Falco, Oberto Airaudi, fondatore e ispiratore di Damanhur, ha lasciato il corpo alle ore 23.12 di domenica 23 giugno 2013, nella Comunità di Aval, in cui abitava dal 1980 insieme ad altri cittadini di Damanhur.
Falco aveva sessantatré anni, e da alcuni mesi era stato colpito da un tumore al fegato, che ha affrontato, secondo la visione della salute che ha sempre propugnato, senza alcun accanimento terapeutico.
A metà marzo, con uno scritto sul quotidiano di Damanhur, aveva fra le righe indicato come la salute lo stesse lasciando, invitando - come da sempre nel suo stile - i damanhuriani a stringersi intorno ai loro ideali con l'amicizia e l'affetto che da anni indicava come traguardo da raggiungere collettivamente.
Nel giro di pochi mesi le sue condizioni sono rapidamente peggiorate ma Falco ha continuato a portare avanti i propri impegni, compresi i due incontri pubblici che settimanalmente animava, al giovedì sera e al venerdì pomeriggio, aggiungendo ancora eventi, corsi e colloqui individuali con i cittadini.
L'intensità con cui ha vissuto fino all'ultimo dei giorni, senza mai far mancare il suo umorismo e dedicando ogni sforzo a far crescere la consapevolezza e l'unione tra le persone, sono un esempio per tutti.
Prima di andarsene ha ceduto tutte le sue proprietà disponibili a Damanhur perchè, come ha affermato più volte, come era arrivato nudo sul pianeta, così lo lasciava.
Nei suoi ultimi messaggi ha esortato gli altri a seguire il suo esempio, a donare il proprio contributo per la realizzazione di un sogno condiviso - Damanhur - e per la continuazione delle opere nei Templi dell'Umanità, perchè, come ha ribadito negli anni, in un percorso coerente la crescita spirituale passa attraverso il sostegno concreto a ciò in cui si crede e a cui si riconosce valore.
Falco ha investito la sua intera esistenza per questo e la sua natura straordinaria e umana, geniale e sensibile, lascerà per sempre un segno indelebile in ciascuno di noi.