andato bene. In quel periodo ho studiato anche l’insegnamento dei Grandi Maestri indiani e delle Sacre Scritture sull’alimentazione più consona allo sviluppo dell’aspetto spirituale della nostra vita, e al mantenimento della salute. Ho sperimentato ogni cosa su me stessa e così pian piano ho fatto esperienza.
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I CIBI NOCIVI
I CIBI NOCIVI

I cibi che non ci fanno bene sono i vegetali coltivati con l'uso di pesticidi, con concimi chimici, raffinati, inquinati, manipolati industrialmente , e coltivati fuori stagione. Il pane e le paste alimentari alle quali siano stati aggiunti dei conservanti, i pesci e le carni in scatola, le carni allevate con ormoni, mangimi artificiali, antibiotici, farmaci, alimenti manipolati con coloranti, tossine , i grassi e gli oli raffinati, gli oli estratti a caldo, o con solventi chimici, la pastorizzazione del latte e dei formaggi, l'aggiunta di additivi chimici. Fa anche male l'abuso di zuccheri bianchi, di dolciumi, di farine bianche e grassi idrogenati, non vanno bene nemmeno i cibi preparati artificialmente, surgelati, trattati e precotti., procedimenti che fanno perdere gli elementi nutritivi . L'unica cosa che possiamo fare è ridurre al minimo l'ingestione dei cibi trattati e scegliere quelli naturali a coltivazione biologica e cuocerli il meno possibile in quanto la cottura sottrae sostanze e nutrienti essenziali.

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L'UOMO E' ONNIVORO?
L'UOMO E' ONNIVORO?

di Sandra Marcial

La classe dei carnivori si distingue dalla struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), mascelle con movimento solo verticale per ghermire e bloccare la preda, intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del proprio tronco) per evitare una sosta prolungata della carne ingerita facilmente putriscibile, secrezione gastrica fortemente acida (10 volte più abbondante rispetto ad un animale erbivoro) per digerire le abbondanti proteine, presenza dell’uricasi (enzima che neutralizza l’eccesso di acido urico), mancanza di pori sulla pelle (per evitare fenomeni di cristallizzazione dei sali dell’acido urico e conseguenti artriti), mancanza della ptialina nella saliva (inutile se non si devono digerire amidi), liquidi organici a pH acido, attitudine allo scatto e alla potenza ma scarsa resistenza. La classe degli erbivori è caratterizzata da struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti e di canini per dilaniare, molari adatti a triturare l’erba, mascella provvista anche di movimento laterale, saliva ricca di ptialina, intestino lungo sino a 20 volte il tronco, 4 stomaci comprensivi di camera di fermentazione
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QUALE RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI?
QUALE RAPPORTO TRA UOMO E ANIMALI?

di Caterina Regazzi

Anni fa, quando incontravo classi di alunni delle scuole elementari per parlare di animali domestici ero solita incominciare “classificando” gli animali domestici in animali da reddito ed animali da affezione e sul diverso “uso” che si fa, noi umani, di queste due categorie di animali, dato che sempre di “uso” si tratta. Nei loro riguardi si può facilmente notare il diverso atteggiamento dell’uomo di oggi: gli animali d'affezione o pets spesso sono considerati e trattati come veri e propri membri della famiglia, quando non sono sostituti di figli, amici o compagni non avuti o forse non abbastanza amati. Vivono all'interno delle nostre case, sono oggetto di cure, premure ed attenzioni come forse a volte non ce l'hanno nemmeno i nostri anziani, rispettati ed amati nelle culture arcaiche e spesso oggi dimenticati. A seguito di questa nuova “sensibilità” collettiva sono state emanate disposizioni che tutelano il loro benessere ed, in un clima di “animalismo” dirompente, aumentano le segnalazioni di “maltrattamento”. Continua..
L'AUTENTICO BIO DELLA MACROBIOTICA
L'AUTENTICO BIO DELLA MACROBIOTICA


