La Rinnovata Pizzigoni, nasce per volontà di Giuseppina Pizzigoni (1870-1947), una maestra unica che seppe rendere questa scuola veramente “speciale”. Ce lo racconta meglio la preside, Giovanna Mezzatesta: «Questa è una scuola un po’ diversa dalle altre scuole primarie di Milano. Rispetto alle altre c’è molto più spazio all’aperto: abbiamo venticinque classi ed è raro che si trovino tutte venticinque in aula. Molto spesso infatti le classi fanno lezione fuori. Per esempio, qui un’attività che viene fatta svolgere agli alunni è quella della coltivazione delle piante: durante l’uscita per questa attività, in contemporanea gli alunni imparano l’italiano. I temi e le relazioni in questa materia, li fanno su argomenti come le piante o gli animali di cui si occupano all’esterno dell’edificio, negli ampi spazi della scuola. Oppure imparano la geometria, letteralmente “sul campo”. Gli alunni infatti studiano le forme dei piccoli appezzamenti di terra da coltivare che vengono loro affidati, secondo uno dei principali insegnamenti di Giuseppina Pizzigoni: dalla esperienza alla didattica. L’apprendimento deve essere deduttivo e non induttivo: questa è una delle caratteristiche principali del metodo Pizzigoni.»
L’essenza primigenia e profondamente attuale, che ritroviamo tutt’oggi alla base del metodo applicato alla Rinnovata è “rispettare il bambino e svilupparlo secondo verità e secondo natura”. Per Pizzigoni, il bambino deve vivere da “bambino veramente, non da bambino prodigio e neppure da bambino tipo” e deve imparare “senza lezioni vere e proprie, ma attraverso l’esperienza delle cose e del loro valore intrinseco e relativo … con l’uso delle cose stesse e con le relazioni volute … dall’esperienza personale”.
Il tutto tramite i laboratori, il concetto e la pratica delle lezioni all’aperto svolte nei mesi primaverili; l’attenzione alla formazione del carattere del bambino attraverso la sua esperienza psico-fisica. La differenza e la forza di questa scuola, rispetto a quelle “classiche”, sta nel fatto di avere 22.000 metri quadrati di parco con orti, piante e animali che entrano a far parte della didattica. Attività fisica, quindi, e non solo verbalismi. I bambini sono abituati a cambiare spesso l’aula per svolgere le numerose attività, senza dover essere costretti entro le quattro mura per otto ore al giorno. Ce lo ricorda ogni giorno il motto inciso all’ingresso della scuola, che recita: “Tempio la natura, scopo il vero, metodo l’esperienza”.
La presenza all’interno della Rinnovata di una vera e propria azienda agricola, inoltre, consente ai bambini di effettuare continue osservazioni dirette ed esperienze pratiche. Ad esempio: il latte si studia visitando una stalla di un agriturismo; il pane seminando, raccogliendo, macinando e cucinando il pane stesso; si coltivano poi piante da orto e medicinali; si fabbrica il sapone per capire com’è fatto; ci si prende cura di un apiario per conoscere le api, il miele e la cera.
Allo stesso modo la storia e la geografia si studiano viaggiando e visitando musei e monumenti. Vi è poi un giardino, utilizzato come una miniera di materiali da manipolare ed assemblare, che permette anche di comprendere il ciclo delle stagioni, il mutare delle condizioni metereologiche nel corso dell’anno e il passare del tempo.
Ai bambini viene così dato un insegnamento scientifico mediante il lavoro manuale e al tempo stesso viene trasmesso loro il valore della vita ed un profondo amore per la natura.