IMPRENDITORI E FILANTROPIA:
DA ETIMOS FOUNDATION PLAUSO ALLE DICHIARAZIONI
E ALL’IMPEGNO DI DIEGO DELLA VALLE
Santori/Etimos: «La solidarietà trovi nuovi filantropi tra gli impreditori italiani
e nuovi strumenti per concretizzarsi. Come è accaduto con Renzo Rosso: 5 milioni di euro del suo patrimonio destinati a un progetto di microcredito nel post terremoto in Emilia».
Padova 12 aprile 2013 – Di imprenditori illuminati e filantropi questa Italia ha bisogno più che mai. Benvengano, dunque, iniziative come quella di Diego Della Valle, che ha reso pubblico l’impegno di solidarietà di Tod’s di destinare l’1% degli utili maturati per il welfare del territorio. Con un’attenzione particolare per i settori più vulnerabili: infanzia, anziani e giovani che non trovano lavoro, categorie oggi ancor più penalizzate dalla crisi.
«Apprezziamo la sensibilità di Della Valle nei confronti di chi è in difficoltà, come pure il suo appello a mettere in atto iniziative simili, rivolto agli imprenditori che possano farlo» commenta Marco Santori, presidente di Etimos Foundation, fondazione operante da molti anni nel settore dell'economia sociale e della microfinanza. «L’incontro tra filantropia illuminata e welfare è, infatti, ancora poco diffuso in Italia, ma ci sono alcune eccezioni significative».
A partire da quella di Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel e presidente del gruppo OTB, che lo scorso anno ha destinato 5 milioni di euro del proprio patrimonio personale a sostegno di un progetto di microcredito post terremoto in Emilia, Lombardia e Veneto, ideato e coordinato da Etimos Foundation, che oggi è operativo con buoni risultati.
«Abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare la generosità di un filantropo come Renzo Rosso e insieme la sua lungimiranza – prosegue Santori -. Anche per questo vogliamo confidare che, soprattutto da parte degli imprenditori, possano essere presi in considerazione strumenti d’intervento innovativi e capaci di moltiplicare e rigenerare le risorse a disposizione, come il microcredito. Uno strumento che si distingue da un contributo economico a fondo perduto perché dà al beneficiario la possibilità di “ricevere restituendo”, con una modalità che valorizza l’incontro di responsabilità, di diritti e di doveri. Un nuovo modo di fare solidarietà che presenta un ulteriore effetto positivo: riduce comportamenti assistenzialistici e opportunistici, perché promuove la dignità delle persone beneficiarie, chiedendo loro di restituire in base alle loro possibilità».
Ufficio stampa Etimos Foundation – IKON Comunicazione di Marta Giacometti
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