di Maurizio Di Gregorio

Un interessante articolo di Donata Marrazzo (Sole 24ore - 30 giugno 2016) introduce il tema della certificazione Biologica ricercata e conseguita da Mario Pianesi e da Un Punto Macrobiotico. La cosa è di maggior interesse proprio ora che si è abbattuta su di loro una campagna mediatica con probabili finalità diffamatorie, ricavata da una indagine di polizia scaturita dalla denuncia di alcuni ex appartenenti all'associazione Un Punto Macrobiotico. Come i circa centomila iscritti all'Associazione Un Punto Macrobiotico sanno come clienti dei negozi bio e dei ristoranti macrobiotici della catena, l'attenzione assoluta e prioritaria alla qualità e naturalezza dei cibi ha portato a sviluppare un metodo di certificazione supertrasparente con una tracciabilità anche sociale al 100%.
Come riporta Donata Marrazzo nel suo bell'articolo sull'argomento: "La tracciabilità alimentare è molto più un elenco di informazioni obbligatorie trascritte in etichetta, come stabilito a livello comunitario. Per Mario Pianesi, pioniere  della Macrobiotica in Italia, è un compendio sulle caratteristiche degli alimenti, una tabella dettagliata che riporta perfino  la quantità di CO2  emessa durante la coltivazione, la percentuale dell’ acqua e dell’ energia utilizzata.  Dunque,  indica materie prime,  metodi di lavorazione, trasformazioni e mescolanze. In più, il prezzo all’origine dell’alimento e il numero di persone impiegate nelle aziende: è  il metodo pianesiano contro lo sfruttamento del lavoro agricolo.
Non è una questione formale o  un’ossessione da ortoressia: l’Etichetta trasparente pianesiana, messa a punto già negli anni ’80, è uno strumento definitivo per la tutela dei consumatori e dell’ambiente.  Un ostacolo alla diffusione delle agromafie, come è stato ricordato nel corso del convegno dedicato a Sicurezza alimentare ed etichettatura: la proposta pianesiana. Continua...

AMARANTO SFIDA MONSANTO
AMARANTO SFIDA MONSANTO

di Redazione FioriGialli

Una pianta sacra degli inca attacca la coltivazione transgenica e sfida la Monsanto. Negli Stati Uniti gli agricoltori hanno dovuto abbandonare cinquemila ettari di soia transgenica e altre cinquantamila son gravemente minacciate. Questa situazione è dovuta ad un'erba infestante, l'amaranto (conosciuta in Perù come kiwicha) che ha deciso di opporsi alla multinazionale Monsanto, tristemente famosa per la sua produzione commerciale di semi transgenici. Nel 2004 un agricoltore di Atlanta dimostrò che alcuni germogli di amaranto resistevano al potente erbicida Roundup. I campi vittime di questa infestazione di amaranto erano stati seminati con semi Roundup Ready, che contengono un gene resistente all'erbicida. Da allora la situazione è peggiorata e il fenomeno si è esteso verso la Carolina del Sud e del Nord, Arkansas, Tennessee e Missouri. Secondo un gruppo di scienziati britannici del Centro per l'Ecologia e l'Idrologia, si è prodotto un trasferimento di geni tra la pianta modificata geneticamente e alcune erbe infestanti come l'amaranto. Questa constatazione contraddice le affermazioni dei difensori degli organismi geneticamente modificati: un'ibridazione tra una pianta modificata geneticamente e una pianta non modificata è semplicemente “impossibile”.
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LA DRAMMATICA SITUAZIONE DELLE API
LA DRAMMATICA SITUAZIONE DELLE API
Le api sono un fondamentale pilastro della vita su questo pianeta. Senza le api la natura è come un’automobile che perde una ruota: fa ancora qualche metro e poi, senza controllo, si schianta. E con essa si schianta anche il suo passeggero privilegiato, l’uomo, con tutte le sue idee, vecchie o nuove che siano. Le api sono responsabili dell’ 80% delle impollinazioni entomofile, ovvero quelle che per la fecondazione dei fiori necessitano dell’attività pratica di un insetto. Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliege, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole... dipendono decisamente dalle api. Le morie di api che hanno coinvolto l’intero pianeta nel corso degli ultimi anni sono impressionanti e non risparmiano nessuna latitudine. In Germania, sulla base di sette anni, si registrano perdite medie annue del 25%. In Gran Bretagna dal 10 al 12%, ma con una netta impennata l’anno scorso. In Francia l’annus horribilis è stato il 2006, con perdite del 50%. Per quanto riguarda gli Stati Uniti si parla senza sofismi di collasso.
CCD è l’abbreviazione di Colony Collpase Disorder. In questo caso, alveari apparentemente sani popolati da decine di migliaia di api, si ritrovano spopolati e allo stremo nello spazio di brevissimo tempo. Diversamente da altre avversità, le api morte non si ritrovano dentro l’arnia, bensì fuori, nei campi. È come se avessero perso la via del ritorno e per questo motivo, lontano dalla regina e dal calore della propria colonia, muoiono. Inizialmente tale fenomeno è stato messo in relazione con l’inquinamento elettromagnetico generato tendenzialmente dalle antenne della telefonia mobile; invece, più di recente, una serie di sperimentazioni hanno messo in evidenza un chiaro legame tra questo fenomeno e una serie di insetticidi in uso dagli anni 80 e sempre più diffusi. Si chiamano neonicotinoidi.  Continua...
FOCUS ON FOOD
FOCUS ON FOOD

