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EUROPEE 2009 AVANTI IL VERDE QUELLO CHE CI TENGONO NASCOSTO
Alle elezioni europee del 2009 si registra una buonissima affermazione quasi in tutta Europa dei partiti e delle liste ecologiste. I movimenti verdi sono stabilmente al 9% in Inghilterra, al 13,4% in Germania e Finlandia sopra al 12,% in Svezia, al 10% , 16,8 in Lussemburgo, al 5 e 9% in Belgio e Olanda e Austria, al 21% in Francia dove la lista Ecologie Europe di Cohn Bendit ottiene il 16,3 a livello nazionale e il 27,5 nella regione di Parigi ed un'altra lista verde quasi il 4%. Poco invece in Spagna e Italia mentre in Grecia i verdi vanno dall'1 al 4%. Eletti eurodeputati verdi anche in Romania e Lettonia.
Interessante notare che Ecologie Europe ottiene in Francia un risultato, per la prima volta in Europa , pari al tradizionale partito socialista francese. E lo ottiene con un lista in cui è presente Eva Jolie, magistrato anticorruzione francese e Josè Bovè ecologista noglobal. Come se in Italia vi fosse un raggruppamento che va da Carlo Petrini ad Antonio Di Pietro e Beppe Grillo.
In Italia, la lista Italia dei Valori raggiunge l'8% raddoppiando i propri voti rispetto ad un anno fa e quadruplicandoli rispetto alle precedenti europee e De Magistris, il magistrato di Catanzaro perseguitato per le sue inchieste scomode al potere e sponsorizzato da Beppe Grillo raccoglie 450.000 voti di preferenza, collocandosi come il secondo candidato più votato in Italia.
Le liste civiche di Beppe Grillo, presentate solo in alcune elezioni comunali riescono a conquistare consiglieri in circa 30 città: Livorno, Bologna, Modena, Ancona, Forlì, Cesena, Pesaro, Reggio Emilia, Rivoli, Spoleto, Brindisi, Caltanissetta, Ferrara etc. con risultati intorno al 3,5% Non sfondano ma vanno avanti e in molti comuni superano parecchie liste ben più conosciute
Abbiamo notato come nei tg (tutti) e sulla stampa nazionale si evita accuratamente di presentare questi dati con acrobazie di vario tipo: quando parlano dell'Europa mettono magari in risalto l'avanzata non eclatante delle liste xenofobe e quando riportano in carrellata i risultati nei vari paesi, l'elenco si interrompe magicamente quando si dovrebbe arrivare a citare il dato dei verdi. Le liste verdi sono ormai nei paesi maggiori europei le seconde, terze e quarte forze politiche
Le sinistre e le destre europee non vogliono che si sappia che oltre loro ci sono ormai consistenti risultati nella direzione di una rivoluzione ecologista e magari mettono in evidenza qualche microaffermazione di liste neonaziste per mantenere i loro elettori nella paura, esattamente come viene fatto sull'ordine pubblico, dove si dà gran risalto a qualche stupro o rapina per generare timori ed insucurezze collettive.
Nei prossimi giorni FioriGialli cercherà di rimediare a queste deformazioni e censure dell'informazione di sistema riportando le migliori informazioni che vi tengono nascoste
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