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APPELLO AVAAZ SULLA CRISI CLIMATICA
Mentre l'attenzione del mondo è rivolta altrove, le negoziazioni globali per contrastare la crisi climatica stanno finalmente venendo al dunque. I leader mondiali si riuniscono in Polonia questa settimana per definire con grande sforzo un accordo che dovrebbe portarci ad un nuovo ed efficace trattato globale, ma due paesi Europei --l'Italia e la Polonia-- stanno sabotando violentemente le negoziazioni, mentre la Germania se ne sta li a guardare.
Il nostro futuro ci richiede di influenzare urgentemente i loro Primi Ministri -- Merkel, Berlusconi e Tusk -- prima che i negoziatori si presentino fra pochi giorni davanti ai leader del mondo riuniti. Se questi leader non cambiano direzione l'Europa non riuscirà ad avere una posizione concorde, il che potrebbe letteralmente sfaldare il processo di negoziazione mondiale.
Avaaz ha inviato urgentemente i membri del proprio team in Polonia e Belgio, per contenere questa ondata. Abbiamo ottenuto incontri urgenti con negoziatori importanti verso la fine di questa settimana, ma abbiamo bisogno di mostrare numeri importanti per far sentire le nostre voci. Aggiungi il tuo nome alla petizione globale urgente qui sotto, e aiuta a far diventare la nostra richiesta una azione nel cuore delle negoziazioni.
http://www.avaaz.org/it/europe_climate_crunch_time/98.php?cl_tf_sign=1
Negli scorsi dodici mesi Usa, Canada e Giappone sono stati i peggiori ostruzionisti ai negoziati sul clima - come abbiamo evidenziato tempo fa a Bali. Ma finalmente Bush, Fukuda e Harper se ne sono andati o stanno per andarsene. Un importante passo in avanti potrebbe esser vicinissimo… se solo l'Europa non rischiasse di abbandonare il proprio programma ambizioso sul clima. Se l'Europa tentenna proprio ora, le negoziazioni globali potrebbero davvero rischiare il fallimento.
Le lobby dell'acciaio e dell'industria pesante stanno sfruttano la crisi finanziaria come cortina di fumo per impedire i progressi. L'Italia e la Polonia minacciano di allontanare l'Unione Europea dagli obiettivi ambiziosi decisi l'anno scorso. La Germania, di solito paladina del clima, sta a vedere. Come risultato l'Europa si è fermata a Bruxelles--ed è divisa e inefficace nelle negoziazioni delle Nazioni Unite.
In nessuno dei tre paesi è troppo tardi. Possiamo mostrare a questi governi che i loro stessi cittadini ed il resto del mondo non si accontenteranno di alcunchè non sia un'azione forte sul clima. Avaaz ha commissionato sondaggi indipendenti nei tre paesi, costruito una petizione globale di massa da consegnare in occasione di incontri e azioni spettacolari davanti all'Onu e all'UE, e sta lanciando un'importante campagna pubblicitaria per far svergognare, persuadere ed incoraggiare i leader UE a fare la cosa giusta.
http://www.avaaz.org/it/europe_climate_crunch_time/98.php?cl_tf_sign=1
Fintanto che Obama non avrà in mano il comando, il prossimo passo per la risposta del mondo ai cambiamenti climatici dipende dalla leadership europea. La politica sul clima dell'UE galvanizzerà o raffredderà le negoziazioni internazionali in Polonia, e potrebbe determinare definitivamente se saremo in grado o no di evitare i cambiamenti climatici pericolosi.
Per tutti coloro che sono preoccupati dei cambiamenti climatici, ora è il momento di mandare un messaggio che chieda leadership e visione. Da qui alla fine dell'anno si determinerà la politica dell'Europa, e con essa gran parte della risposta alla crisi del clima.
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