Mariagrazia De Cola
luglio 2001
E' passato poco più di un mese dall'incubo di Genova e ancora non mi do' pace, ne risento gli effetti soprattutto psichici ed emotivi. E' a Genova che penso al mattino quando mi sveglio. E' Genova che mi accompagna la sera alla soglia del sonno. Sonno agitato, sogni ricorrenti, bruschi risvegli. E' Genova il mio pensiero fisso durante il giorno, che si intrufola ancora costantemente nella mia mente in questo fine agosto assolato, in queste notti di calma estiva qui in campagna, in compagnia dei grilli. No, la mia mente, il mio cuore, il mio tutto non è andato in vacanza, ha voluto continuare ad esserci a Genova, mentalmente, sempre presente, per non abbassare la guardia della memoria, degli avvenimenti, di quanto accaduto, di questa pagina nera della storia italiana.
Esserci a Genova, era questo che volevo, e
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