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PAGINE VIOLA E' A ROMA E NEL LAZIO
Pagine Viola è la rivista bimestrale per la crescita, il benessere, l’equilibrio personale e del pianeta. Nasce dalla consapevolezza del fatto che Roma è ben altro, o meglio non solo la città che appare agli occhi di tutti: caotica, materialista, frettolosa, e anche un po’ addormentata e provinciale. E’ anche un centro di intensa attività e ricerca spirituale, forse nascosto e un po’ clandestino, ma non per questo meno vibrante ed attivo. E’ proprio per dare voce a questo mondo metaforicamente sotterraneo che abbiamo creduto opportuno creare queste Pagine Viola, che non vogliono essere solamente una rivista di approfondimento con articoli e studi , ma una vera e propria comunità virtuale aperta a tutti coloro che seguono con interesse, praticano o sono semplicemente incuriositi da discipline orientali, medicina e terapie alternative, esoterismo, ecologia, Arte e spiritualità più in generale. Una vera e propria directory dunque, costantemente ampliata ed aggiornata, uno scambio di informazioni su tutto ciò che di alternativo, spirituale e “olistico” offre la capitale.
Ma perché la scelta di questo nome? Il viola è sempre stato sia nell’antichità che in numerose culture diverse dalle nostre un colore preziosissimo, associato al potere ed alla spiritualità. Il pigmento usato per tingere i tessuti veniva infatti estratto da un mollusco raro e difficile da catturare, che vive nei fondali rocciosi del Mediterraneo e di mari di alcuni paesi del Centro America e dell’Estremo Oriente. Tale colore fu particolarmente apprezzato da Fenici, Ebrei, Persiani, Egiziani, Romani, Bizantini e Giapponesi. Nonostante il ventaglio di diverse culture, simbologia e connotazione del viola sembrano rimanere comuni ed immutabili. Lo si associa dunque al potere ed alla nobiltà, ma soprattutto alla sfera spirituale. Questo anche perché il viola è l’ultimo colore dell’arcobaleno visibile all’occhio umano: oltre il viola vi è ciò che non è percepibile , ciò che può essere chiamato un mondo Altro, esistente benché non visibile. Simbolicamente tale colore è quindi uno spartiacque: segna la fine di ciò che si conosce e l’inizio di ciò che è Ignoto. Abbiamo dunque scelto questo colore come sfondo, nome e filo conduttore della nostra opera.
http://www.pagine-viola.it/
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