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IL DECRETO SFASCIAITALIA DI RENZI
Il decreto #SfasciaItalia di Renzie
Ci siamo. La minaccia più temuta è arrivata. E tocca a ciascuno di noi bloccarla, combatterla, e vincerla. È arrivato in questi giorni alla Camera il decreto SbloccaItalia, in realtà uno #SfasciaItalia, che minaccia con cinque grandi, enormi buchi neri l'Italia dei nostri sogni, l'Italia delle 5 Stelle: Ambiente, Acqua pubblica, Energie rinnovabili, Rifiuti Zero, Connettività. E invece nel decreto ci sono trivelle, inceneritori, inquinamento, appalti facili, cittadini scavalcati da un potere centrale, lobbies che decidono dove far colare il cemento: tutto questo tra poche settimane diventerà realtà con questo decreto-mostro. Se non lo fermeremo, se ciascuno di noi non contribuirà a rispedirlo al mittente, il nostro progetto a 5 stelle, che con determinazione e fatica stiamo portando avanti, nelle nostre città e dentro al Parlamento, non esisterà più. Come possiamo attivarci? Dalle nostre case, dai nostri territori, dalle nostre città, può partire una voce e una battaglia che deve far sentire costruttori, petrolieri, industriali – cioè coloro che hanno ispirato e suggerito questa legge – e il governo, con il fiato sul collo. Con lo SfasciaItalia precipitiamo direttamente in questi 5 BUCHI NERI:
1) Più Inceneritori: rifiuti indifferenziati che potranno viaggiare su e giù per l'Italia per riempire inceneritori e salvare così gli impianti destinati alla chiusura grazie alle politiche di raccolta differenziata porta a porta e rifiuti zero 2) Più trivelle per le estrazioni di petrolio e gas ovunque, nella pianura, nei mari, nelle località turistiche, perfino sulle spiagge: migliaia di licenze per i signori della lobby nera 3) Acqua privata: contro il popolo italiano, contro il referendum, contro un diritto fondamentale dell'essere umano. Si favorirà la privatizzazione dell'acqua e i Comuni che sognavano di renderla pubblica verranno di fatto ostacolati. 4) False bonifiche: avremo bonifiche superficiali di terreni inquinati, con piani e progetti decisi univocamente dagli stessi inquinatori. Il dramma della Terra dei Fuochi non ha insegnato nulla. 5) Più Cemento e appalti loschi: si favoriscono grandi opere inutili, deroghe per gli appalti, ancora colate di cemento e lavori affidati agli amici degli amici, incluse le mafie che così avranno – è il caso di dirlo – autostrade spianate...
Noi lotteremo ferocemente contro questo progetto devastante, non lasceremo che l'ultimo atto studiato dal governo per mangiare il Paese morso dopo morso, arrivi a termine. Per questo dobbiamo attivarci su tutto il Paese, e abbiamo bisogno di tutti voi. Il 10, 11 e 12 Ottobre saremo al Circo Massimo per denunciare i mali dello SfasciaItalia ma anche per raccontarvi i nostri progetti per un'Italia diversa, che tuteli e rispetti il territorio e l'ambiente, che progetti uno sviluppo sostenibile, non foraggi opere inutili, che ascolti i cittadini, si occupi di fornire servizi pubblici essenziali: un'Italia a 5 Stelle. (Beppe Grillo)
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Seguo con interesse i vari temi che vengono pubblicati su Fiori Gialli, quando ho argomenti per aprire un dialogo lo faccio con passione.
Osservo che Beppe Grillo spesso pubblica articoli su vari temi di politica con il suo stile, cioè una valanga di critiche all'operato del governo ma poi quando si tratta di partecipare trova sempre un motivo per non accettare il confronto, oppure accetta il confronto tipo prendere o lasciare.
Ho risposto su una pubblicazione del primo agosto 2014 riguardante alcune osservazioni sulla Costituzione e il bicameralismo ma non ho ottenuto alcuna replica, non so se scritto da Grillo o altri in quanto rubricato come News e non firmato, ma dallo stile mi sembra il suo.
Ho letto con attenzione questo intervento su quanto è in via di approvazione in Parlamento, anche se sembra scritto già un mese fa in quanto il raduno al Circo Massimo è già avvenuto.
Non è mia intenzione replicare punto per punto anche perchè non ho competenza su molti argomenti trattati, l'osservazione a tutto l'elenco di critiche, che sono lecite e qualcuna anche condivisibile, è che considerato l'impatto a tutto quanto viene esposto non viene detto quali sarebbero le alternative, perchè anch'io sono d'accordo che molte cose potrebbero essere cambiate ma per fare questo non è sufficiente elencare le cose che non vanno, sarebbe necessario proporre alternative credibili, i tempi di attuazione, risorse necessarie e da dove credibilmente si possono ottenere, perchè abbassare lo stipendio ai parlamentari e togliere i privilegi, su cui sono d'accordo, non sono sufficienti per iniziare nessun progetto.
Anche buttare li previsioni di catastrofi future è un puro esercizio di demagogia quasi si compiaccia di quanto l'Italia secondo Grillo si appresti alla catastrofe.
Per fare le cose in Parlamento servono i numeri, il 50%+1 non arriverà mai, chiedo a Grillo non sarebbe più opportuno che le energie presenti in Parlamento fossero spese in un confronto democratico avendo i numeri, senza urla e senza insulti ma con l'obbiettivo di arrivare ad un risultato in quanto in un stato democratico il compromesso è d'obbligo se altri hanno idee diverse dalle nostre, senza la pretesa di avere l'unica soluzione possibile.
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