Inaugurazione mostra del ciclo Ginnosofisti: L’Isola dentro di noi
Sabato 4 Maggio 2013 ore 19.00 - Bibliothé Contemporary Art Gallery in via Celsa 4/5 – Roma, presenta:
L’isola dentro di noi # Essenza e materia
Francesca Di Chiara|Paola Parlato|Giovanni Russo
a cura di Lori Adragna
Il progetto Ginnosofisti. Denudati fino all’essenza è incentrato sulla figura del ginnosofista – il sapiente nudo – come i greci antichi definivano i saggi indiani che vivevano spogliati di tutto. Comprende una serie di appuntamenti (da marzo 2012 fino a maggio 2013) che si svolgeranno nella spazio espositivo di Bibliothé Bhaktivedanta per sfociare in un convegno sul tema ed in una mostra collettiva presso l’IISF – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e, contestualmente, in alcune Sedi espositive istituzionali della Capitale. Il ciclo di mostre-incontri è frutto della sinergia dei curatori (Lori Adragna, Maria Arcidiacono, Manuela De Leonardis, Francesco Gallo Mazzeo, Guglielmo Gigliotti, Iacopo Nuti, Francesca Pietracci) e di artisti – tra cui Enzo Barchi, Claudio Bianchi, Vito Bongiorno, Trina Boyer, Filippo Carli, Rupa Chordia, Dionisio Cimarelli, Claudia Chianese, Teresa Coratella, Giancarlino Benedetti Corcos, Bruno Ceccobelli, Luigi Athos De Blasio, Gianfranco De Micheli, Baldo Diodato, Stefania Fabrizi, Susan Doyle Ugo Ferrero, Uttam Karmaker, Susanne Kessler, Julia Klemm, Dam Choi Lama, Emilio Leofreddi, Massimo Livadiotti, Tiziano Lucci, Federica Luzzi, Ria Lussi, Patrizia Molinari, Simona Morgantini, Chiara Mu, Gianluca Murasecchi, Luca Padroni, Anna Paparatti, Paola Parlato, Alberto Parres, Veronica Piraccini, Paola Princivalli, Salvatore Pupillo, Claudia Quintieri, Ramanuja, Ramaragava, Navid Azimi Sajadi, Samagra (Anna Maria Colucci), Jack Sal, Silvia Serenari, Fra Sidival, Naoya Takahara, Tarshito, Fiorenzo Zaffina.
Per ritrovare una spiritualità originaria, il ginnosofista squarcia il velo delle apparenze, si libera dal superfluo e trascende le influenze del mondo materiale – come la totale identificazione con il corpo, la nazionalità e il credo. Allo stesso modo l’artista contemporaneo chiede di ritornare alla propria essenza. Rivendica la libertà di muoversi in un’ottica integralmente artistica come ‘soggetto’ e non più come ‘oggetto di mercato’; spogliandosi dai condizionamenti delle fabbriche d’immagine e degli interessi economici, l’artista tende a riappropriarsi della ‘creatività teurgica’ orientandola alla conoscenza di sé, travalicando ogni confine geografico, religioso, culturale (Lori Adragna).
Prossimo appuntamento:
Bibliothè Roma – Mercoledì 15 Maggio ore 19.00 – Susan Doyle|Trina Boyer