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AMORE DI VERITA' E PRIMARIE
Il Primo turno delle primarie del centrosinistra si è appena svolto. Dicono che ha prevalso Bersani con tot voti, poi in seconda posizione Renzi con tot voti, poi Vendola con tot voti, poi in fila gli altri 2 candidati. Dicono e dichiarano ma di risultati ufficiali neanche l'ombra. Renzi li ha chiesti un pò timidamente, Bersani gli ha risposto che devono essere creduti sulla parola, poiche" è un partito di gente seria". Il Corriere della Sera pubblica dei dati scorporati nei vari territori forniti dal Comitato Bersani. Perchè non glieli può fornire l'ufficio organizzativo?
Insomma vorremmo sapere se è vero che i votanti sono stati 3.100.000, chi ha votato avrebbe diritto di sapere nel suo seggio e nel suo territorio come sono andate le votazioni. Altrimenti si potrebbe pensare che i votanti non sono la cifra che viene riportata "ufficiosamente" e che forse ha ragion Renzi quando dice che il distacco con Bersani è di soli 5 punti e non di 10, altrimenti, insomma si potrebbe pensare di tutto.
Alla faccia della trasparenza e della democrazia. Dicono che hanno 10.000 volontari, se i voti sono tre milioni ce la fa ogni volontario a contare i risultati di 300 votanti?
Non andiamo oltre, tutto sommato non è così interessante. Oggi si viene a sapere delle telefonate di Vendola con la proprietà dell'Ilva in cui li tranquillizza, non mi sono defilato gli dice .... Un intendimento che “veniva mantenuto” tanto che Vendola “appena tornato… contattava personalmente l’Archinà rassicurandolo di non aver dimenticato la promessa fatta nella riunione precedentè”. ”State tranquilli, non e’ che mi sono scordato!!… Il presidente non si è defilato” dice Vendola il 6 luglio 2010 al telefono con Archinà. ( da oggi in carcere)
Parole finite nell’ordinanza e che ora sono al vaglio della magistratura tarantina. In quella chiamata, scrive il gip, il leader di Sel “proseguiva nel discorso con Archinà dicendo che ‘col mio capo di gabinetto… Siamo rimasti molto colpiti… Siccome ho capito qual è la situazione… Volevo dire che… Mettiamo subito in agenda un incontro con l’ingegnere… State tranquilli, non è che mi sono scordatò”. Nel corso della conversazione, poi, Vendola ribadiva questa posizione “allorquando affermava chiaramente di non volere rinunciare a una realtà industriale qual è l’Ilva, invitando Archinà a comunicare a Riva che lui non si era defilato”. “Va bene, va bene – dice il governatore – noi dobbiamo fare… Ognuno fa la sua parte… E dobbiamo però sapere che… A prescindere da tutti il procedimento, le cose, le iniziative… L’Ilva è una realtà produttiva… cui non possiamo rinunciare… E, quindi… fermo restando tutto dobbiamo vederci… dobbiamo ridare garanzie… Volevo dirglielo perché poteva chiamare Riva e dirgli che.. il presidente non si è defilato”. ( virgolettato da il fattoquotidiano)
Bella storia con un Vendola leader di una specie di partito che si chiama sinistra ecologia e libertà.
Forse è successo semplicemente questo, che spiega la mancata pubblicazione dei risultati delle primarie e tante altre cose. Forse è successo, e non possiamo dire da quando, che Verità, non amata da nessuno, se ne è andata via anche dalla sinistra.
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