Non abbiamo nulla se non la nostra libertà. Non abbiamo nulla da darvi se non la vostra libertà. Non abbiamo legge se non il singolo principio del mutuo appoggio tra individui. Non abbiamo governo se non il singolo principio della libera associazione. Non potete comprare la Rivoluzione. Non potere fare la Rivoluzione. Potete solo essere la Rivoluzione. È nel vostro spirito, o non è in alcun luogo
Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca. La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi. La tua auto è giapponese e il tuo caffè è brasiliano. Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano. La tua pizza è italiana e la tua camicia è hawaiana. Le tue vacanze sono turche tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare il tuo vicino di essere…. Straniero.
IL NUOVO MOVIMENTO R2020: INTERVISTA A SARA CUNIAL
di Annalisa Jannone
A distanza di qualche giorno dalla nascita del progetto R2020, Annalisa Jannone intervista Sara Cunial che in questi anni ha dato voce a chi difendeva il proprio territorio dall’inquinamento, dalle frodi ambientali e dalla censura mediatica. In questo articolo l’onorevole ci spiega come è nata questa iniziativa e quali sono le finalità.
In questi ultimi due anni mi è capitato di scrivere approfondimenti su conflitti ambientali e sanitari per Italia che Cambia. Mi occupo di ecologia e salute da molti anni e ho sempre cercato di dare il mio contributo a partire dalle mie scelte personali.
Grazie a questi articoli ho seguito da vicino alcuni temi e intervistato diverse persone. Così moltissime volte ho incontrato l’on. Sara Cunial. Infatti grazie a lei si sono svolte in Senato moltissime conferenze stampa in cui comitati popolari, esperti, ricercatori indipendenti, associazioni scientifiche, medici, avvocati, semplici cittadini e giornalisti hanno potuto spiegare lo stato delle cose in merito ai diversi conflitti territoriali. Grazie a Sara Cunial noi giornalisti, ed esperti a vario titolo, abbiamo potuto avvicinarci alle istanze di quei cittadini che difendono il loro territorio dall’inquinamento, dalle frodi degli organi di controllo, dai conflitti d’interesse, dalla censura mediatica. Così i problemi dei pesticidi, del glifosato, dei fanghi, dell’agricoltura tossica, dell’inquinamento delle acque dai Pfas, delle grandi opere inutili ed energivore, degli inquinanti nei vaccini, della costante cessione del diritto alla salute agli interessi delle grandi industrie e delle mafie, hanno potuto venire a galla.
In questi anni io ho visto e ho ascoltato. Quindi ho voluto intervistare Sara Cunial per approfondire, direttamente con la persona che ha contribuito a idearla, questa proposta di coordinamento delle varie “resistenze” in giro per l’Italia: R2020.
Che cos’è R2020?
R2020 è un invito a sedersi insieme e parlare. Confrontarci, ascoltarci, inventarci, riconoscerci e capire insieme come unirci per essere efficaci. Ognuno con le proprie peculiarità. Ciascuno con la propria identità. Tanti giornali hanno parlato di partito, non è così. Siamo in una fase embrionale.
Perché è nata?
L’idea nasce come risposta ai tanti che in questo momento ci hanno contattato e ci hanno visto come punto di riferimento all’interno delle istituzioni. In tanti sentono il bisogno di agire. La situazione è tragica sotto tutti i punti di vista: democratico, sociale, ambientale, economico… tantissime persone se ne stanno accorgendo e si stanno rendendo conto che adesso è il momento di esserci. Per questo invitiamo tutte le associazioni, i comitati, i gruppi di cittadini, gli amministratori locali, i politici… tutti coloro che già stanno lavorando per il Bene Comune, per il Diritto alla Vita, per la difesa della nostra Costituzione, di partecipare il 30 giugno. E poi da lì in poi decideremo insieme…
Programma politico?
Non c’è ancora nessun programma politico. Ci sono dei valori condivisi, che abbiamo scritto nel sito e delle priorità che per noi non sono rimandabili. Chiediamo l’immediata sospensione dell’emergenza per Coronavirus, il ripristino della Costituzione e il rispetto dei nostri diritti di libertà, dignità e autodeterminazione. Parliamo di sovranità alimentare, monetaria e individuale. Contro le grandi opere inutili, le colate di cemento e il consumo di suolo, la devastazione ambientale, gli Ogm, i pesticidi, il 5G e qualsiasi tecnologia applicata senza rispettare il principio di precauzione. Siamo per un’agricoltura libera dai veleni, una moneta che sia davvero bene comune, un’educazione che valorizzi la scoperta di sé e del mondo, una scienza che non sia dogma, una ricerca indipendente e una medicina che sia in primis prevenzione. Sembrano questioni lontane ma è tutto estremamente connesso: si tratta di mettere la salute dei cittadini, il ben-essere delle persone e il rispetto per la vita sopra qualsiasi altro interesse.
Quali sono le finalità?
Far incontrare tutti questi mondi. Portare avanti obiettivi comuni, condividere buone pratiche, azioni rivoluzionarie, collettive e personali. Tante realtà stanno già agendo in questo senso sui territori, sono piccole ma estremamente efficaci. Facciamone tesoro e diamogli voce, facciamole conoscere e permettiamo anche ad altre persone di prendere spunto da ciò che già oggi funziona. Tutto questo per moltiplicare i fuochi di resistenza su tutto il nostro territorio nazionale.
Quali sono gli strumenti decisionali che utilizza R2020?
Quello che proporremo è un’organizzazione orizzontale, aperta e inclusiva, in cui i tre principali protagonisti – cittadini, tecnici e politici – si possano confrontare e agire per predisporre una Programmazione comunitaria, intesa come insieme di azioni concrete per migliorare il proprio territorio e rispondere alle esigenze della comunità. Crediamo fortemente nel processo e nell’intervento comunitario per infondere nella democrazia processi partecipativi, di risorse tecniche e di cittadinanza, che permettano di prendere decisioni politiche più appropriate tenendo conto dei bisogni di ciascuno. Pensiamo per esempio a quello che sta succedendo in tanti comuni italiani in tema di 5G o di tutto ciò che si potrebbe fare se vi fosse una capillare condivisione delle informazioni e una reale collaborazione tra saperi. Tante persone sono pronte a mettersi a disposizione, con i rispettivi talenti e professionalità per la propria comunità. Non è più tempo di delegare. È tempo che ciascuno si prenda la responsabilità della propria Vita e della propria Terra.
di Annalisa Jannone Italia che Cambia 5 Giugno 2020