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ABOLITE LE TARIFFE POSTALI RIDOTTE PER I PICCOLI EDITORI
Abolite dal 1 aprile 2010 le tariffe postali ridotte per l'Editoria. Da oggi per i piccoli editori inviare un catalogo, un libro o una rivista costerà intorno ai 5 euro. Da sempre vi erano delle tariffe postali ridotte per la piccola editoria che permettevano a molte piccole realtà di farsi conoscere e diffondere le loro pubblicazioni. Non sarà più così a causa del nuovo decreto governativo del governo dei balordi. Molti piccoli editori stanno partecipando ad una raccolta di firme e chiedono la partecipazione dei cittadini
Cari Colleghi, come sapete il governo, attraverso un decreto interministeriale - DECRETO 30 marzo 2010 Tariffe postali agevolate per l'editoria (10A04046) (GU n. 75 del 31-3-2010) – ha sospeso sine die le tariffe editoriali agevolate, determinando per tutti noi un aggravio enorme, pari al 700%, dei costi sopportati per le spedizioni postali dei nostri libri.
In quanto piccoli editori, la maggior parte di noi non è rappresentata in alcun modo né dalla Fieg né dall’Aie. Ci troviamo, dunque, a subire ciascuno nella sua dimensione di piccolo editore, un sopruso dalle conseguenze gravide di pericoli per la nostra stessa sopravvivenza sul mercato, soprattutto per chi non ha una distribuzione nazionale.
Con la presente i primi tre firmatari della lettera che trovate in allegato vi propongono di avviare una rapida raccolta di firme per protestare direttamente con il ministero dello Sviluppo Economico e quello dell'Econonia per il sopruso subito. La nostra idea è di inondare di proteste i fax del ministero (che ci procureremo o che chiediamo a tutti di mettere in comune, qualora doveste averne) e al contempo di organizzare – se dovesse essere necessario – una manifestazione di protesta davanti al Parlamento o sotto palazzo Chigi, per far sentire finalmente la nostra voce.
A chi volesse aderire alla lettera di protesta qui in allegato chiediamo di inviarci in risposta, nell’ordine, nome e cognome, casa editrice, contatti internet e telefonici.
Al contempo, chiediamo di dare massima diffusione possibile della lettera a colleghi e amici e di farci pervenire prima possibile all’indirizzo [email protected] le vostre adesioni.
Ricordiamo altresì che da oggi è attiva la pagina fecebook aperta da Luca Burei dal titolo “Ridateci le tariffe agevolate per i libri” che, in poche ore, ha già raccolto quasi 300 fan.
Certi in un impegno collettivo per provare finalmente ad avere una voce comune, vi salutiamo e auguriamo buona Pasqua anche a nome degli altri due capofila dell’iniziativa, Edizioni Estemporanee e Mangrovia.
Maria Cecilia Castagna Infinito edizioni S.r.l.
Maria Cecilia Castagnaù Infinito edizioni tel: 06/93162414
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Sono anch'io vivamente interessata all'aumento delle tariffe postali per i piccoli editori ecc. essendo vice presidente di un'associazione che spedisce ai propri soci un piccolo mensile che fra l'altro costituisce il principale legame associativo. L'aumento delle tariffe che quadruplica la spesa d'invio ci costringerà forse sciogliere l'associazione oppure - nel migliore dei casi - a rivedere il nostro modo di rapportarci ai soci. Poiché il nostro scopo è unicamente formativo e ci rivolgiamo ad un target composto da persone di non alto reddito, non possiamo nemmeno pensare ad un aumento compensativo della quota associativa. Penso che come noi vi siano tante altre piccole realtà estremamente utili al vivere associato nel nostro Paese che saranno costrette a scomparire. È questo il modo per garantire la libertà d'espressione?
Anch'io sono molto preoccupato per quanto è accaduto. Senza la tariffa ridotta certamente la mia editrice perderà una consistente fetta di fatturato; e ciò in un momento difficilissimo.
Non riesco a capire il perché del decreto. Credo che l'erario risparmierà ben poco con questo provvedimento. Non ne comprendo la logica.
Vorrei capire se è stato dettato dalla superficialità oppure dal calcolo. Si vuole forse concentrare ancor di più nelle mani di pochi l'industria editoriale? Oppure si vuole mettere a tacere la voce veramente libera di chi nel territorio raccoglie istanze, speranze e proteste della gente?
Salve, sono un distributore di libri di testo scolastici, e sono preoccupato per il ritiro della tariffa ridotta editori, che permetteva a noi operatori del settore di spedire libri in tutte le scuole e librerie d'Italia.
Provate a pensare al disagio di un bambino al quale non arrivi il libro sul quale fare lezione.
i miei sono testi di aggiornamento per acconciatori ,li spedisco contrassegno quindi non pago €5 ma €8,84 su un testo che costa €30 è una follia,i prezzi si potevano rivedere ,ma non triplicare ,ma come sempre nonostante siamo un paese di piccole imprese ,i piccoli non contano nulla e a loro vanno gli oneri anzichè gli aiuti ,prepariamoci visto la creatività della posta a veder sorgere una nuova banca postale che ci farà credito per le spedizioni a cui poi dovremo pagare gli interessi ,finanza creativa per l'appunto!
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