Riformare la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea nella direzione della sostenibilità: è questo l’appello emerso dal convegno "Cambiare la Pac per un'agricoltura in grado di riconciliare economia ed ecologia", tenutosi il 29 ottobre scorso a Roma, organizzato da ben 13 associazioni diverse (Aiab, Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, Fai, Federbio-Unione Nazionale Produttori Biologici e Biodinamici, Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, Italia Nostra, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Pro Natura, Società iItaliana ecologia del paesaggio, Touring Club italiano e Wwf), che si sono confrontate con Coldiretti, Confagricoltura e Cia e con i rappresentanti delle Regioni e del ministero delle politiche agricole.
In un documento congiunto sottoscritto da tutte le associazioni partecipanti si sottolinea la grave situazione del comparto agricolo in Italia, accompagnato da una crisi generalizzata della biodiversità e ad un sempre crescente consumo del suolo, tutte spie inequivocabili di un modello di agricoltura non più sostenibile. Secondo le associazioni, è necessario trovare il modo di mettere in stretta relazione sostenibilità ambientale ed economica, in modo da restituire all’agricoltura “un ruolo centrale nella ricostruzione delle condizioni ambientali ed economiche della produzione”.
“Ci troviamo di fronte ad un paradosso – si legge nel comunicato - le imprese che hanno sostegni dalla PAC non hanno futuro sul piano economico e le imprese che invece possono avere un futuro non hanno sostegni. La riforma della PAC per il periodo 2014 – 2020, in discussione al Parlamento europeo, deve affrontare questo paradosso. (…) In questo scenario l’agricoltura biologica assume un ruolo completamente nuovo rispetto al passato, utile per il futuro di tutta l’agricoltura, diventando metodo produttivo centrale dal quale partire per un nuovo modello di riferimento basato su valori etici e sociali e sulla tutela dei beni pubblici.”
Fonte: Federbio, WWF