Cosa frena lo sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica in Italia?
A frenare lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica in Italia è anche il magma confuso di norme che gli ruota intorno. È questo il tema della conferenza stampa: 'Quanta energia spreca la burocrazia?', promossa dal M5S e tenutasi il 14 gennaio nella sala Nassirya di Palazzo Madama, che ha posto sotto i riflettori come queste due filiere – rinnovabili ed efficienza energetica – sono ferme mentre potrebbero creare decine di migliaia di cantieri. Questo a causa della mancanza delle leggi necessarie e delle regole tecniche senza le quali gli operatori non sanno che cosa fare, in molti casi sull'efficienza energetica ci sono troppe norme contrastanti tra di loro legando le mani ai progettisti, la burocrazia molto spesso è eccessiva, ovvero ci sono degli strumenti ma è impossibile utilizzarli perché sono troppo complicati.
“Il nostro Paese sta perdendo una grande occasione per mettersi alla pari con gli Stati più avanzati, promuovendo la crescita di un settore economico sempre più forte. Investire su Efficienza energetica ed energie rinnovabili determinerebbe anche uno sviluppo economico generale virtuoso e sostenibile. Mentre il governo favorisce le fossili, l'attuale politica sta innescando un meccanismo opposto, con la conseguente mancanza di creazione di posti di lavoro e il consumo di risorse naturali”, ha spiegato il senatore grillino Gianni Girotto, promotore dell'iniziativa. Tra i relatori, la conferenza ha visto: Alberto Airola, capogruppo M5S Senato, Livio De Santoli - delegato per l’edilizia e le politiche energetiche della Sapienza Università di Roma e Presidente AiCARR, Gianni Silvestrini - Presidente di GBC Italia e Coordinamento Free, Gaetano Fasano di Enea divisione Efficienza Energetica, Agostino Rebaudengo – presidente di Assorinnovabili.
“Vi è una difficoltà a poter gestire tutte le procedure che sovrintendono e sottintendono all'acquisizione e alla messa a punto dei disposti legislativi, con una poca chiarezza di quelli che devono essere i compiti e gli obiettivi che, in questo caso il Ministero dello Sviluppo Economico, deve mettere in campo, però con un grado di autonomia e di libertà maggiore rispetto a quanto non sia in questo momento. Ci sono delle procedure che prevedono il coinvolgimento di diversi ministeri, e questo comporta, se non si definiscono chiarezza e soprattutto trasparenza e obiettivi da raggiungere in tempi certi, di dover rincorrere le cose senza poi trovare i tempi e le giuste modalità di attuazioni di questi disposti di legge”, ha spiegato Gaetano Fasano.
“Come AiCARR, abbiamo proposto un Testo Unico per l'Efficienza Energetica per l'edilizia. Si tratta di una proposta di legge che va nel verso della semplificazione, della trasparenza, dell'accorpamento di una ventina tra norme e leggi che insistono anche in maniera contraddittoria sul tema dell'efficienza energetica per gli edifici. In realtà sta girando nei corridoi parlamentari già da qualche mese e mi sembra strano che ancora non si sia fatto un passo avanti, nonostante tale proposta vada nella direzione voluta da tutte le partite Iva italiane che fanno questo lavoro in termini di progettazione di impianti, e nella direzione di semplificare la vita alle aziende italiane della climatizzazione”, ha detto Livio De Santoli.
Durante l'evento è stato anche presentato un documento che raccoglie i tanti provvedimenti attesi dagli operatori del settore per completare il quadro regolatorio, e togliere questo freno allo sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica nel Paese. Il documento, elaborato grazie al supporto di AiCARR con la rivista Nextville.it e validato dal Coordinamento Free, mostra che sono da completare almeno 9 provvedimenti nel settore dell’efficienza energetica, 2 tra cogenerazione e conto termico e 8 provvedimenti nel settore delle altre FER non fotovoltaiche. “Alcuni tardano da anni, altri solo da pochi giorni, ma tutti rendono altamente incerto l’ambiente nel quale svolgere investimenti con capitali interamente privati a vantaggio del paese e del suo sviluppo ambientale ed economico”, si legge nel documento. I settori nei quali sono ancora da completare importanti provvedimenti amministrativi, al fine di attuare le indicazioni previste dalle leggi vigenti e dalle Direttive adottate, sono quello dell’efficienza energetica , quello della cogenerazione , del conto termico e delle energie rinnovabili.
“Solo nel 2013 al mondo sono stati creati 6 milioni di posti di lavoro nei settori green, segno che questa è la strada giusta per la crescita economica. In questo senso dobbiamo guardare alla Germania, dove nel 2014 le rinnovabili sono per la prima volta la principale fonte di elettricità”, ha concluso Girotto.
15 Gennaio 2015