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Raffaello a Roma 19 maggio - 27 agosto 2006
E’ la prima mostra che Roma dedica a Raffaello con oltre cinquanta opere per un valore complessivo superiore al miliardo di euro. La mostra della Galleria Borghese vuole indagare la produzione pittorica di Raffaello Sanzio negli anni tra il 1505 e il 1508, in cui l’artista, prossimo a stabilirsi a Roma, dipinge la Deposizione, tuttora conservata nel Museo Borghese e getta le basi per quel rivoluzionario passaggio dalla struttura compositiva tradizionale alla concezione dinamica dello spazio che si compirà con la realizzazione degli affreschi delle Stanze Vaticane. E’ la prima grande mostra di taglio monografico che Roma dedica all’artista, anche se questo può sembrare paradossale, essendo Raffaello il pittore ‘romano’ per eccellenza. E’ Raffaello infatti che, giunto a Roma, con geniale sintesi formale, stabilisce una volta per sempre l’immagine stessa della dottrina, traduce i contenuti religiosi in immagini di tale forza che da allora l’intera civiltà occidentale si confronterà o si scontreà con essi. E’ una iconografia che non è più mutata sino ai nostri giorni. Lo scopo della mostra è proprio quello di indagare come, da un punto di vista formale, stilistico, compositivo, spaziale, questa visione universale prenda forma e come l’artista, da ottimo pittore umbro e poi fiorentino, divenga il Raffaello ‘romano’, il grande pittore di storia. Si tratta di uno dei fenomeni più sorprendenti e rivoluzionari della storia dell’arte occidentale, perché sono stati pochi gli artisti capaci di operare un cambiamento così radicale su se stessi, rinascendo dalle proprie ceneri. Cambiamento che si riflette, passo dopo passo, nella tormentata realizzazione della Deposizione. Appena s’immerge nell’effervescente clima di Firenze, Raffaello assimila le innovazioni di Michelangelo e Leonardo e affronta i due temi capitali della sua arte: il movimento e lo spazio. Presto impara a concepire le figure in movimento mentre il disegno diventa “la perfetta misura” ovvero la media proporzionale tra le bellezze, dunque universale. Raffaello appare quindi come pittore divino nel senso etimologico del termine, ovvero la sua pittura è come se fosse qualcosa che è sempre esistita, mai realizzata da alcuno, perché è così perfettamente naturale che crea un mondo parallelo, assolutamente verosimile, dove regna un’armonia totale che diventa quasi impossibile percepire. E’ una mostra che può essere realizzata solo alla Galleria Borghese, poiché in essa si trova l’opera capitale per la comprensione di questo passaggio, la celebre Deposizione, opera che per dimensioni e delicatezza è inamovibile. In questa occasione, per la prima volta, la Pala della Deposizione verrà ricomposta in tutte le sue parti (cimasa, predella e fregio), seguendo le più recenti ipotesi di studio riguardanti la struttura originale dell’ancona lignea, con la serie completa degli studi e dei disegni preparatori a documentare ogni passaggio relativo alla genesi e alla lenta trasformazione dell'idea iniziale: la loro presenza accanto alla Pala originale costituisce un irripetibile momento di riflessione, mai avvenuto fino ad oggi.
E’ confermata la presenza alla Galleria Borghese di una serie di capolavori assoluti, in Italia per la prima volta quali la Belle Jardinière che il Louvre non ha mai prestato all’estero e che verrà accostata al cartone preparatorio dalla National Gallery di Washington, la Madonna Colonna dalla Gemaldegalerie, la Sacra Famiglia con l’agnello dal Prado, la Madonna Esterhazy da Budapest, la Madonna Aldobrandini e il Sogno del Cavaliere dalla National Gallery di Londra, la Madonna dei Candelabri da Baltimora, il Ritratto virile dalla Liechtenstein Collection. A questi vanno aggiunti i disegni preparatori dal British Museum, dall’Ashmolean, dal Louvre, da Lille, da Parigi e dal Metropolitan Museum. In totale verranno esposte in mostra 24 tavole e 26 disegni, per la maggior parte mai viste in Italia, oltre a circa dieci capolavori di confronto di artisti coevi dalle collezioni della Galleria Borghese. Lo sforzo organizzativo è di enormi dimensioni, il solo valore assicurativo complessivo delle opere in mostra è superiore al miliardo di euro che rappresenta un record per una esposizione in Italia. La mostra è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, organizzata da Mondomostre e curata da Anna Coliva. Il catalogo è edito da Skira. La mostra si avvale della collaborazione del Corriere della Sera e di Alitalia, sponsor tecnico è Serono.
Sussidi audiovisivi, musiche e sofisticate applicazioni multimediali permetteranno di capire e di approfondire ciò di cui gli originali, con la loro presenza, forniscono smagliante testimonianza. L'evento e' accompagnato da un'iniziativa singolare, si tratta di un originale interpretazione musicale di alcuni quadri di Raffaello in esposizione, nonche' della vita stessa del grande genio, ad opera dell'artista pittore-musicista Rino Capitanata nove brani musicali ispirari ad alcuni dei piu' importanti quadri , di cui alcuni di proprieta' della galleria Borghese. La compilation e' stata prodotta dall'artista stesso attraverso la sua etichetta discografica CapitanArt e in vendita presso il book-shop della Galleria Borghese. Capitanata è un artista non nuovo a questo tipo di realizzazioni musicali strettamente legate all’interpretazione dell’arte pittorica. Annovera infatti nella sua lunga carriera di musicista una serie di produzioni che partono già dagli anni ’70 quando accompagnava musicalmente le sue “personali” alla galleria "Il Saggiatore" in via Margutta a Roma. Passando poi Salzburg Concert, il cd realizzato per il Gallerista Andre' Holzmeisteinal al Landestheater.dove la sua musica interagiva con opere di Cézanne, Monet, Van Gogh, Kandinsky. Raccolta di brani utilizzata anche dalla National Gallery di Londra per una retrospettiva sugli Impressionisti. Per poi giungere alla grande opportunità di tradurre in note e accordi, grazie alla sua sensibilità di musicista-pittore, i chiari-scuri, la passione e il misticismo dell’arte di Caravaggio per la mostra che si e' tenuta a Palazzo Reale a Milano, e di Leonardo da Vinci alla galleria degli Uffizi. Gustare un quadro potendo immergersi nella magia dei colori e delle immagini, in compagnia della musica, risulta un’esperienza unica e totalmente coinvolgente. Ci spinge ad andare oltre il senso della vista e farci vivere la pittura in una nuova dimensione di compartecipazione sensoriale globale. info Galleria Borghese. www.galleriaborghese.it Info Capitanata: www.capitanart.it
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