Povero Renè!
Mi riferisco qui al pittore belga Renè Magritte geniale artista europeo, tra i miei preferiti in assoluto.
Se sapesse che cosa gli hanno fatto!
A Bruxelles, infatti, città in cui è nato e vissuto, hanno aperto qualche anno fa il Museo Magritte, dedicato alla sua prolifica attività. L'edificio comprende, oltre alle sale di esposizione, archivi, biblioteca, anche una grande sala di riunioni che ospita cenacoli a pagamento di enti, istituzioni, gruppi istituzionali riconosciuti. In questa sede si sono riuniti i responsabili rappresentanti gli interessi delle grandi corporation planetarie dell'energia, del carbone, del cemento e del petrolio e hanno messo in piedi la più potente lobby europea in assoluto, da allora nota come "il gruppo Magritte".
Compito di questo gruppo consiste nell'attaccare in ogni modo l'estensione dell'attività in sede ambientale per la diffusione di sistemi di produzione di energia alternativa al fossile, evitare che si diffonda il solare, l'idrogeno, la produzione di energia bio-sostenibile. Pressano i governi, impongono le regole promuovendo i loro impiegati esecutori dentro le commissioni, fanno affari sulla pelle dei cittadini che ignorano la loro attività.
Loro decidono quanto pagheremo quest'anno di riscaldamento, se e dove e quando e come e per quanto si avvierà in Italia (e in ogni paese dell'Unione Europea) un nuovo piano di trivellazioni; loro stabiliscono la politica industriale e ambientale del continente.
Quantomeno ci provano.
L'Europa li conosce e ha promulgato delle leggi per contrastarli, comminando diverse multe e penali per contrastare il loro nefasto proliferare. Tra coloro che sono finiti nella mannaia della denuncia per infrazione ci sono la grande industria siderurgica tedesca, i monopoli dell'energia fossile tedesca e la Sorgenia di De Benedetti in Italia.
Fino a ieri pomeriggio.
Approfittando della distrazione collettiva e della complicità della cupola mediatica, ieri sera la commissione europea ha messo a segno un vero e proprio golpe istituzionale che viola ogni diritto europeo e va dunque denunciato. Poiché la commissione si è data poteri dittatoriali ed è in grado di varare decreti con effetto immediato senza passare al vaglio nè della cittadinanza nè dei deputati eletti a Strasburgo, hanno fatto passare dei dispositivi che salvano diverse industrie tedesche e in Italia -tanto per fare un esempio- la Sorgenia, tutte passibili di denuncia per aver ottenuto illecite sovvenzioni statali che violano i principii costitutivi europei. I decreti sono diventati operativi "con effetto immediato".
L'evento è di massima gravità, ma ci spiega anche gli scroscianti applausi al nostro premier da parte dei tedeschi. In cambio di sostegno e di liquidità in borsa a favore delle banche italiane, si garantisce la immunità permanente ai tedeschi e a De Benedetti, non a caso fondamentale sponsor del premier. Lo hanno fatto nel loro modo consueto, discretamente, quasi clandestinamente, ma trattandosi di questioni "formali" sono stati costretti a rubricarle, rendendole pubbliche ieri sera alle 21. Grazie all'attenzione e al lavoro di onesti professionisti della comunicazione presenti a Bruxelles, la notizia dell'evento è stato diffusa, con grave attività censoria in Italia dove non è stata fatta menzione dell'accaduto.
Il motivo per cui lo hanno fatto in fretta e furia è perchè temono che alle prossime elezioni europee del 24 maggio compaia in parlamento una inedita e nuova composizione di cittadini che non sarà facile gabellare, manipolare, acquistare, corrompere.
Paradossalmente, è una buona notizia: è il sintomo e il segnale che cominciano a sentire il fiato sul collo dell'onda di piena della consapevolezza della cittadinanza europea che da Lisbona ad Atene, da Madrid a Roma, intende produrre un cambio di rotta.
Trattandosi di specifica materia sulla quale la mia competenza tecnica è limitata, posto qui di seguito l'intervento/denuncia del più importante e noto esperto in questioni ambientali energetiche attivo in Italia, Angelo Consoli, presidente del Cetri, l'organizzazione ambientalista di Jeremy Rifkin per la terza rivoluzione industriale, quella dell'idrogeno, del chilometro zero energetico, dell'aria pulita e soprattutto gratis.
Buona lettura