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TAR DEL LAZIO CONTRO LA MORIA DELLE API
Il Tar del Lazio nella tarda serata del 19 novembre ha respinto i ricorsi di tre grandi multinazionali chimiche, colpite dalla sospensione dei concianti a base di neurotossici considerati la causa della morìa di api. I ricorsi miravano a sospendere l'esecuzione del provvedimento con il quale il Ministero della Salute ha vietato in via cautelativa il loro utilizzo, perchè ritenuto causa della moria di api che ha decimato gli alveari nel nostro paese nell'ultimo anno.
Nel darne notizia, il Consorzio CONAPI che raggruppa più di mille apicoltori professionali italiani, ricorda che "i tre colossi internazionali produttori delle molecole non avevano presentato singolarmente ma contemporaneamente la richiesta di sospensiva, chiedendo ed ottenendo la procedura di massima urgenza". Una decisione, quest'ultima, che ha reso particolarmente difficile la possibilitá di opporsi al ricorso in giudizio da parte delle rappresentanze del mondo apistico. Nonostante la procedura d'urgenza Conapi e Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) erano riusciti comunque a costituirsi in tempo utile quale controparte.
"Questa sentenza costituisce una grande vittoria - commenta Diego Pagani, presidente di Conapi - perchè il Tar non ha ritenuto valide le motivazioni addotte dalle tre multinazionali. Soprattutto, ha ritenuto, affermo testualmente, che nel bilanciamento dei diversi interessi, la preservazione dei cicli naturali assicurata dalle api, che coinvolge la produzione non solo del miele ma anche delle piante e della frutta, appare prevalente rispetto agli interessi meramente economici delle tre societá. Si tratta quindi veramente di un grande successo per chi crede e lavora per un'agricoltura pulita. Adesso non dobbiamo però abbassare la guardia, sia perchè è possibile un ricorso al Consiglio di Stato, sia perchè dobbiamo fare in modo che tale divieto d'uso dei neonicotinoidi diventi definitivo. E questo perchè si tratta di un problema che non riguarda solo gli apicoltori ma tutto l'ambiente e quindi tutti i cittadini".
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