di Guido Dalla Casa
Generalità sui sistemi L’approccio che tenterò di usare è quello sistemico (meglio battezzato come sistemico-olistico), in cui si considera ogni processo sempre insieme a tutte le sue cause e conseguenze, tenendo conto che qualunque parte influisce su qualunque altra, che a sua volta interagisce di ritorno. Ovvero, le parti in realtà non esistono. In ultima analisi esiste solo il Sistema Totale, perché tutti i suoi sottosistemi sono in realtà “aperti”, cioè hanno qualche scambio con l’esterno, anche se talvolta molto piccolo.
In genere abbiamo a che fare con sistemi complessi, di cui faremo qualche cenno. Risulterà evidente che, in un sistema complesso, un problema non può essere risolto mediante scomposizione nelle sue componenti. L’usuale approccio analitico, o lineare (tipico dell’attuale paradigma cartesiano- newtoniano) è fuorviante e può portare a gravi errori.
L’evoluzione dei sistemi complessi non avviene in modo lineare: dopo un certo tempo, il sistema si trova in un punto detto di biforcazione-instabilità (*) e/o comincia ad avere improvvisamente un andamento caotico. In ogni caso, dopo un tempo finito (che in alcuni casi può essere anche molto lungo) l’andamento diventa assolutamente imprevedibile anche in linea teorica. Per molti scienziati- filosofi, tutto questo significa che si manifestano fenomeni mentali, in quanto avviene una “scelta” da parte del sistema. Mentale non significa necessariamente cosciente, come ben noto dopo un secolo di psicoanalisi.
In ogni caso, si ha l’emergenza di qualcosa di completamente nuovo, si ha un processo creativo.
Le proprietà di un ipotetico sistema lineare sono additive, cioè gli effetti nel sistema sono la somma dei singoli effetti dei componenti: non compaiono nuove proprietà che non siano già presenti nei singoli elementi. Nei sistemi complessi invece compaiono proprietà nuove a causa delle influenze reciproche fra tutti i componenti, che interagiscono fra loro attraverso una rete di relazioni matematicamente non lineari. Esempio: un termitaio è un sistema altamente complesso. Invece un mucchio di sabbia ha un grado di complessità bassissimo. Complesso è molto diverso da complicato. Una macchina può essere complicata ma avere un basso livello di complessità, come in
genere i sistemi esclusivamente meccanici.
Gli esseri viventi hanno un altissimo livello di complessità (uno stimolo in un punto si ripercuotesu tutto il sistema), ma anche gli ecosistemi sono di norma molto complessi e quindi sono esseri senzienti, anche se non viventi in senso strettamente biologico. In particolare, come esempio, un termitaio o un alveare sono esseri collettivi. Se si considera che tutti i sistemi sono in realtà interconnessi, ne consegue che la presenza della mente è un fenomeno universale.Continua...