di Satish Kumar

Il cibo è un microcosmo del macrocosmo. Mangiare il cibo giusto è parte della soluzione ai problemi del cambiamento climatico e della fame nel mondo. Nella tradizione cristiana i banchetti di Natale e della Quaresima sono simboli significativi del giusto rapporto tra uomo e cibo, tra libertà e moderazione e tra la celebrazione e la solitudine. Il banchetto e il digiuno non sono opposti, ma sono complementari. Quando pratichiamo la libertà di banchettare in un contesto di digiuno, ci sono maggiori probabilità di godere della festa senza eccessi. Il digiuno è un grande abilità. Nel romanzo di Herman Hesse, la bella cortigiana Kamala chiede a Siddharta quali siano le qualità in suo possesso per vincere il suo amore. Siddhartha risponde: "Posso pensare, posso aspettare, posso digiunare." Purtroppo, nel mondo moderno, la maggior parte di noi non conosce l’attesa, il digiuno e per questo nemmeno la celebrazione del “banchetto”. Continua...
CIBO E COMPORTAMENTO, VIOLENZA E TRANQUILLITA'
<b>CIBO E COMPORTAMENTO, VIOLENZA E TRANQUILLITA' </b>

Dal 36esimo Congresso Vegetariano Mondial in Brasile, l'intervento di Gerry Coffrey.
Sophia Somaschi

Secondo l'esperienza dell'oratrice e di suo marito quello che mangiamo contribuisce a modificare in maniera radicale il nostro umore e, di conseguenza, il nostro comportamento. Gerry Coffrey non si basa in realtà su una ricerca scientifica, bensì su alcuni esempi che dimostrano come un'alimentazione vegana renda più tranquille le persone.
Il primo esempio riportato si basa su un'esperienza personale: i coniugi Coffrey hanno avuto un figlio al quale era stato diagnosticato un comportamento violento associato con una sindrome di autismo. Mediante
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CIBO PER IL CAMBIAMENTO
CIBO PER IL CAMBIAMENTO

