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MOVIMENTO 5 STELLE VERSO IL 30%
I sondaggi avevano dato, sino alla scadenza consentita, il Movimento 5 Stelle in una forbice tra il 12 e il 16 % ma tra la fine di gennaio e la prima settimana di febbraio un po’ tutti i sondaggisti avevano cominciato a notare sia un trend decisamente in crescita per Il Movimento 5 Stelle sia il permanere di una altissima percentuale di intervistati che si rifiutavano di rispondere e ancora un 30-35% di elettori che si dichiaravano totalmente indecisi.
Ai primi di febbraio diversi istituti di sondaggi si sono riuniti e hanno concordato che, nella attuale situazione, vi è una incapacità naturale dei sondaggi di dar conto realmente della consistenza sia delle forze politiche nuove come il Movimento 5 Stelle sia dei consensi per le forze politiche minori.
Intorno al 6 febbraio, diversi sondaggi di Sky, SWG, e Raitre si spingevano più in là attribuendo un consenso per il M5 stelle intorno o superiore al 18% (sino al 18,8)e dando per scontato che una previsione finale di minima prevedeva una possibile affermazione al 20%.
Da allora sono trascorsi altri 10 giorni, la campagna elettorale è andata avanti, gli italiani hanno assistito ad altri 10 giorni di consueta ridicola campagna elettorale all’italiana, hanno potuto rivedere tutti insieme gli esponenti politici della Casta ed assistere alle loro consuete mirabolanti balle elettorali.
Giorno dopo giorno, Beppe Grillo , al ritmo di 2 -3 comizi al giorno, ha proseguito il suo Tsunami Tour a piazze piene, pienissime, poi strapiene e stracolme. Le foto delle piazze stracolme assolutamente dappertutto, con il sole con il vento con la neve e il gelo non hanno paragoni con l’intera storia politica elettorale dal dopoguerra in poi. Un semplice indicatore che mostra come qualcosa di estremamente nuovo e importante stia per accadere.
E per contrasto tutti gli altri che evitano accuratamente le piazze e si incontrano in piccoli cinema teatri e sale per conferenze.
Praticamente assente sulle televisioni e con tutti i mezzi di informazione straordinariamente diffamanti su di loro, Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno riempito le piazze praticamente di tutti i capoluoghi delle province italiane.
Un tam tam sulla rete porta le notizie degli eventi successivi, una marea umana di blogger fanno fronte agli attivisti a pagamento del Pd assunti per fare propaganda sul Web. Ogni giorno folle imponenti assistono e partecipano ai comizi delle 5 Stelle.
E in parallelo, ogni giorno notizie di altri scandali, altri arresti altri processi per le caste una sequenza infinita che risveglia anche i defunti.
Da alcuni giorni se entri nei bar cogli con l’orecchio 5 Stelle, se parli con il benzinaio ti dice che voterà 5 Stelle, sconosciuti ti si mettono a parlare per strada e con enfasi liberatoria arrivano a dirti che voteranno 5 Stelle.
Dopo aver cercato di ignorarlo negli ultimi giorni e dopo aver fatto finta di far loro alcuni dei punti del M5S, il Movimento 5 Stelle è sotto attacco frontale da parte di Bersani, Berlusconi e Monti e tanti altri . Finanche una Laura Puppato, che non è proprio l’ultima del Pd in una sciocca polemica campata per aria e inconsistente sul sessismo del Movimento 5 Stelle.
E questo non è solo perché sono gli ultimi giorni di campagna elettorale e la si spara sempre più grossa ma avviene perché i grandi partiti commissionano ogni giorno una infinità di sondaggi elettorali anche molto specifici e riescono ad analizzare il dato continuo di un loro continuo assottigliarsi di fronte a un Movimento 5 Stelle in perenne crescita.
Quale è la posta in gioco? Dal 20% di consensi del Movimento 5 Stelle in poi, né Berlusconi ne Bersani hanno più la sicurezza di governare finanche alleandosi con Monti e con i loro piccoli satelliti clientelari ( SEL, UDC etc etc).
E oltre il 20% clamorosamente il Movimento 5 Stelle, alla prima contesa elettorale nazionale, diviene condizionante e come si suol dire ago della bilancia nel parlamento italiano.
Anche Beppe Grillo che sino a qualche giorno fa annunziava nei comizi in giro per le piazze italiane (e sempre applauditissimo) che nel giro di 3 anni erano diventati: la terza, la seconda la prima forza politica italiana, negli stessi giorni ha tralasciato di dire che erano diventati la terza forza politica, cominciando dalla seconda (forse dato già conquistato ed acquisito).
In contemporanea spuntano dappertutto nuovi gruppi del Movimento 5 stelle, praticamente presenti ormai in ogni comune, anche nei più piccoli e sperduti.
Difficile prevedere quale risultato si prepara per le elezioni del 24 e 25 febbraio, cioè tra 10 giorni solamente, per il Movimento 5 Stelle e di che entità sarà il suo boom elettorale.
Ma se è sopra il 20 % di quanto è sopra, per destare così tanta preoccupazione tra i politicanti della Casta ? sicuramente tra il 22-24 e forse il 26%, una cosa comunque mai avvenuta dal dopoguerra ad oggi.
E forse anche con lo spazio per una crescita ulteriore che lo porterebbe al 30% e oltre, divenendo realmente la prima forza politica nazionale e mancando per un soffio la maggioranza relativa in parlamento con la legge porcellum.
Tutti gli altri partiti nonostante le clientele radicate su tutto il territorio, il ricatto lavorativo, la totalità dell’informazione televisiva e dei giornali e riviste (da loro sovvenzionati) dalla loro non possono far niente di fronte a questa esplosione di volontà popolare che è ormai definitivamente stufa di una classe politica da galera e pronta per una rivoluzione culturale.
Non la hanno saputa prevedere ne affrontare con l’arroganza e l’incompetenza che li contraddistingue. Avevano percepito qualcosa e pensato che sarebbe bastato anticipare all’inverno le elezioni e accorpare le nazionali con le regionali.
Come si suol dire Dio rende folli coloro che vuol perdere.
Una nuova Italia è alle porte, nuove generazioni ed una nuova fresca e pulita – per ora - classe dirigente (in formazione) che si sono presentati e rivendicheranno la loro centralità.
Comunque vadano saranno elezioni storiche poiché demarcheranno l’inizio di una nuova epoca, naturalmente densa di speranze e di rischi, sanciranno l‘inizio della fine per il duopolio destra-sinistra e comunque vadano il Movimento 5 Stelle ha già vinto, se il 30 non sarà già immediatamente raggiunto, lo sarà nei prossimi 6 mesi.
Una prima sentenza per le caste che hanno rovinato l’Italia ed una bella lezione per gli eterni indecisi, narcisisti, opportunisti o trasformisti, come Santoro e tanti altri.
Buona rivoluzione a tutti.
Maurizio Di Gregorio Redazione FioriGialli
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