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<< torna indietro     argomento: Notizie & News del: 25/03/2013
News: LA RISPOSTA DEI CITTADINI ALLA MALA POLITICA E’ COMINCIATA IN VALSUSA

LA VALLE C'E'




LA RISPOSTA DEI CITTADINI ALLA MALA POLITICA E’ COMINCIATA IN VALSUSA

Con questa mail, inviata ad alcune decine di migliaia di amici, riprendiamo a pieno ritmo le attività di Ambiente Valsusa, il sito internet storico (nato nel 2001) sulla vicenda TAV Torino Lyon.
Grazie al lavoro ed al contributo di alcuni cittadini che da anni si impegnano a studiare progetti, verificare dati e raccogliere materiale sulla questione,  a giorni saremo in grado di proporre ai nostri amici lettori un sito più moderno e con una nuova veste grafica, contente  anche le notizie degli anni trascorsi.


In realtà l’obiettivo che abbiamo è anche quello di fornire dati non  truccati ai pochi residuali SI TAV che si ostinano a credere alle favole di Virano & Co. Infatti è fuori dubbio che molte persone abbiano cambiato idea semplicemente informandosi.


All’inizio della vicenda Torino-Lyon, il nostro è stato l’unico sito dedicato interamente al TAV; per fortuna oggi non siamo più soli, ci sono tanti siti no Tav  ed ognuno può specializzarsi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione: twitter, facebook, i video, riprese in diretta. Noi cercheremo di essere sempre all’altezza, il lavoro è tanto, non ci sono doppi fini, soltanto evitare gli sprechi, cosa non di poco conto  in questo difficile momento economico.


Ci occuperemo in particolare dello studio dei progetti ovvero la parte tecnica e di costi, cioè la componente economica ; cercheremo di aprire al contributo di tutti e saremo grati perciò a chiunque vorrà aiutarci con  analisi o scritti appropriati.
Alla maggioranza dei lettori non deve però sfuggire che sono anni che si sprecano risorse. Lo stesso Virano ammette  che sono stati realizzati almeno 11 studi sulla Torino-Lione. Qualcuno li ha commissionati. Altri li hanno pagati… i contribuenti, gli stessi che si vedono tagliati pensioni, sanità, scuola. Progetti inutili che però sono serviti  a coinvolgere nel tempo tutti i territori: sinistra Dora, destra Dora, Valsangone, val Cenischia, Val Clarea, zone pianeggianti di Pianezza, Rivalta, Rivoli, Settimo, fino ad arrivare a Montanaro per le discariche. Peggio non potevano fare, infatti oltre ai costi è aumentata una cosa sola: l’opposizione.

Bisogna ammettere che  solo dei fenomeni potevano riuscire nell’intento di aumentare i costi di un’opera inutile.  Fenomeni paraculati dalla mala politica e qualcuno sostiene anche dal malaffare.
Altro risultato da guinness, aver creato un duraturo scontro sociale tra FF.OO e  quelle che il potere identifica in “frange dei centri sociali, anarchici ed autonomi”. Purtroppo invece noi sappiamo che lo scontro è con la gran parte con la popolazione,  o almeno con quella parte di popolazione che è stufa di subire illegalità ed eccessi in nome di un progresso rappresentato artificialmente da opere inutili e spreco di denaro.


Insomma l’esperienza Torino Lyon in realtà si può tranquillamente definire un esperimento dittatoriale esercitato su un territorio limitato. C’è di peggio?
No, fare peggio era umanamente impossibile perfino per questi fenomeni. Il risultato è uno spreco spropositato di denaro  pubblico, la perdita di fiducia nello Stato da parte dei cittadini, la militarizzazione coatta e priva di effettive ragioni di Stato, ma piuttosto nel nome della difesa di un affare utile ai soliti noti, spesso neppure troppo rispettabili.
Il risultato è l’impoverimento  del Paese, l’abbandono da parte dei vecchi partiti politici di ogni residua modalità di ascolto dei cittadini. Tutto ciò ha provocato infine la reazione plausibile verso una classe politica corrotta e mai sazia al grido di TUTTI A CASA! Ed ecco il risultato del M5S che arriva in valle a superare in media il 40% di voti.  


I soldi non ci sono. Il TAV non si farà. Non si illudano questi divoratori di risorse, il nostro lavoro, l’attività di migliaia di cittadini onesti contro lo spreco ed il malaffare è appena cominciato. Il TAV è solo l’affare più goloso per questi uomini vergognosi.


Noi sappiamo benissimo che queste sanguisughe,  dirottatori (nei loro portafogli) di risorse pubbliche non molleranno facilmente, pronti a riciclarsi negli appalti ospedalieri, nelle speculazioni immobiliari e nel consumo di territorio, in affari al limite della legalità ed anche oltre… A questo punto la presa di coscienza della gente  è diventata irreversibile, ma non basta, serve anche l’impegno di chi deve garantire i cittadini, Magistratura in testa, che come nel più tipico dei casi è prontissima a colpire chi si oppone al TAV ma ha enormi difficoltà a controllare appalti, verificare la natura delle società interessate all’opera, i titolari, la provenienza dei capitali…ecc. 


Bisogna fermare lo spreco anche tornando a chiamare le cose col loro nome e tocca ai parlamentari ristabilire alcune norme basilari, eliminando le leggi permissive sul falso in bilancio, evitando remunerazioni milionarie, l’accentramento di cariche pubbliche in poche mani, il coinvolgimento delle banche negli affari truffaldini. Tutti i lettori hanno ben  chiara la situazione.  Bisogna agire ora ed il TAV è solo uno, forse l’esempio più evidente di ciò che oggi non funziona. Dunque diamoci da fare per mandare a casa chi vuole continuare la truffa. Il TAV è già fermo, ma questa truffa continua… più o meno come è successo per il Ponte sullo stretto Per fermare anche la truffa partecipiamo numerosi alla marcia del 23 marzo, senza mai smettere di informarci, informare, parlare, spiegare. L

a nostra è una bella comunità di persone. Una comunità che va ben oltre la Valle, che ha dato speranza a tante persone, in tutta Italia. Abbiamo la responsabilità di coinvolgere e farci coinvolgere aiutando questo povero Paese a crescere prima di tutto moralmente, e per farlo servono tutte le persone di buona volontà. Poco importa se hanno votato o chi hanno scelto. Le persone serie hanno principi solidi. A noi servono queste persone e anche al Paese!

A sarà dura ma ce la faremo

Grazie a tutti per l’attenzione.   
 


La redazione di Ambiente Valsusa
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