intervista a Michael Pollan

Le etichette vendono oggi una moltitudine di proprietà benefiche del cibo. Come ci si può accertare se è vero? La cosa migliore sarebbe tenersi lontani dal cibo inscatolato che contiene una lista molto lunga di ingredienti. Quanto più è corta meglio è. Uno solo sarebbe l' ideale! Lei cosa mangia? Per colazione prendo una ciotola di fiocchi di avena e frutta. Ieri ho preso uovo strapazzato. Cibo normale. Il  grande cambiamento nella mia dieta da quando ho iniziato a scrivere di alimentazione è che mangio meno carne (due volte alla settimana), mai industriale (solo di piccole fattorie che conosco e di animali alimentati con erba). E cucino molto di più. Quando una persona cucina si alimenta meglio perché non metterà mai tanto zucchero, sale o grassi idrogenati quanto quelli che metterebbe una marca di alimentazione industriale. Se hai una possibilità di cambiamento, che sia questo: cucina. Lei sostiene che si dovrebbe ritornare a mangiare ciò che cucinavano nostre nonne. Allora non c'erano tanti studi sulle proprietà degli alimenti. Queste conoscenze hanno contaminato l'alimentazione? La scienza della nutrizione ci ha aiutato a mangiare meglio. In certi casi ha reso le cose peggiori. Come quando ci hanno detto di sostituire il burro animale con la margarina vegetale. Entrambe contengono ingredienti artificiali molto pericolosi per la salute. Si! In questo caso avremmo dovuto ascoltare nostre nonne!
Che pericolo vede nel biologico? L'etichetta bio è affidabile per quanto riguarda la crescita del prodotto senza fertilizzanti artificiali e pesticidi chimici. Però le regole non sono tanto esigenti come dovrebbero.
Come la crisi sta influenzando il modo di mangiare? Ci sono due tendenze contraddittorie. La gente sta diminuendo le proprie esigenze e ricorrendo sempre più a ristoranti di cibo spazzatura, quello più economico. È scoraggiante. D'altra parte, sempre più gente cucina in casa (per evitare spese fuori) e per di più coltiva un proprio orto. Questo presuppone abitudini più salutari. [...] Continua...
COME NUTRIRE IL MONDO QUANDO FARA' PIU' CALDO
COME NUTRIRE IL MONDO QUANDO FARA' PIU' CALDO

di Edward Goldsmith

Va detto innanzitutto che il cambiamento climatico è in assoluto il problema più preoccupante che l'umanità abbia mai dovuto affrontare. Il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC), nella sua ultima relazione dichiara che in questo secolo si potrebbe verificare un aumento della temperatura media del pianeta fino a 5,8 gradi. Questa cifra non tiene conto di una serie di fattori critici quali la distruzione delle foreste tropicali e di altre aree ricoperte di vegetazione. Tali aree contengono quasi la stessa quantità di carbonio oggi presente nell'atmosfera: seicento miliardi di tonnellate. La maggior parte di queste, molto probabilmente, verranno rilasciate in atmosfera nei prossimi decenni a causa delle crescenti attività, incontrollate, di gigantesche multinazionali del legno. Continua...
CARTA PER IL RINASCIMENTO DELLA CAMPAGNA
CARTA PER IL RINASCIMENTO DELLA CAMPAGNA

di W.Berry, V.Shiva, G.Pucci e M.Pallante

L’agricoltura con le attività forestali è indispensabile alla sopravvivenza umana. La campagna provvede a tutti i bisogni fondamentali di acqua, aria, biodiversità, cibo, energia, fibre (cotone, lana, lino ecc) e a tutti i materiali da costruzione. La terra è sacra, non l’abbiamo fatta noi. È la dimora naturale di ogni essere vivente. Sulla terra si fonda l’identità delle comunità umane se non è alienata, frammentata e non è basata su mere considerazioni utilitaristiche. Il suolo su cui camminiamo è mescolata la polvere dei nostri antenati; i nostri corpi, morendo, arricchiscono la terra dimostrando che essa non ci appartiene ma noi apparteniamo alla terra. La campagna è una comunità vivente di innumerevoli organismi e come un corpo deve essere nutrita, curata, fatta riposare.
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SE L'ITALIA DIVENTA UN'AREA METROPOLITANA
SE L'ITALIA DIVENTA UN'AREA METROPOLITANA

di Antonio Castaldo

Superfici agricole ridotte di 190 km quadrati all’anno Né campagna né città, i segni di un’erosione quotidiana. La città divora il paesaggio, lo rimastica e lo sputa via trasformato. Una devastazione inarrestabile consumata giorno dopo giorno, con i tempi lunghi ma inesorabili dello sviluppo urbanistico. «Il disastro ai danni del paesaggio non sta tanto nello scandalo dei grandi abusi e dei mostri edilizi, quanto nell’erosione continua, quotidiana, che si manifesta sotto i nostri occhi e rischia di cancellare il confine tra città e campagna».
 L’allarme è contenuto nel rapporto annuale della Società Geografica Italiana, un viaggio nel Paese dimenticato, e molte volte oltraggiato, dei campi sconfinati, delle fattorie, delle piccole coltivazioni intensive. In termini tecnici si parla di consumo del suolo. Negli ultimi cinquant’anni il cemento ha soffocato una superficie di 3,5 milioni di ettari, una regione verde pari a Umbria e Lazio messe insieme, fatta di boschi, terreni agricoli e pascoli. È il fenomeno dello sprawl, di un’espansione cioè «sdraiata», priva di qualsiasi pianificazione, un modello di urbanizzazione disperso e a bassa densità che «aggredisce la bellezza dei paesaggi sfigurandoli e annullandone le caratteristiche identitarie sotto una massa indifferenziata di elementi artificiali anonimi e spesso volgari». Il peso dell’esplosione metropolitana grava in gran parte sulle superfici agricole, che si riducono di 190 chilometri quadrati all’anno ...Continua...
MARIO PIANESI E UN PUNTO MACROBIOTICO
MARIO PIANESI E UN PUNTO MACROBIOTICO


di Mariano Pallottini

Tutti ne abbiamo coscienza, i dati allarmanti sullo stato di salute del nostro pianeta si moltiplicano. Nel mondo un abitante su otto soffrirebbe di fame, si stimano più o meno 870 milioni di persone, la maggior parte in Africa.Gravi e impressionanti i dati sulla degradazione dei suoli, spesso irreversibile (conosciuta come desertificazione), che affliggerebbe già il 24 per cento delle terre emerse, con circa 1,5 miliardi di persone interessate.
Problemi gravissimi, di cui tutti noi ci dovremmo interessare, riguardano lo stato di fertilità dei terreni agricoli, la qualità dei semi coltivati, l’inquinamento delle falde, la deforestazione, il consumo di acqua, lo sfruttamento del lavoro, l’aumento dei malattie croniche per regimi alimentari errati.Qualcuno ha ipotizzato che questi sono i mali del “capitalismo imperante”. Vero oppure no, questa modalità di produzione ha causato e continua a moltiplicare problematiche a cui non si sa dare nessuna soluzione. Per la Fao, serve a poco aumentare la quantità prodotta di cibo per combattere la fame nel mondo, è il modo e la qualità della sua produzione che va radicalmente ripensata. Con queste prerogative la domanda è solo una: “Chi ci salverà?”
Non aspettatevi di trovare la risposta sulle pagine di Life Marche, quello che vi possiamo dire però è che c’è un uomo, un marchigiano di buona volontà, che dopo 40 anni di sperimentazioni, sta raccogliendo gli straordinari frutti dell’applicazione delle sue ricerche in differenti settori facenti capo ad un unico approccio produttivo e consumistico che sembrano dire che sì, la soluzione a tutti i problemi del mondo c’è… Life Marche non è un magazine sensazionalistico, e quanto già affermato proveremo a dimostrarvelo con la bellissima storia di Mario Pianesi e del suo movimento “Un Punto Macrobiotico”.
Dovevamo semplicemente raccontarvi della Macrobiotica Marchigiana e invece stiamo per narrarvi una storia straordinaria che, evolvendo sempre più in fretta e senza clamori sui media, potrebbe portare presto anche ad un NobelMario Pianesi nasce a Tirana, in Albania nel 1944 da madre montenegrina e padre marchigiano. Negli anni ’70 partendo da una formazione autodidattica organizza già corsi serali e studi sulla nutrizione. Fondamentale è la lettura del testo “Zen Macrobiotica” di George Oshawa Continua...

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